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Bollenti Spiriti

LE AZIENDE CONFISCATE IN SALENTO_TELERAMA DEDICA APPROFONDIMENTO

24 Giu
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13mila beni secondo i dati dell'Agenzia Nazionale, di cui 1.700 aziende: il tesoro confiscato alle mafie in Italia e nel Salento è impressionante ma praticamente inutile. Come si vedrà nei video i dati sono sottostimati. Gli immobili vanno in rovina, ma soprattutto le imprese falliscono e chiudono, producendo disoccupazione e ulteriore crisi. I numeri nella scheda dell'Indiano a cura di Danilo Lupo (immagini e montaggio di Matteo Brandi) andata in onda il 5 giugno 2014 su TeleRama.

Cosa succede ad un'azienda criminale dopo il sequestro e la confisca? Dal caso dei sette supermercati salentini confiscati al clan Tornese della sacra corona unita di Monteroni arriva una lezione terribile: la mafia imprenditrice ha denaro, credito, forniture, commesse ed eroga posti di lavoro. Quando arriva lo Stato, le banche chiudono il credito, gli amministratori licenziano, le imprese falliscono e creescono disoccupazione e crisi. Dalla mafia allo Stato - Cronaca di un fallimento annunciato

Che fine fanno le aziende confiscate a sacra corona unita, mafia, 'ndrangheta e camorra? Arrivano in mano dello Stato e tutte (o quasi) falliscono. Nel Salento c'è una eccezione: la Doriano, un'azienda figlia del matrimonio tra il clan camorristico  D'Alessandro di Castellammare di Stabia e il sodalizio D'Oriano - Morleo, appartenente alla sacra corona unita di Brindisi. Oggi è un'azienda confiscata e amministrata dallo Stato che svolge servizi pubblici e da lavoro a 26 famiglie. una storia di rinascita di legalità che dimostra che l'impresa eccezionale è (davvero) essere normale. L'impresa eccezionale - Brindisi dal contrabbando al servizio pubblico.

Il tesoro confiscato alle mafie è impressionante. Gli immobili vanno in rovina, ma soprattutto le imprese fallisocno e chiudono. Aziende mafiose confiscate - quando la giustizia porta crisi.

La sacra corona unita ha messo radici nel più ricco affare del Salento: il turismo. Lo dimostra una duna confiscata al clan Tornese di Monteroni, sulla quale lo stesso clan aveva rimesso le mani, allestendo il progetto di due lidi balneari. Per aggiudicarseli, un altro clan, quella della sacra corona di Torre Santa Susanna della provincia di Brindisi. Sacra corona turistica - le mani del clan su Porto Cesareo.

Letto 1330 volte Ultima modifica il Martedì, 24 Giugno 2014 14:38

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