Grazie a tutti e arrivederci all’anno prossimo…forse!
Ormai è conclamato. Cchiù fa notte e cchiù fa forte è uno degli eventi più importanti del foggiano e inizia a competere con i grandi eventi della Puglia.
Migliaia e migliaia di presenze, un movimento economico senza precedenti, turisti da tutte le parti della Provincia e della Regione.
Ce l’abbiamo fatta. Ce l’hanno fatta San Marco e i suoi cittadini, ce l’hanno fatta gli esercenti che hanno creduto nella manifestazione.
Più di tutti, ce l’ha fatta l’organizzazione Arci Pablo Neruda, che dopo un grande lavoro di anni, insieme ad altri (che non è possibile citare!)è riuscita a mettere in piedi una festa popolare che non ha nulla da invidiare ai grandi eventi pugliesi.
Quest’anno, per la prima volta, una crew fotografica, coordinata da Alessandro Tricarico (foto in allegato), ha coperto con foto e video l’intero evento. Dalla passeggiata mattutina al concertine finale. Inoltre, grazie a Tommaso Nenna, è stato utilizzato un drone per effettuare riprese aeree. Nei prossimi giorni foto e video verranno caricate su www.flickr.com/cfncff
Sicuramente fra non molto faranno capolino critiche (gratuite e poco sudate) che noi vogliamo anticipare per lavorare insieme sui punti deboli dell’evento.
L’unica cosa, per adesso, che ci viene in mente è l’inarrestabile afflusso di bancarelle che hanno occupato abusivamente tanti punti della città e il conseguente intasamento di alcune location. L’Humus della manifestazione è culturale e proprio per questo c’è stato un enorme lavoro da parte dell’organizzazione per reperire artigiani da tutta la provincia e quindi impedire alle bancarelle di vario tipo di trasformare cchiù fa notte e cchiù fa forte in un fiera. Facciamo qualche considerazione in merito: l’organizzazione ha consegnato la lista degli autorizzati alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale, così come concordato nelle numerose conferenze di servizi svolte. Ogni autorizzato aveva esposto un cartello identificativo con un numero, è stato emanato un comunicato nel quale si invitava la gente a consumare presso gli autorizzati. Purtroppo non è stato possibile bloccare l’afflusso di bontemponi (con la voglia e il bisogno di guadagnare qualche euro). Pochi uomini della polizia municipale che sono stati impegnati sulla viabilità (ottimo lavoro) e quindi senza avere la possibilità di controllare le occupazioni abusive. I Carabinieri sono stati impegnati sulla sicurezza senza avere il tempo di bloccare gli avventori (ottimo lavoro). La sera poi era improponibile ricorre alla forza per costringere gli abusivi a smontare per non creare caos. L’organizzazione, dal canto suo, non ha nessun potere coercitivo.
Ora proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno: le decine e decine di stand abusivi intervenuti da tutta la provincia sicuramente hanno saputo della maestosità della manifestazione, quindi l’evento ormai è diventato enorme e conosciuto.
E’ vero che troppi stand di eterogenei contenuti fanno sembrare un evento culturale un evento fieristico ma è pur vero che si trasforma in positivo il colore della manifestazione e si incrementa il giro economico che dopo approssimate stime si attesta intorno 200-300 mila euro.
Questa, per adesso, la criticità rilevata. Di positività ne potremmo elencare un’infinità. Ai posteri l’ardua sentenza.
Adesso parliamo del “Forse” del titolo del comunicato.
L’evento, grazie agli organizzatori e alle associazioni è diventato di proporzioni inimmaginabili alla partenza (sette anni fa). Adesso abbiamo 2 strade da poter percorrere: 1) iniziare ad organizzare l’ottava edizione 2) ridimensionare l’evento e quindi non farlo più.
1) Prima strada: Per organizzare l’ottava edizione abbiamo bisogno del supporto di tutti. Non riusciamo più a sostenere sia economicamente che strutturalmente un evento di tale portata. Abbiamo bisogno in primis del sostegno degli enti pubblici (comune, provincia, regione). Per sostegno intendiamo sia quello economico che strutturale. Adesso è il momento che gli enti pubblici preposti, in particolare il comune, diventino consapevoli dell’importanza della manifestazione (siamo convinti che già lo sono) e quindi investano sul proprio territorio (con soldi, risorse umane e strutturali). Adesso è il momento di strutturare una modalità condivisa per arginare il fenomeno dell’abusivismo e quindi chiediamo aiuto a tutti. Conosciamo bene le difficoltà economiche in cui versa il nostro comune che comunque ha contribuito a livello strutturale e infatti non abbiamo preteso aiuti economici e siamo riusciti comunque a realizzare la manifestazione. Chiediamo uno sforzo maggiore a tutti per far esplodere l’evento perché cfncff merita di diventare immenso.
2) Seconda strada: Dirci che è stata una bella avventura e come ogni cosa è finita.
Noi abbiamo tutte le intenzioni di continuare. Siamo orgogliosi della riuscita della manifestazione e abbiamo idee e motivazioni tali da far diventare cchiù fa notte e cchiù fa forte, l’evento dell’anno. Attendiamo risposte e proposte…non critiche gratuite.
P.S.: Abbiamo letto con gran dispiacere il comunicato di BorgoMagna e proprio perché si innestano polemiche politiche non vogliamo incentivarle e vogliamo restarne distanti e goderci il meritato successo. Inoltre le grandi compagini e le grandi forze possono avere dissensi ma restano comunque grandi. Soltanto una riflessione: le bandiere rappresentano l’associazione che organizza e la scelta dei cantanti è legata all’humus della manifestazione.
Ringraziamo tutti. In primis la BCC di San Giovanni Rotondo. Tutte le associazioni e tutti gli sponsor, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine.
Arrivederci alla ottava edizione…forse.
Lo Staff CFNCFF 2014