Diso: ieri e oggi
Il Paese si racconta tra foto e memorie
Mostra audio-visiva, che ripercorre la storia recente della cittadina salentina, a partire dalle testimonianze orali, scritte e visive, relative ai luoghi di maggiore interesse pubblico (storico, culturale, sociale, politico, religioso, ecc.), rimasti impressi nell’ immaginario degli abitanti del paese, poiché ne rappresentano la storia, la cultura e l’ animo e raccolgono su di sé significati di natura emotiva ed affettiva.
L’ esposizione, che si svolgerà presso il Laboratorio Urbano di Diso dal 22 febbraio al 1 marzo, nasce ad opera di un gruppo di giovani del territorio (Giacomo Filippo Casciaro, Ivano Bortone, Matteo Boccadamo, Daria Carrozzo), che si sono cimentati nella raccolta della documentazione fotografica, dell’ aneddotica e delle notizie storiche, tramite sopralluoghi, questionari e ricerca delle fonti, e nella realizzazione del materiale videografico necessario allo svolgimento della stessa.
I luoghi sono colti in una duplice prospettiva: quella di “ieri” e quella di “oggi”, ritratti, cioè, in un passato recente e nell’ attualità, in un confronto visivo che evidenzia, attraverso le differenze e le analogie, i punti di forza e le debolezze di un paese, colto e descritto con gli occhi di chi lo vive quotidianamente e chiede a questo di essere degno dell’ affetto che gli si rivolge.
Il Progetto ha richiesto il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini, che, tramite le interviste, i questionari e la messa a disposizione delle proprie foto-ricordo, hanno avuto la possibilità di essere intervistati e ripresi e di comunicare notizie e informazioni preziose sull’ evoluzione del loro paese d’ origine, divenendo i testimoni del processo di trasformazione che ha investito i loro stessi luoghi e, di conseguenza, protagonisti e attori del Progetto.
Questo, oltre a documentare le trasformazioni paesaggistiche, architettoniche ed estetiche che hanno investito i luoghi considerati e far cogliere il conseguente impatto emotivo che esse hanno generato nell’ immaginario collettivo, si pone come uno strumento di “riappropriazione urbana”: in tal modo i cittadini si possono riappropriare della memoria storica e culturale degli immobili e della coscienza civica del proprio territorio.
La Conferenza d’ apertura, prevista il 22 febbraio, alle ore 19:00, prevede oltre alla presentazione ed esposizione dei lavori prodotti, con conseguente dibattito, un rinfresco serale, allietato dall’ esibizione degli “Agorà”, un gruppo locale di musica popolare.