Laboratori Urbani Mettici le Mani - Avviso per organizzazioni giovanili: risposta alle domande frequenti
A. Domande sui soggetti proponenti
A.1 Chi può partecipare all'avviso Laboratori Urbani - Mettici le Mani?
Per partecipare è necessario rispettare due condizioni principali:
- essere un’”organizzazione giovanile”, ovvero una associazione, cooperativa sociale o piccola o media impresa i cui organi direttivi siano composti in maggioranza da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni (art. 1 dell’avviso);
- avere un titolo di gestione di un “Laboratorio Urbano” oppure un accordo di partnenariato con il suddetto gestore (art. 4 dell’avviso).
Nota bene: per “Laboratorio Urbano” si intende sia uno spazio per i giovani nato con il contributo del bando “Laboratori Urbani” (D.G.R. n. 229 del 07/03/2006), sia un altro spazio con caratteristiche analoghe, come meglio specificato all’art. 1.
Per una descrizione di dettaglio dei requisiti di partecipazione e delle cause di esclusione, vedi gli articoli 4 e 10 dell’avviso.
A.2 A partire da quale data è necessario possedere i requisiti indicati nell’avviso?
Tutti i requisiti del soggetto proponente, tra cui l’età dei componenti degli organi direttivi, devono essere posseduti al momento di presentazione della proposta progettuale.
A.3 Possono partecipare all’avviso Laboratori Urbani - Mettici le Mani anche le associazioni neo costituite?
Sì. Le organizzazioni giovanili proponenti devono essere costituite legalmente al momento della presentazione della domanda. Quindi può trattarsi anche di organizzazioni neocostituite. Tuttavia le caratteristiche dell’organizzazione e del gruppo di lavoro costituiscono uno specifico criterio di valutazione. Se l’organizzazione può essere appena nata, è importante che le persone concretamente impegnate nel progetto abbiamo una specifica esperienza coerente con il contenuto del progetto.
A.4 Possono presentare progetti solo le organizzazioni giovanili nate in Puglia?
All' art.1 dell'avviso si evidenzia che le “organizzazioni giovanili devono avere sede legale in Puglia”.
I progetti possono svolgersi all’interno di Laboratori Urbani o altri spazi con caratteristiche analoghe situati sul territorio regionale (art. 4).
A.5 L'organizzazione giovanile per poter partecipare deve essere già il soggetto gestore di un Laboratorio Urbano?
Sì. In alternativa, se l’organizzazione giovanile non gestisce un laboratorio urbano (o un altro spazio con caratteristiche analoghe), può chiedere di stipulare un accordo di partenariato con il titolare della gestione. L’accordo dev’essere sottoscritto prima della presentazione della candidatura. (art. 4).
B. Domande sul contenuto delle proposte progettuali
B.1 Che tipo di progetti si possono candidare all’avviso “Laboratori Urbani Mettici le Mani”?
Si possono candidare all’avvio proposte progettuali che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi indicati all’art. 2 dell’avviso e che riguardino una o più delle aree di intervento indicate all’articolo 3.
Attenzione: non si tratta di qualsiasi progetto da svolgersi all’interno di un Laboratorio Urbano ma solo delle attività che contribuiscano concretamente al miglioramento della qualità degli spazi, in linea con i criteri indicati nel documento “Buone pratiche dai Laboratori Urbani”.
Per una migliore comprensione degli obiettivi dell’avviso, si raccomanda la lettura di tutta la documentazione scaricabile all’indirizzo www.metticilemani.it.
C. Domande su scadenze e motivi di esclusione
C. 1 L’avviso Laboratori Urbani - Mettici le Mani prevede una scadenza per la presentazione delle candidature?
Il bando è a sportello, quindi non c'è una data di scadenza per la presentazione delle domande.
Come indicato nell'art.8 dell'Avviso, le candidature potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 22/10/2014 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Al momento la dotazione iniziale del bando è di 1,5 milioni di Euro.
Tuttavia è possibile che questa dotazione venga successivamente incrementata, anche in considerazione dei risultati raggiunti nella fase di avvio e delle disponibilità di bilancio, nei limiti imposti dal Patto di stabilità.
C.2 Quante candidature può presentare la mia organizzazione?
