A Febbraio ha finalmente avuto inizio la fase “Core” del nostro progetto, ovvero i sei mesi di attività più intensi che termineranno a fine luglio e che vedono coinvolti il gruppo di minori a rischio segnalatici dai Servizi Sociali del Comune di Gioia del Colle, i pony, noi componenti del “C.E.R.R.U.A. Ricerca-Intervento” e le due educatrici a supporto dell’attività di sostegno scolastico. Il primo incontro con i ragazzi ha avuto l’obiettivo di stimolarli a familiarizzare con i luoghi della masseria, a porre domande circa le finalità dei test psicometrici a cui li avremmo sottoposti, incoraggiando sempre il loro spirito critico verso un progetto entro cui essere protagonisti. E poi, momento sicuramente più emozionante per loro, ma anche per noi, è stato guidarli al loro primo approccio ai pony, avvenuto sotto la diretta supervisione del tecnico Paola Di Noya ( Presidente “C.E.R.R.U.A.). Primo approccio fatto di timidezze, curiosità e paure. Da quel giorno sono ormai passati quasi quattro mesi intensi, durante i quali i ragazzi stanno frequentando la sede dell’Associazione per 16 ore a settimana. Ore che trascorrono veloci tra attività a cavallo, compiti di scuola e laboratori interattivi mirati alla crescita di aspetti differenti, spronando l’espressività di risorse di cui sono portatori. Con le educatrici, dopo lo studio, si è dato spazio alla loro creatività e abilità manuale (per esempio realizzando targhette con i nomi dei pony per i box, lavoretti di pasqua per le famiglie e altro ancora), con la psicologa sollecitando le loro competenze sociali ed attivando la loro intelligenza emotiva (ad esempio con “Focus Group Narrativi” tematici, giochi di rieducazione emozionale, attività di drammatizzazione). In campo i miglioramenti sono stati tangibili, si è passati dal non aver mai visto un cavallo, al saper guidare le loro cavalcature al trotto lungo un semplice percorso di gimkana. Chi di loro li aveva, ha superato i timori nei confronti dei pony e adesso sono tutti in grado di provvedere al “grooming”, alla vestizione e svestizione dei pony dopo il lavoro. Attualmente stanno cominciando a prepararsi per il saggio finale, programmato per la fine di luglio, durante il quale mostreranno alle loro famiglie ciò che hanno imparato durante questo periodo al “C.E.R.R.U.A”. Il gruppo inoltre, pur avendo subito la defezione di un membro, che non è stato possibile colmare, si è coeso sempre di più, raggiungendo pian piano l’obiettivo di passare da essere un semplice gruppo di ragazzi uniti dallo svolgere insieme particolari attività, a diventare una vera e propria squadra. Un gran merito va anche alla professionalità e alla dedizione con le quali le nostre due educatrici, Paola Ludovico e Claudia Ruggieri si stanno approcciando ai nostri ragazzi.
Prosegue inoltre la promozione delle attività innovative che il progetto “C.E.R.R.U.A Ricerca – Intervento” in sé contiene, attraverso interventi, in qualità di relatore, tenuti della Dott.ssa Anna Loiacono (psicoterapeuta e vicepresidente “C.E.R.R.U.A”) presso diversi eventi di rilievo in tema di tutela minorile ed inclusione sociale della diversabilità.
Si citano in ordine di vicinanza temporale:
- intervento all’evento PSICOM LAB 2014 – Psicomotricità e benessere per il bambino da 0 a 5 anni fra educazione e prevenzione, patrocinato da Regione Puglia - Assessorato allo Sport, Università degli Studi di Bari, Uisp Sport per Tutti, tenutosi a Casamassima dal 16 al 18 maggio c.a;
- relazione all’incontro-dibattito “Minori e Diritti Ristretti – Istituzioni e Cittadini si incontrano per costruire nuove modalità di intervento a tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza” tenutosi a Bari il 16 maggio c.a. con relazione dal titolo “Adolescenti a rischio e co-terapie”, con il patrocinio congiunto degli Ordini Professionali regionali di Medici, Psicologi, Assistenti Sociali, Avvocati;
- comunicazione all’evento organizzato dall’associazione di promozione sociale “Zoe”, presso la sede di Noci, in data 16 Marzo c.a. dal titolo “Diventa amico di Zoe – Progetti e Laboratori di inclusione Sociale”.
Avviato anche il percorso di “Parent Training” a supporto delle famiglie dei ragazzi coinvolti, con cadenza quindicinale, tenuto dalla psicoterapeuta, inerente tematiche tarate sulla base di esigenze e necessità espresse dai genitori nel corso degli incontri e che ha visto nel tempo una partecipazione sempre più numerosa a fronte di iniziali resistenze e ritrosie. Ciò ha favorito l’instaurarsi di un’ottimale alleanza di lavoro ai fini del pieno sviluppo degli obiettivi del servizio.