Ed ecco nuovi aggiornamenti da Francesco ed Ernesto, gli inviati pugliesi sull'Adribus, che, partito da Gorizia, sta attraversando tutti i territori dei partner di Youth Adrinet...Li aspettiamo a Bari sabato, questo sabato, 28 settembre!
Mercoledì 18 Settembre iniziamo la nostra giornata con una visita al castello medievale di Gorizia, ascoltando i racconti del lungo e difficile processo di pacificazione popolare seguito dalla fine della seconda guerra mondiale, con la ridefinizione dei confini dei territori limitrofi di Trieste, dell’Istria e della Dalmazia.
Ad attenderci al forum giovani della provincia di Gorizia, davanti alle telecamere Rai ed alla curiosita’ dei primi politici arrivati in città dai vari territori partners del progetto, c’è uno dei più importanti percussionisti della zona, Luca Turolla, con tanto di batteria, tamburi e djambei, pronto a realizzare un laboratorio musicale assieme a tutti noi: in meno di un’ora ci trasformiamo in una vera e propria orchestra di strada. La lingua universale della musica, come sempre nella storia dell’uomo, diventa, per l’Eeuropa del ventunesimo secolo, vettore importantissimo e strumento centrale da promuovere per l’incontro tra popoli e culture diverse.
Ormai ci siamo, dopo un breve rinfresco assieme a tutti i rappresentanti delle amministrazioni che hanno promosso quest’esperienza, l’Adribus è pronto a partire e a rivedere gorizia alla fine del viaggio.
Prima di arrivare ad Izola, in Slovenia, ci attende un apparente innocuo pomeriggio a Monfalcone, con visita presso uno dei più importanti centri nautici italiani, all’interno del quale è presente anche lo storico insediamento della Fincantieri. Soltanto per dodici di noi, però, c’è la possibilità di fare qualcosa di unico ed entusiasmante:
attraversare il porticciolo con una tanto strana quanto storica imbarcazione a remi, costruita su due siluri risalenti alla seconda guerra mondiale.
Appena partiti, la tradizione canoista italiana si infrange nel giro di pochi minuti con un improvviso moto ondoso laterale. Iniziamo ad imbarcare acqua su di un fianco fino quasi ad avere un lato dell’imbarcazione completamente sommerso dall’acqua:
neanche l’esperienza di uno dei più storici canoisti del luogo riesce a placare la paura di molti di noi e a gestire manovre complicate. Solo l’intervento dello scafo della protezione civile evita un ormai imminente affondamento della barca.
A concludere la nostra giornata, ad Izola, partecipiamo ad un incontro al centro culturale, assieme ai partecipanti del workshop locale sulle “imprese sociali”, provenienti dai paesi partners (c’è anche Angela che assieme a noi sta vivendo l’esperienza pugliese di “TRY!”), e al sindaco locale. Ci ritroviamo a tracciare pubblicamente aspettative e a raccontare i processi attivati nei territori, focalizzandoci anche sui problemi che la nostra generazione sta vivendo nella società odierna: tra gli altri, la difficoltà nel potersi dotare dei giusti strumenti per realizzare i propri progetti e la precarietà.
Il 19 mattina il programma prevede giro in barca e visita della città di Izola.
Sulla barca alle 9.30, riusciamo anche ad assaggiare del polipo con patate, accompagnato da baccalà tritato e del buon “succo di mela”.
La ferrovia è stata una grande innovazione che ha permesso i collegamenti dall’Italia per tutta la regione istriana. L’economia di Izola era caratterizzata un tempo dalla pesca di tonni e acciughe, ma oggi si sono ridotti in gran misura nel mar mediterraneo
Dopo pranzo, saliamo sull’Adribus con destinazione Pola. Cittadina croata di 65.000 abitanti affacciata sull’adriatico. Distanza di viaggio 2 h circa.
A Pola arriviamo direttamente in un ex caserma militare, oggi gestita da più di 100 diverse associazioni, chiamata Roijc.
L’edificio è di proprietà del comune, ma ogni associazione è finanziariamente responsabile della ristrutturazione dei locali, ma non paga alcun affitto e l’intero edificio riceve 200.000 euro ogni anno per la gestione operativa (vigilanza e altri costi).
Un’unica associazione è responsabile del coordinamento delle diverse realtà. Il più grande problema, infatti, è stato quello di far incontrare le diverse associazioni tra loro e, per questo, da qualche anno si cerca di realizzare dei progetti comuni. L’intero edificio si spopola completamente durante l’estate, quando le varie associazioni organizzano festival in tutta la città.
La prospettiva futura, è quella di realizzare un ostello che possa essere abitato dagli stessi artisti che dipingono ogni anno le varie pareti di questo immenso edificio.
Il 20 settembre abbiamo incontrato il sindaco di Pola nel palazzo municipale.
Durante il dibattito le domande si sono concentrate principalmente sugli aspetti economici relativi alle politiche giovanili comunali.
Il budget complessivo della municipalità di Pola è di 40 milioni di € di cui 20 milioni sono destinati alle politiche giovanili, attività per giovani ed ONG.
Nel centro Rojc ogni anno vengono controllate le attività del 10% delle associazioni, le quali devono redigere un report, ma in linea di massima sono libere di agire.
A presto!
Francesco & Ernesto