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Le Laertine nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio di Laterza e alla sua storia.
Essenziali, sobrie e innovative, si caratterizzano per un forte senso di unità visiva con le carte regionali napoletane, dalle quali prendono spunto. Sono certamente uno strumento di gioco ma anche un ricordo di viaggio per i turisti, un oggetto da collezione per gli appassionati d’arte ceramica, un veicolo conoscitivo per quanti avranno la curiosità di volersi avvicinare a questa importante tradizione artistica che ha reso celebre Laterza in tutto il mondo. Le Laertine sono state dipinte a mano, digitalizzate e prodotte da MYolica, brand nato dalla societàChiave di Volta, vincitrice del bando Regionale ‘Principi Attivi: giovani idee per una Puglia migliore’. Il mazzo è composto da quattro semi che traggono ispirazione dall’antica arte maiolicara locale e dal suo vasto repertorio decorativo, divenendone sintesi simbolica e identitaria. Il design del recto di ogni carta si richiama, ad esempio, al decoro presente sulla tesa di un piatto della Collezione Tondolo, databile al XVIII secolo.
Le figure dei re, delle donne e dei cavalieri traggono ispirazione dal vasto repertorio figurativo della Maiolica di Laterza. In particolare, i cavalieri si rifanno alle decorazioni del cosiddetto “istoriato laertino” sviluppatosi a Laterza tra il 1650 e il 1720 con rappresentazioni di scene mitologiche, di episodi storici, di battaglie e di scene di caccia, tratte da incisioni di noti maestri del ‘500 e del ‘600. Per i re e le donne si è invece attinto al vasto repertorio di “Belle” e ‘Gentiluomini’ ampiamente impiegati come decorazioni di piatti da parata, coppe, albarelli e altri oggetti. Queste figure vengono sempre rappresentate in primo piano, col busto di tre quarti o di profilo. Spesso sono ritratte nell’atto di compiere un gesto e sono abbigliate con vesti sontuose. Non raffiguravano necessariamente una divinità e non erano dei ritratti, ma piuttosto un ideale tipo umano, che poteva essere quello della dama, del musico, del condottiero, del gentiluomo.
ll seme di bastoni è ispirato ai petali della margherita, uno degli elementi più utilizzati per la decorazione di crespine, di piatti da parata, di albarelli e di mattonelle. Numerose sono le declinazioni cromatiche di questo motivo decorativo. Nel caso specifico è stata scelta la combinazione cromatica del bianco con inserti in blu turchino e giallo arancio, così come la ritroviamo su alcune mattonelle del lavabo Settecentesco custodito nella sacrestia del Santuario Mater Domini di Laterza.
ll seme di coppe è ispirato all’anfora, motivo decorativo sovente presente all’interno di piatti, lavabi e bacili da barbiere. Nello specifico il modello per questo seme è l’anfora che decora il bacile da barbiere della Collezione Tondolo, databile alla metà del XVIII secolo. Il bacile ha un’elegante forma a conchiglia con all’interno due simmetriche e frondose piante di vite a tronchi intrecciati e una grande anfora ornamentale centrale, impreziosita da un bouquet di tralci floreali. La base del vaso è ornata da un volto. Nei secoli passati questi soggetti antropomorfi o fitomorfi avevano il compito di allontanare o annullare gli influssi maligni assolvendo, quindi, a una funzione apotropaica.
ll seme di denari è stato ricavato da un particolare soggetto decorativo presente su una mattonella che compone la pavimentazione della cripta di Sant’Oronzo a Turi. Il pregevole pavimento risale all’inizio del XVIII secolo ed è composto da 238 mattonelle in maioliche di fabbrica laertina, splendida testimonianza del variegato repertorio decorativo utilizzato dai maestri ceramisti del passato. La particolarità del soggetto che ha ispirato il seme di denari è data dalla rappresentazione di un volto all’interno di un disco di colore giallo arancio, verosimilmente un sole apotropaico.
Il seme di spade è ispirato a un dettaglio che compone la stella a più punte, sovente presente su mattonelle come quelle che compongono l’antico lavabo nella sacrestia del Santuario Mater Domini di Laterza, o sul verso di alcuni piatti da parata (es. Collezione Tondolo). I colori predominanti per questo tipo di motivo sono il bianco e il blu turchino, ma si conoscono anche esempi in cui è presente il giallo arancio con inserti in verde ramina.