Una giornata terribile, quella di domenica, per la città di Bari. Altri tre morti, questa volta nel quartiere San Paolo. Un altro rituale di morte, consumato impunemente di domenica mattina, a pochi passi da luoghi frequentati, con il rischio di coinvolgere innocenti. Così come per l’omicidio di Giacomo Caracciolese, un delitto consumato in pieno giorno nel peggiore rituale di mafia. Vite consumate che pagano a caro prezzo le loro scelte sbagliate, quasi un incontro che può essere rinviato ma che si chiude con la morte o con il carcere.
Quando si stancheranno, queste famiglie, di macchiare le strade di sangue? Quando cederanno al peso delle loro stesse macerie personali, alle assenze che nessun tempo potrà colmare, alle guerre perenni, morti su altri morti? Spesso, a caldo, di fronte ai corpi sull'asfalto, la società civile s'indigna, per poi tornare subito al silenzio. Ed invece dovremmo dire basta a voce alta, perentoria, senza mediazioni. Urlare la nostra contrarietà, obbligarli a fermarsi.
Con la partecipazione, con la voglia di fare società, con l’ambizione alla giustizia sociale che faccia diventare “fuori moda” la spasmodica ricerca illegale del denaro, banconote e monete macchiate di sangue che nemmeno riusciranno a godersi. Per questo chiediamo uno scatto in avanti alla città, alle istituzioni ma anche ai normali cittadini per costruire assemblee locali in cui mettere al centro la voglia di sgominare realmente la criminalità organizzata, isolando coloro che non hanno capito il destino terribile di ognuno che imbraccia un’arma, che non ha alcun ritegno della vita altrui. La confisca dei beni, la costruzione di società alternative ala mafie rappresentano davvero l’unica possibilità per uscire da questa spirale tremenda. Perché come cittadini che abitano quotidianamente gli spazi e i tempi di Bari, ci sentiamo profondamente toccati ed offesi, realmente limitati e danneggiati, ancora una volta, nella nostra libertà di viverli.
Per questo, sentiamo oggi l’urgenza di chiamare a raccolta la città, riunirla attorno a una riflessione seria e profonda sulle sue problematiche. In quest’ottica, un momento – non l’unico, ma certamente uno dei più importanti – per dare risposte comuni e forti, può essere la manifestazione che Libera Puglia, insieme con l’Arci, con l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, con l’ANM (e in collaborazione con altri soggetti quali la Rete della Conoscenza, l’Associazione Kreattiva, il Gruppo Educhiamoci alla Pace, l’Edificio della Memoria e l’Associazione Antimafia Rita Atria) abbiamo organizzato per giovedì 23 maggio, quando dalle 16.00, presso l’Istituto Salvemini di Japigia (altra zona notoriamente e storicamente considerata difficile nel contesto urbano di Bari), ricorderemo, le stragi di Capaci.
Esserci per ricordare le vittime di allora certo. Ma esserci anche per mostrare la nostra forza di reazione, la nostra coesione di fronte a strutture che, proprio della loro organizzazione fanno la loro forza. Esserci, quindi, per riguadagnare il terreno perso in questi anni in cui abbiamo abbassato la guardia. Per riconquistare il controllo etico della nostra città.
Programma manifestazione
Capaci di ricordare
Memoria e impegno a 21 anni dalla strage di Capaci
23 MAGGIO 2013
Bari - Istituto Salvemini
Via Prezzolini 9 - Japigia
Ore 16.30
Proiezione cortometraggio
A29
Un’idea del Presidio Libera Mottola
scritto da Marica Todaro e Violetta Torres
Regia di Vincenzo Ardito e Daniela Baldasarre
Produzione Arci Puglia
Con il contributo di Claudio Stefanazzi e Comune di Bari – Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata
In collaborazione con Libera Puglia, Ucca-Unione circoli cinematografici Arci, Associazione Nomeni
Con il patrocinio della Regione Puglia
A seguire incontro/dibattito
con: Vincenzo Ardito (regista), Marica Todaro (scrittrice), ANM
E con: Tilde Montinaro, Michele Dicillo, Michele Emiliano, Alessandro Cobianchi, Mario De Pasquale
Modera: Daniela Marcone (Coordinamento regionale dei familiari vittime innocenti delle mafie)
Ore 20
Spettacolo teatrale
InCapaci. In memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Produzione: Teatro Scalo/Skené produzioni
Di e con: Raffaele Braia e Franco Ferrante
Sceneggiatura: Michele Bia
Introduce: Gloria Vicino (Coordinamento provinciale Libera Bari)
Durante la serata apericena della legalità con i prodotti di Libera Terra
La manifestazione “Capaci di ricordare” rientra all’interno delle iniziative del progetto ‘In direzione ostinata e legale – seconda edizione’ promosso e organizzato dal Comune di Bari – Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, Arci – Comitato regionale Puglia e Libera – Coordinamento regionale Puglia. Hanno collaborato anche: Associazione Nazionale Magistrati- sezione distrettuale di Bari, Associazione Culturale Kreattiva, Rete della Conoscenza Puglia, Associazione Antimafia Rita Atria – presidio di Bari, Istituto “G. Salvemini” Bari, Gep – Gruppo educhiamoci alla pace