Giovedì 22 siamo partite alla volta di Bolzano, Smysly non sapeva ancora incontro a quale avventura sarebbe andata! Ebbene sì, perchè di avventura si tratta: armate di zaino più grandi di noi siamo andate nella città più a nord d’Italia e lì abbiamo incontrato altri gruppi, dal CAI di Torino e il CAI di Gavardo ad associazioni di escursionisti come Il cammino possibile, Ass. Stefano Zavka, la Majella Sporting Team e I raggi di Belen, fino a enti Parco come le Orobie Valtellinesi.
La tavola rotonda “Raduno europeo delle Joëlette; sentieri senza barriere” è stata una occasione per conoscere altre realtà che, come la nostra utilizzano la joëlette. Parlare e condividere le proprie esperienze è stato motivo di riflessione sulle questioni tecniche e non, legate all’utilizzo di questa speciale attrezzatura. Vedere declinata la joëlette ora in ambito escursionistico, ora come ausilio accessibile per la quotidianità, ora come messo terapeutico, ha rafforzato in noi il valore e l’opportunità che abbiamo.
La dimostrazione è arrivata l’indomani quando alle pendici del Monte Guncina si sono riunite nove joëlette complete di passeggeri ed accompagnatori pronte per la passeggiata naturalistica organizzata dal Comune di Bolzano. La joëlette è prima di tutto socializzazione e pertanto abbiamo avuto l’opportunità di condividere il percorso con Angela, Scott, Peppe e Marco della Majella Sporting Team arrivando fino al Fiume Talvera.
Chissà che a breve Smysly non riparta per una passeggiata notturna nel Parco Nazionale della Majella o per un progetto del CAI di Torino, di sicuro l’entusiasmo e la motivazione di queste giornate al Festival del Camminare a breve ci faranno rimettere in cammino!
http://www.smysly.it/non-e-importante-la-meta-ma-il-cammino/