Su www.giornalistiminacciati.it l'inchiesta "Ma chi me lo fa fare - Storie di giornalisti minacciati" di Andrea Fama, Isacco Chiaf e Jacopo Ottaviani premiata da un contest di Fondazione <ahref e dedicata alle storie dei giornalisti che ogni giorno in Italia subiscono minacce e intimidazioni. L’inchiesta ha ottenuto il patrocinio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Il fenomeno dei giornalisti minacciati è da anni attentamente monitorato dall’osservatorio Ossigeno per l’Informazione, che nei suoi rapporti annuali ha tratteggiato i contorni di un quadro dai molti lati oscuri, insidioso, complesso, ignorato. Un iceberg la cui parte sommersa è difficile definire, “perché una delle finalità di chi intimidisce i giornalisti è proprio quella di nascondere all’opinione pubblica queste violenze e questi abusi, che perderebbero efficacia se fossero conosciuti”.
Molti dei 324 giornalisti minacciati nel solo 2012 sono giovani, precari, forzatamente indipendenti. Un sistema che non è in grado di tutelare professionalmente i giornalisti non può certo tutelarne l’incolumità, a fronte di intimidazioni usate anche come strumento di censura preventiva.
Storie di Giornalisti Minacciati è il tentativo di scattare una fotografia in movimento di questo fenomeno e diffonderla attraverso una narrazione che fa dell’elemento partecipativo la sua naturale sintassi.
L’inchiesta è profondamente innovativa per la diffusione delle informazioni su strumenti social e infografiche interattive come la mappa basata sui dati di Ossigeno che geolocalizza tutti i casi di minaccia che nel 2012 hanno coinvolto 324 giornalisti. I casi sono clusterizzati a livello territoriale secondo la tipologia della minaccia: Danneggiamenti (12 casi), Avvertimenti - verbali o scritti (104), Azioni legali (63), Aggressioni fisiche (16). Altre due mappe mettono in evidenza la densità del fenomeno a livello regionale, sia rispetto ai casi di minaccia sia ai giornalisti coinvolti.
Anche Facebook diventa uno strumento di condivisione, partecipazione e racconto approfondito di alcuni dei casi monitorati da Ossigeno nel corso degli anni. Attraverso la timeline si possono condividere diversi formati multimediali (immagini, audio, video, testi, link, ecc.) grazie ai quali ricostruire le vicende prese in esame, corredate da materiale originale ed inedito: dalle interviste ai protagonisti ai documenti alla base delle loro inchieste, dagli atti legali alle estrapolazioni da notiziari e mezzi di informazione.
Fondazione <ahref ha premiato Storie di giornalisti minacciati nell’ambito di un suo crescente impegno nella promozione, valorizzazione e finanziamento dell’informazione civica di qualità che usa nuovi linguaggi e strumenti e crea spazi di partecipazione e collaborazione online.
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