Fare rete fra associazioni, istituzioni e forze dell’ordine per accompagnare le vittime dell’usura e del racket in un percorso protetto di ascolto e di denuncia. Parte in Puglia il progetto Sportello legalità / Sos Giustizia, un’iniziativa congiunta di Unioncamere e Libera che si pone l’obiettivo, attraverso una serie di attività, di affermare la cultura della legalità e rendere più forte l'imprenditoria sana.
La strada della legalità – ha detto il presidente di Unioncamere Puglia Alessandro Ambrosi presentando stamani il progetto alla stampa - costituisce la via maestra per lo sviluppo e per una sempre più definitiva emancipazione sociale e culturale: in questa direzione la Puglia è chiamata a mobilitare tutte le risorse e le energie a disposizione se si vuole realmente costruire un futuro migliore, i cui pilastri non possono che coincidere con il rispetto delle regole di diritto e di civiltà. Il sistema camerale si occupa per legge di regolazione di mercato contrastando i fenomeni distorsivi della concorrenza attraverso una serie di attività, che vanno dalla mediazione alla sicurezza nell’esercizio delle attività economiche”.
Unioncamere Nazionale ha siglato il 23 luglio 2013 un protocollo d’intesa per la legalità nell’economia con Libera. In questo contesto è stato approvato il progetto “Sportelli per la crescita economica ed imprenditoriale della Puglia attraverso la legalità”, presentato da Unioncamere Puglia congiuntamente alle CCIAA di Bari, Brindisi, Foggia e Lecce, a valere sul Fondo di Perequazione 2011/2012, che vedrà in Libera il proprio braccio operativo.
“Non tutto ricomincia da zero, né a Bari, né in Puglia – ha precisato Alessandro Cobianchi, referente regionale di Libera Puglia – Da tempo, sul territorio sono attivi una serie di soggetti siano essi istituzionali, forze dell’ordine, associazioni che operano per creare un sostrato culturale che fronteggi la proliferazione delle illegalità”. Obiettivo degli sportelli è quello di garantire accompagnamento, ascolto e assistenza alle vittime e alle possibili vittime delle illegalità, a partire dall’usura e dal racket delle estorsioni: “Si è forti – spiega Cobianchi a proposito – quando siamo insieme. Lo sportello SOS Giustizia punta a creare nuovi reti e a rafforzare quelle esistenti, provando a vincere la solitudine che schiaccia le vittime”. In questo senso “è importante far passare il messaggio che la legalità conviene e che fenomeni distorsivi quali l’usura e le estorsioni, come le mafie, impoveriscono i territori”. Cobianchi ha fatto un passaggio anche in merito ai dati sulle denunce, appena 248 nel primo semestre del 2013. “Un dato che va letto in maniera critica perché, se da un lato può passare come una diminuzione del fenomeno estorsivo, dal lato può anche essere letto come un indice di un calo di fiducia e di aumento della paura”.
Gli Sportelli per la legalità avranno sede a Bari presso la sede di Unioncamere in piazza Moro, e a Foggia, Brindisi e Lecce, presso le Camere di Commercio (riferimenti e orari di apertura nella scheda allegata). Gli imprenditori minacciati dalla criminalità vi si potranno rivolgere per ricevere assistenza e supporto.
Secondo i dati della DIA, nel primo semestre del 2013 sono appena 248 le denunce di estorsione pervenute alle Forze di Polizia e sole 17 quelle legate all’usura. Dati che, di certo, fotografano in maniera parziale la situazione del fenomeno. Serve dunque, come ha spiegato don Marcello Cozzi, responsabile nazionale SOS Giustizia, accompagnare le vittime a denunciare con maggiore frequenza. “Non si tratta con gli usurai, non si tratta con le mafie. Si denuncia”, è il suo monito. In questi anni, a livello nazionale, lo sportello ha già raccolto, in questo senso, buoni risultati. Dieci postazioni (escluse quelle pugliesi: Roma, Potenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Modena, Bologna, Torino, Avezzano, Reggio Emilia, Palermo) dislocate in sette regioni (Lazio, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Abruzzo e Sicilia), oltre 700 persone accolte, di cui il 50% hanno denunciato. “Dobbiamo tutti camminare accanto alle vittime, siano vittime visibili come i familiari dei caduti per mano delle mafie o vittime silenziose come i tanti che subiscono la protervia delle illegalità di ogni tipo”, ha spiegato Cozzi che ha anche invitato le istituzioni e l’antimafia sociale ad essere piàù rapidi: “Le mafie e l’usura sono capaci di risposte molto più solerti delle associazioni, dello Stato, delle banche. Sta a noi accelerare i tempi per evitare che si chiudano le maglie attorno alle vittime”.
Ma il progetto Sportello legalità / Sos Giustizia, si articolerà anche attraverso attività di studio, analisi sulla presenza delle mafie e delle varie forme di illegalità in Puglia, mappatura e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie del territorio al fine di sviluppare una possibile progettazione sui beni disponibili ed utilizzabili ai fini di impresa sociale, informazione ed educazione alla legalità attraverso incontri di sensibilizzazione e informazione con il coinvolgimento degli organi camerali e delle organizzazioni di categoria e professionali. E in questo si avvarrà del complesso assai vasto e aggiornato di dati e informazioni inerenti ai soggetti imprenditoriali e, più in generale, all’economia del territorio Sono intervenuti alla conferenza stampa anche Guglielmo Minervini, assessore alle Politiche Giovanili, Trasparenza e Legalità della Regione Puglia, che ha evidenziato ed apprezzato l’articolazione reticolare del progetto che testimonia un impegno forte del territorio pugliese, dall’associazionismo alle istituzioni ed alle forze dell’ordine per combattere fenomeni regressivi e fortemente ostativi di ogni forma di sviluppo, Stefano Fumarulo, responsabile dell’agenzia del Comune di Bari per la lotta non repressiva alla criminalità, Renato De Scisciolo, responsabile per la Puglia della Fondazione Antiraket e il comandante della compagnia Bari Centro dei Carabinieri, Luca Dominici