Da una idea di
gloWArp.com
A cura di
gloWArp.com
Coordinamento generale
Associazione Culturale Camera 231, Associazione Culturale Primitivi Digitali
Con il Patrocinio di
Comune di Bari, Regione Puglia, Provincia di Bari
Parte il Mo!Festival – Multimedia Open Festival
Il MO!Festival è un Festival Internazionale, alla sua prima edizione, dedicato alla nuova rivoluzione industriale creata dai makers.
I makers costituiscono un movimento culturale contemporaneo, ad alto contenuto tecnologico – analogico – digitale – artiginale, basato sul tradizionale mondo del fai da te. È un movimento molto entusiasta basato sul DIY (Do It Yourself – fallo da solo), DIT (Do It Together – fallo insieme) e sulla condivisione aperta di file, dati. Gli interessi spaziano su vari ambiti ma tutti accomunati dalla possibilità di risolvere un problema, inventare un prodotto nuovo, ottimizzare un processo. Le nuove frontiere della stampa in 3D e del mondo open source hanno offerto loro grandi possibilità di espressione e per questo motivo il MO! Festival, sposando a pieno questa filosofia, dedica loro un Festival.
Concepito per avere già dal nome uno stretto legame col terriorio (MO! dal latino mox – avv. adesso, subito, ora – tradotto in italiano come subito, diffuso nel volgare e nobilitato da Dante Alighieri, attualmente è espressione diffusa in molte parti d’Italia e in particolar modo a Bari, dove diventa quasi un intercalare ed espressione di stupore) è anche l’acronimo di Multimedia Open Festival. Il Festival indagherà attraverso tre diverse open call (MO! Makers, MO! Talk, MO! 3DMapping) l’influenza dei molteplici media sui processi cognitivi distinguendo due forme di multimedialità: una che utilizza più canali sensoriali e l’altra intesa come processo cognitivo che consente l’acquisizione di nuove conoscenze per migliorare aspetti della nostra vita, creare lavoro e favorire lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Open perchè è un Festival gratuito e aperto a tutti gli artisti del mondo e dei creatori digitali.
“Siamo gli artigiani digitali. Celebriamo l’energia prometeica del nostro lavoro e della nostra immaginazione per dare forma al mondo virtuale. Hackerando, scrivendo codice, progettando e mixando, costruiamo il futuro interconnesso grazie al nostro impegno e alla nostra inventiva.” Questo l’inizio di The Digital Artisans Manifesto, scritto da Richard Barbrook e Pit Schultz nel 1997, figure cult della net culture europea degli anni novanta. In esso si rivendicava in ventiquattro articoli l’importanza della creatività digitale nella costruzione della società del domani. Il Manifesto, diffuso volutamente tramite internet, è diventato un baluardo per tutti quelli che riconoscono la centralità di una nuova figura ibrida: l’artigiano digitale. Senza questa figura, proseguono, non ci sarebbero beni o servizi e le tecnologie dell’informazione sarebbero solo metallo inerte, plastica e silicone. Nulla può accadere all’interno del cyberspazio senza il loro lavoro creativo. Essi sono gli unici soggetti della storia.
“La rinascita dell’artigianato non è un ritorno a un passato low-tech e impoverito. I lavoratori qualificati saranno in grado di affermare la propria autonomia nei settori tecnologicamente più avanzati. [...] Noi siamo la promessa della storia”.
Il MO!Festival crede ampiamente in questa rivendicazione della centralità dell’uomo nella cultura digitale. Per questo motivo prende come riferimento e proclamazione di intenti The Digital Artisans Manifesto. Vogliamo far conoscere a quanta più gente possibile chi sono stati i fautori teorici di questa rivoluzione industriale contemporanea e diffondere conoscenza attraverso il lavoro dei makers e il fine che il MO!Festival si è proposto: Making the Future!