Sono oramai trascorsi otto lunghi mesi dall’inizio di questa nostra esperienza e siamo a ridosso della terza uscita cartacea bimestrale di Ammessa Denuncia. Con nostra grande soddisfazione abbiamo constatato una certa approvazione da parte dei lettori che, continuano a segnalarci problematiche di diversa natura connesse ai vari comuni facenti parte del nostro ambito territoriale sociale di zona (Lecce, Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama e Surbo). Al quinto mese dall’apertura del giornale, infatti, avevamo già raggiunto il numero di segnalazioni previste per tutto un anno di lavoro: ovviamente, questo, vuol dire per noi un costante impegno, di gran lunga maggiore a quello previsto in fase di scrittura del progetto, un impegno di fronte al quale però non abbiamo alcuna intenzione di tirarci indietro.
Soprattutto negli ultimi tempi ci è anche giunta qualche segnalazione fuori dal nostro target e dalle nostre possibilità; si tratta di indicazioni su problematiche inerenti il settore privato sul quale, purtroppo, non possiamo incidere in alcun modo senza una denuncia formale da parte degli interessati alle autorità competenti. Tuttavia, queste segnalazioni sono una dimostrazione pratica della fiducia che la gente comincia a nutrire nei confronti della nostra attività che, sin dal primo momento, ha voluto essere un servizio sociale prima ancora che di informazione giornalistica. In questo modo, riusciamo al contempo a stimolare il cittadino alla vita partecipativa e alla fiducia nei confronti delle istituzioni che, tramite la comunicazione delle problematiche, hanno la possibilità di “orientare” i propri interventi limitando, oltretutto, lo spreco di denaro pubblico.
A tal proposito, è necessario sottolineare che, nonostante le numerose segnalazioni pervenute, il gap che non si riesce a colmare riguarda la voglia di esporsi dei cittadini: continuano ad essere numerose, infatti, le segnalazioni (sul sito, sulla pagina face di Ammessa Denuncia e per via telefonica) per le quali è richiesto l’anonimato. Una limitazione importante del diritto di parola verso la quale non possiamo influire se non insistendo sul concetto di “collaborazione” alla vita cittadina. Ancora in troppi, infatti, interpretano le segnalazioni di disagi con un vero e proprio attacco verso le Pubbliche Amministrazioni… Niente di più sbagliato! Il nostro intento è quello di far sentire la voce dei cittadini, di far comprendere l’importanza di comunicare i propri disagi a chi può aiutarci senza mai sentirsi in difetto.
A fronte di questo entusiasmo da parte dei lettori, meno soddisfacente è la risposta delle Istituzioni chiamate in causa per la risoluzione delle varie problematiche. Nonostante le nostre sollecitazioni, infatti, pochi sono ancora i Comuni che si interfacciano settimanalmente con la nostra redazione comunicando le segnalazioni a cui è possibile dare una risposta o meno; altre amministrazioni comunali, invece, pur ponendo soluzione ad alcune problematiche non comunicano con la redazione in maniera tale da poter dare una tempestiva risposta ai segnalatori. Tuttavia, nonostante la non soddisfacente partecipazione delle amministrazioni comunali, abbiamo quasi raggiunto la percentuale di “risolti” inizialmente prevista in fase di scrittura del progetto.