Il “Paratorneo dei Rioni – Oria” si presenta come l’equivalente del Torneo Storico di Federico II, ma per la prima volta interamente dedicato ad atleti con disabilità psico-fisiche. Sin dal 1967, ad Oria (BR), si tiene una rievocazione storica che trae origine dal bando che l’Imperatore di Svevia volle emanare nel 1225 durante un periodo di permanenza nella cittadina, in attesa delle nozze con Isabella di Brienne. Ogni anno, la manifestazione riscuote grande successo, attirando turisti provenienti da ogni zona d’Italia e oltre, ma c’è una barriera che ancora non si riesce a superare e rende l’evento non “alla portata di tutti”. Il Corteo Storico di Federico II, infatti, non prevede l’inserimento durante la sfilata di soggetti disabili e, solo da qualche anno, la collaborazione tra Rioni, Pro Loco e associazioni di categoria, è riuscita a facilitare l’ingresso al campo del Torneamento affinché anche i disabili possano assistere alle gare. L’Associazione Ex Aequo, però, con il progetto “Paratorneo dei Rioni – Oria”, si è spinta laddove nessuno, in ben quarantasette edizioni, aveva mai osato condurre i disabili: all’interno del campo, l’unico luogo in cui possono essere veramente protagonisti.
Pensato come manifestazione parallela al tradizionale evento che si tiene ogni anno nel Comune di Oria, il Paratorneo intende offrire le stesse emozioni ai soggetti diversamente abili che affronteranno, singolarmente o in gruppo, si sono fronteggiati in gare appositamente programmate da professionisti del settore terapeutico-riabilitativo. Tra i punti di forza del progetto si evidenzia non solo l’inclusione sociale, che rimane l’obiettivo principale, ma anche l’intento di innovare la manifestazione più importante di Oria mantenendo fede alla tradizione medievale. La kermesse, infatti, ha tenuto fede allo schema classico della sfilata iniziale nel campo del Torneamento, seguita dalla gara vera e propria tra i rappresentanti dei quattro Rioni, con la sola differenza che i protagonisti, questa volta, sono stati gli atleti diversamente abili. Siamo riusciti a realizzare nel dettaglio quanto previsto nel progetto originario, modificando però alcuni dettagli delle gare in base alle esigenze degli stessi atleti. In totale sono stati 22 i ragazzi che hanno preso parte attiva alla prima edizione del Paratorneo dei Rioni: 18 in veste di atleti e 4 (troppo piccoli per poter partecipare alle gare) hanno partecipato alla serata finale del Paratorneo sfilando in qualità di figuranti dei 4 Rioni di Oria.
Si dice che la fortuna di un progetto non stia tanto nell’idea quanto nelle capacità dello staff di realizzarla e così è stato anche per noi. Siamo stati tutti capaci di rispettare i ruoli concordati e di portare a termine la “mission” nel migliore dei modi… spesso anche sacrificando (con piacere) gli impegni personali. Punto di forza è stato il dialogo e le frequenti riunioni organizzate soprattutto per mettere sul tavolo e risolvere insieme le criticità che, ovviamente, non sono mancate. A partire dal fatto che, forse, in una manifestazione simbolo della città di Oria, tutti ci aspettavamo maggiore partecipazione da parte dei disabili oritani. Purtroppo, però, si tratta di muri e barriere che non possiamo protendere di abbattere in pochi mesi. Tuttavia, non neghiamo la soddisfazione di aver avuto partecipanti da tutta la provincia.
Dall’altro lato della medaglia, bisogna anche ammettere che al nostro impegno – pressappoco totalizzante nell’ultimo mese e mezzo – si è affiancato il grande affetto dei concittadini. Molti, infatti, sono stati i volontari che in un modo o nell’altro hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento: dagli assistenti di gara (non esclusivamente parenti/accompagnatore degli atleti) che sono stati vicini ai nostri ragazzi sostenendoli anche moralmente negli sforzi che lo sport richiede, a chi si è occupato dell’allestimento, costruzione e costante manutenzione degli attrezzi.
Il nostro gruppo, da un mese, sta lavorando per la realizzazione di altre iniziative ed eventi mediante i quali raccogliere fondi sufficienti per la realizzazione della seconda edizione del Paratorneo dei Rioni. In alternativa - qualora la raccolta fondi per beneficenza risultasse non sufficiente per le nostre esigenze - data l’approvazione ricevuta in particolar modo dai genitori degli atleti, valuteremo (nel nuovo anno) la possibilità di aprire una partita iva per dar vita ad attività di vera e propria assistenza nei confronti ragazzi disabili e/o altre categorie a rischio esclusione sociale.