
Guglielmo Minervini è l'assessore alle Politiche Giovanili, alla Trasparenza e alla Legalità della Regione Puglia. Durante il primo governo Vendola (2005 - 2010),come assessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva ha ideato e promosso le attività del programma Bollenti Spiriti. In questo spazio pubblichiamo i suoi interventi.
Bisogna obiettare.
A cosa? All’idea che per vivere basti pensare a se stessi, scrollarsi delle responsabilità verso gli altri, isolare il proprio universo privato dalla realtà.
Non basta opporre una resistenza passiva a questa idea. Bisogna rompere gli indugi.
Mettersi di traverso alla stupidità di un mondo regolato dal principio egoistico.
Mettersi di sbieco alla banalità di una vita dominata dalla pulsione narcisistica.
Bisogna trasgredire.
E il dono di se è l’unica trasgressione veramente sovversiva, la rottura che rovescia i presupposti non gli effetti.
La vita non è forza e potere, carriera e denaro. C’è una ricchezza che separa e una ricchezza che unisce. La ricchezza di merci separa condizioni e destini. La ricchezza di relazioni congiunge persone e pensieri. Ricchezza è pienezza quando è una trama tessuta di relazioni donate. La pienezza che si avverte solo quando ricerchi il senso delle cose, di te stesso e degli altri. Di te stesso attraverso gli altri. Ci si scopre donandosi. Ci si situa donandosi.
E’ tempo di uscire dai ranghi. Di deragliare dai binari. Di staccarsi dal tracciato dei solchi.
Il futuro non è per sguardi incollati al presente né per pensieri reclusi nel passato.
Il futuro è per chi rompe la linea del tempo e dello spazio, oltrepassa la sequenza del kronos, perlustra nuove realtà, immagina nuovi linguaggi, incalza un nuovo bisogno di senso.
E allora parliamone.
Quello che sta accadendo nelle scuole, nelle università si può leggere in molti, tanti modi.
Prendiamone uno, uno solo, che riacciuffi il filo delle cose che abbiamo fatto insieme in questi anni.
I ragazzi delle scuole medie superiori, gli studenti delle università italiane ma anche le mamme e i papà dei bambini delle elementari stanno promuovendo una straordinaria esperienza di attivazione.
Un’attivazione sociale e diffusa, fresca e creativa, intelligente ed efficace.
Non è la solita minestra, solite parole d’ordine, soliti stereotipi, soliti protagonisti.
C’è molta voglia di futuro e, dunque, di conoscenza. Di conoscere per poter decidere. Di conoscere per non lasciarsi decidere.
E c'è molta rete prima ancora che molto movimento. Rete che connette iniziative e mette in circolo proposte.
Insomma, questo è il primo movimento 2.0.
E, allora, proviamo anche noi a stabilire una connessione, partendo da qualche buona domanda.
Alcune persone vedono le cose come sono, e si chiedono "perché?"Io le vedo come non sono mai state, e mi chiedo "perché no?" (G. B. Shaw, citato da Robert Kennedy).
Spesso le idee si accendono l'una con l'altra, come scintille elettriche. (Friedrich Engels).
Eccoci, dunque. Come promesso ci siamo. Pronti a lanciare, anzi a rilanciare.
Un nuovo sito e una nuova idea.
Un dato è certo. Il carico di fiducia racchiuso in quei 1500 plichi è un patrimonio enorme. Straordinario. Inestimabile.
Significa un’infinità di cose.
Significa che i giovani disposti a scommettersi ci sono e che, dunque, l’idea che i giovani siano “quelli passivi e fuori dal mondo” è, forse, solo una pigra ipocrisia delle nostre convenzioni.
Significa che non è affatto vero che i giovani abbiano dentro solo voglia di fuga dalla propria terra, anzi, al contrario, la amano così intensamente da mettersi in gioco per cambiarla nelle viscere.
Significa che se le cose si fanno in modo trasparente e partecipato, allora anche le istituzioni riescono a uscire dal loro invalicabile isolamento e a dialogare con la vita delle persone.
Significa che dietro atti e procedure stanno sempre dei volti a renderle vive e che questo, in fondo, fa sempre la differenza, altro che chiacchiere.
Significa che non è sufficiente più per una politica pubblica limitarsi a distribuire risorse, se vuole funzionare davvero deve accendere entusiasmi, mobilitare impegno, stimolare idee e creatività, insomma non deve solo dare ma anche stimolare.
Significa che quando vivi una bella esperienza, quando fai un progetto e ti metti in gioco e rischi e ce la metti tutta per non sbagliare, allora questo ha un valore in se perché ti fa crescere e ti arricchisce, indipendentemente dal suo esito.
Significa che le scommesse si possono vincere solo quando i pensieri, come scintille, riescono ad accendere fuochi di energia.
Grazie, allora, ragazzi, perché non vi siete limitati ad alzare la mano, ma vi siete anche “arrotolati le maniche”.
Inconsapevolmente con questo gesto avete reso la Puglia già migliore.
Guglielmo Minervini