Ci siamo conosciute nel 2013 durante un training course in Albania; lo scorso giugno, grazie ad Asap Europe, abbiamo potuto incontrarci nuovamente e vivere una bellissima esperienza.
Questa volta siamo volate in Armenia, confinante con Georgia, Iran, Turchia e Azerbaigian, terra a cavallo tra Europa e Asia che da un po’ attirava le nostre curiosità e che infatti non ha deluso le nostre aspettative, precisamente a Yerevan, la capitale di circa 1.200.000 abitanti, dove dal 12 al 19 giugno si è tenuto il corso di formazione “Together for the sustainable future”.
Onoratissime di rappresentare l’Italia, ci siamo unite ai nostri 20 colleghi di lavoro provenienti da altri 7 Paesi (Georgia, Romania, Ucraina, Francia, Portogallo, Lettonia, e ovviamente Armenia).
Il Progetto, organizzato dalla NGO armena “Educational and Cultural Bridges”, in cooperazione con le associazioni partners delle altre nazioni, è stato curato da Arpine Kostanyan a cui vorremo dire grazie in tutte le lingue del mondo, non solo per la disponibilità durante le ore di formazione, ma soprattutto per il suo aiuto e i suoi consigli in qualsiasi momento durante il nostro (e il suo!) tempo libero.
Il corso, facente parte del programma Youth in Action della Commissione Europea, prevedeva lezioni la mattina e il pomeriggio utilizzando l’approccio del metodo di educazione non formale, cercando di bilanciare, nelle 4 sessioni giornaliere, la parte teorica con quella pratica e partecipata; questo ci ha permesso oltre che seguire delle interessanti lezioni, di confrontarci sotto vari aspetti all’interno di un clima ospitale e sereno, dove ognuno era libero di fare domande ed esprimere le proprie idee, paure o dubbi ai propri colleghi col fine di aprire tavoli di discussione e offrire spunti e suggerimenti.
Gli obiettivi principali sono stati fornire utili informazioni e dati, proposti con video filmati e slide per affrontare uno stile di vita sano, attività all’aperto, l’importanza dello sport, la prevenzione per una malattia che non da segni di rallentare il suo contagio, l’AIDS, e, argomento sempre toccato nei training di formazione, importantissimo nei contesti di condivisione tra partecipanti cosmopoliti, l’inclusione sociale.
La prima giornata ha visto i partecipanti fare la reciproca conoscenza, assistere a lezioni teoriche anche di presentazione geografica, storica e politica del paese che ci ospitava e iniziare a tenere per mano quello che sarebbe stato il filo rosso di questa settimana, l’armonia, il rispetto e il divertimento sano tra ragazzi che non si erano mai visti prima.
Sono state molto interessanti, durante le prime 2 notti le “intercultural evening”, in cui ogni team doveva presentare la propria associazione d’appartenenza e il proprio paese proiettando video e spot di promozione turistica e facendo assaggiare specialità tipiche accuratamente trasportate in valigia: durante una di questa serate ci siamo stretti tutti in un minuto di silenzio, sfociato poi in un abbraccio collettivo condito da qualche lacrima, per i nostri amici ucraini, che in un filmato toccante ci hanno mostrato l’attualità della loro triste situazione.
A metà settimana, il programma di lavoro ci ha dato una tregua, e per noi l’Organizzazione ospitante ha organizzato una giornata per scoprire l’Armenia meno cittadina, con 2 minibus ci siamo infatti spostati ad una trentina di chilometri dalla città per ammirare il Tempio di Garni e il Monastero di Geghard, attraversando paesaggi verdi di natura incontaminata in cui il tempo sembrava essersi fermato a qualche decennio prima, contraltare alla facciata più moderna e caotica che offre la capitale. Il pranzo, buonissimo, è stato consumato nel giardino di una casa, a contatto con la natura e la genuinità locale, dove abbiamo anche assistito alla preparazione del tipico pane, denominato “Lavash”.
L’ultima giornata, ha visto un po’ tirare le somme su quelli che sono stati gli argomenti dei giorni precedenti e ha dato spazio ai workshop, ai lavori e idee per futuri progetti creati dai partecipanti riuniti in piccoli gruppi. E l’ultima notte?…..cena tipica tutti insieme!!!
Senza ombra di dubbio è stata una buona occasione di crescita formativa, di confronto su varie tematiche con giovani con un diverso background culturale, religioso e storico, reale opportunità di impratichirsi con quella che è la lingua globale, l’inglese, che ogni giovane dovrebbe parlare, il tutto condito dalla possibilità di vedere nuovi panorami, assaporare cibi diversi, fare nuove amicizie e godere della night life, molto viva e divertente con persone che pensavamo molto diverse da noi ma che in realtà hanno dimostrato di avere un animo mediterraneo e caloroso quanto il nostro.
Noi tutte avevamo già partecipato ad altri corsi di formazione in altri paesi europei ma tutte siamo d’accordo nell’affermare che questo è stato il miglior corso a cui abbiamo partecipato, per il vero clima di amicizia che si è instaurato dal primo momento e che nessuno ha mai rovinato.
Inutile dire che ci auguriamo di poter essere selezionate per un altro progetto in questa bellissima terra in cui abbiamo lasciato un pezzetto del nostro cuore, magari in inverno per godere di nuovi scenari e della bellezza del Monte Ararat innevato.