In cosa consiste:
ci siamo proposti di unire le arti, risvegliare la creatività e diffondere un’etica eco-sostenibile. Siam partiti dall’artigianato, passati per il teatro di strada e la giocoleria, abbiamo condito il tutto anche con la coltura.
No non é un errore ortografico, vogliamo dire proprio coltura, una forma d’arte che han cercato di farci dimenticare.
L’intento iniziale era quello di far tutto, o meglio il possibile, con le nostre forze per raggiungere uno stile di vita differente dallo standard proposto: un lavoro fisso che, a quanto pare, é noioso (in altri termini lo condividiamo questo pensiero, ma la svolta non é farsi sfruttare a tempi determinati..), il mutuo, la coca cola, la grande distribuzione, italia uno……insomma vogliamo tornare ai tempi in cui l’umanità esisteva con più dignità e consapevolezza del proprio dover e saper fare. Ci siamo riusciti! Cioè stiamo continuando a prepararci il terreno per dare fondamenta più solide all’intenzione!
Cosa avete realizzato:
emm…tanto tantissimo, mi riesce un po’ difficile riassumerlo in un rettangolino:
abbiamo ristrutturato una bottega per renderla funzionale ai nostri scopi, uno dei quali era appunto ristrutturare anche i locali dove realizzare le nostre attività.
Subito abbiamo avuto richiesta di lavori di restauro tradizionale e trasformazione dal bruttino al bello (“gli aredattamenti”)
Poi il mutuo appoggio: ricostruzione di un muro di contenimento del 1856, di una casa sede di un gruppo che sperimenta l’autosufficienza, con cui condividiamo etica ed ideali.
Tornati in sede ci siamo lanciati nelle performance di strada, con tanto di laboratorio educativo al riuso.
Ancora, sostegno e relazioni pubbliche: anche grazie ai nostri auto-prodotti alimentari abbiamo stretto amicizie e collaborazioni, sostenendo i ragazzi del “Socrate Occupato” e l’organizzazione nazionale “Movimento Terre e Genuino Clandestino”, davanti a scorpacciate di panini e focacce conditi con olio, erbe selvatiche; calzoni di cipolla; biscottini e ammazza caffè tutti Ad Arte Fatti!
Nel frattempo ci dedichiamo ad altri lavori in bottega, sia con l’artigianato da portare alla fiera di Martina Franca, che con la preparazione di nuovi laboratori e performance in piazza in collaborazione con “Trullando” di Putignano con cui si stabiliscono dei rapporti duraturi e quindi nasce una sorta di divisione dei compiti, alcuni di noi continuano con i laboratori per i più piccoli e noi altri ai vari restauri, così fino a maggio.
A questo punto abbiamo già conosciuto i “Cuochi a domicilio” e con loro c’imbarchiamo nell’avventura del fare la birra, che a luglio, dopo la fermentazione, era pronta e ci ha aiutato a rinfrescarci durante la dimostrazione pratica della costruzione in balle di paglia, svoltasi nei terribili ed afosi mesi di luglio, agosto, settembre e il piovoso ottobre.
Ci sono ancora delle rifiniture da fare alla casetta di paglia, ma dopo il caldo torbido, ecco le piogge a ritardare il tutto, ma il laboratorio si é concluso in allegria e con tanti scambi tecnici e di idee.
Come lo avete realizzato:
abbiamo misurato le nostre capacità di saper fare, non ci piace “chiamare il tecnico” per ogni esigenza, usiamo la testa, la colleghiamo alle mani ed in fine realizziamo.
La bottega: i tempi erano stretti, scegliamo una struttura esistente ma che abbia bisogno del nostro, imparando e perfezionando così tecniche di muratura e falegnameria, in tal modo potremo poi (in un futuro prossimo) anche realizzarla per intero, dalla struttura a tutto ciò che all’interno serve per essere accogliente e funzionale, sempre utilizzando materiali di recupero.
I lavori di restauro: ci hanno dato la possibilità di reinvestire nelle altre attività, le performance e i laboratori di strada per esempio, o ancora i mercatini di sostegno a realtà sociali cittadine e non.
Diciamo che noi con Principi Attivi siamo stati agevolati e abbiamo condiviso.
Infatti con l’Ad Arti Bus siamo arrivati fin su in Toscana dove un gruppo informale porta avanti un progetto di auto-sufficienza e di un asilo nei boschi. Qui abbiamo ricostruito un fantastico muro di contenimento indispensabile al sostegno delle fondamenta di un’antica casa.
É stato molto piacevole far rete con i ragazzi del “Movimento Terre e Genuino Clandestino”, e qui abbiamo introdotto una delle arti più antiche, no, non quella! la coltivazione!
Non per caso avevamo spostato la sede operativa del progetto dove c’era la possibilità di vivere a stretto contatto con la terra. Ci siamo riscoperti ottimi panettieri, bravi orticoltori e, ciliegina sulla torta, abbiamo fatto la birraaa! Con gli insegnamenti del gruppo “Cuochi a domicilio”.
Di questo passo abbiamo capito: é fattibile! il proprio saper fare cambia te stesso e chi ti sta ad ascoltare.
Allora facciamoci ascoltare ancora! Abbiamo imparato, abbiamo insegnato, dimostriamo e dimostriamoci che possiamo fare di più: la casa in balle di paglia! Pensate che tutto il laboratorio dimostrativo sia fine a se stesso?
Eh no, fa parte del follow up…! Ora é certo, possiamo costruirci casa, bottega e tutto ciò che serve al loro interno, a parte gli attrezzi, e quelli li abbiamo grazie a Principi Attivi….altrimenti peccheremmo di arroganza e superbia.