Come previsto dall'art. 4 del bando, ciascun soggetto può presentare una sola proposta progettuale, pena la non accoglibilità delle proposte successive.
C.3 In caso di valutazione negativa è possibile riproporre il progetto?
No, in caso di valutazione negativa non sarà possibile per l’organizzazione proporre una nuova candidatura. Per questo è molto importante elaborare con grande attenzione la propria proposta progettuale. Si veda anche la successiva FAQ C.6.
C.4 Quanti progetti possono essere presentati per ogni Laboratorio Urbano?
Ogni Laboratorio Urbano potrà ospitare fino ad un massimo di tre progetti sostenuti attraverso questo avviso (art. 3). Tuttavia, la fattibilità e l’efficacia attesa dei progetti verrà valutata in stretta relazione con le caratteristiche dello spazio.
C.5 Sono un soggetto gestore di uno spazio pubblico con le necessarie caratteristiche previste dall'Avviso. La nostra convenzione con il Comune è in scadenza. Posso candidarmi allegando l'attuale convenzione e riservandomi di fornire la versione rinnovata della stessa entro l'avvio del progetto?
No. All’atto della candidatura è necessario allegare il titolo di gestione del Laboratorio Urbano (contratto, convenzione) con l’indicazione della data di scadenza. Il progetto non può prevedere interruzioni o svolgersi oltre tale data. In questo caso è opportuno attendere il rinnovo per poter presentare una candidatura.
C.6 Può un soggetto giuridico la cui proposta progettuale è stata esclusa dalla valutazione, ripresentare nuovamente domanda per accedere al finanziamento?
Si. L'art.4 dell'Avviso Pubblico, nella parte in cui prevede che "ciascun soggetto può presentare una sola proposta progettuale, pena la non accoglibilità delle proposte successive", va interpretato nel senso che un soggetto giuridico che ha presentato una proposta esclusa in sede di verifica sui requisiti per l'accoglibilità della domanda (progetto escluso dalla valutazione), può ripresentarsi (vedendosi attribuito un nuovo codice pratica), al fine di poter accedere, ove ricorrano i presupposti, alla fase di valutazione di merito della nuova proposta progettuale.
Non è possibile, invece, che un soggetto che abbia presentato una proposta giudicata “ammessa a valutazione”, e quindi sottoposta a valutazione di merito da parte del Servizio Politiche Giovanili della Regione Puglia, ne presenti altre, pena l’esclusione di queste ultime.
D. Domande sulle spese ammissibili
D.1 Cosa si intende per acquisto di servizi funzionali allo sviluppo delle attività progettuali?
Le spese funzionali sono tutte quelle spese utili alla realizzazione delle attività progettuali previste.
In questa categoria rientrano quelle spese riconducibili al progetto quali ad esempio sito web, comunicazione e promozione, stampa e tipografia etc.
Sul tema si rimanda all'Allegato 6 “Vademecum per l'ammissibilità e la rendicontazione delle spese”, al punto 3 “Tipologia di spesa e criteri di ammissibilità ai fini di una corretta rendicontazione tecnica e contabile".
D.2 Sono ammissibili le spese di assistenza tecnica alla progettazione e redazione del formulario?
No, non sono spese ammissibili. Infatti, sono da considerarsi ammissibili tutti quei costi sostenuti nell'arco temporale del progetto, a decorrere, quindi, dalla stipula dell'Atto di Impegno tra la Regione Puglia e ciascun beneficiario. Sul punto si rimanda al Vademecum, punto 1 “Principi generali sull'ammissibilità delle spese".
E. Domande sulla procedura di presentazione della candidatura
E. 1 Per candidarsi all’avviso LUM LEM occorre avere una Pec intestata all’organizzazione proponente?
Così come previsto dall'art.8 del bando, per la candidatura della proposta progettuale è necessario dotarsi di una Posta Elettronica Certificata (PEC) intestata all'organizzazione proponente, utilizzando un qualsiasi provider che permetta l'attivazione di una casella di una PEC rilasciata ai sensi della normativa vigente.
Non è invece possibile utilizzare la PEC intestata ad uno dei componenti o al legale rappresentante dell'organizzazione.
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