29 anni. Tanti sono trascorsi da quel 13 marzo in cui perse la vita, vittima della 'ndrangheta, Sergio Cosmai, Direttore della Casa Circondariale di Cosenza, colpito il giorno precedente mentre, a bordo della sua auto, si stava recando all'asilo per prelevare la figlia.
Sergio Cosmai è una delle 900 vittime innocenti della criminalità organizzata, i cui nomi saranno ricordati, per il diciannovesimo anno consecutivo, in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che, quest'anno, si terrà a Latina il prossimo 22 marzo.
Colpito per il suo rigore morale e per l'impegno a garanzia della legalità all'interno della Casa Circondariale di Cosenza, Cosmai è stato un uomo integro, che ha inteso la cultura carceraria come rieducazione e recupero dell'individuo alla società e non soltanto come misura punitiva.
Oggi, quasi tre decenni dopo, in un'Italia che fatica a darsi norme chiare in materia di carceri, il suo esempio deve essere un riferimento costante. In questo senso, il ruolo dei suoi familiari, sempre in prima fila nel tramandare l'esperienza di Sergio, diffondendola soprattutto tra i ragazzi delle scuole, e quella del presidio di Libera a Bisceglie, che ha scelto, nel suo nome, di fare della memoria l'impegno per modificare il presente, sono sintomi di un cambiamento possibile.
Per approfondire la conoscenza di Cosmai, saranno due gli appuntamenti organizzati dai presidi del Coordinamento Libera Bari. Giovedì 14, alle 9.30, a Barletta, presso l'Auditorium dell'Istituto Tecnico Commerciale "M. Cassandro" gli studenti delle scuole superiori parteciperanno ad un'iniziativa promossa dal presidio locale di Libera. Interverranno Tiziana Palazzo, moglie di Sergio Cosmai, Luigi Scimè, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani e Gloria Vicino, referente memoria Libera Bari. Sabato 15, a Bisceglie, nell'Auditorium del Monastero di santa Croce, alle 18.30, il presidio di Libera ha organizzato un dibattito cui parteciperanno, oltre a Tiziana Palazzo e Gloria Vicino anche Ancangelo Badolati, caporedattore della "Gazzetta del Sud" di Cosenza, Tonio Dell'Olio, responsabile di Libera Internazionale e Francesco Messina, magistrato del Tribunale di Trani.