Il laboratorio è nato e inizia a muovere i primi passi. Dopo le prime rogne burocratiche, costituzione, fideiussione, eccetera eccetera.. e una lunga e logorante attesa, sono finalmente arrivati i tanto agognati "soldi". E lì abbiamo capito che ce l'avremmo potuta fare anche noi.
Ci siamo così immersi subito in una lunga esperienza di ricerca. I nostri sforzi si sono da subito concentrati sulla scelta dei materiali, la preferenza quella della reperibilità a costo zero, o quasi, e del riuso/recupero di tutto ciò che sembrava meritasse ancora una'altra chance. Così il cantiere di un nuovo impianto fotovoltaico ai piedi della murgia c'è sembrato una miniera d'oro con tutte i suoi bancali, cartoni e i suoi rocchetti di legno. Tutta roba che sarebbe andata al rogo da lì a poco, e che noi abbiamo sottratto a quest'atroce destino.
Un bel po' di materiale era già a nostra disposizione, non restava che ingegnarsi su come reinterpretarlo in forme che avessero nuova coerenza e funzionalità. Facile.. neanche a dirlo. La ricerca è stata lunga ed estenuate, quasi quanto l'attesa del finanziamento, il lavoro svoltosi per lo più in studio ci ha visto impegnati a tempo pieno nella concezione di nuovi prodotti che fossero efficienti, funzionali e sopratutto non risultassero scontati o banali. Lo studio si è concentrato inoltre sulla ricerca delle tecniche di produzione, in un mix tra tradizione ed modernità, affinché si sopperisse alle scarse doti meccaniche dei materiali utilizzati, attraverso soluzioni che garantissero solidità e robustezza. Chiodi, viti, bulloni, spine e colla ci aspettavano al varco, insieme ad un set di seghe giapponesi, pialla, carta vetrata e tanto olio di gomito (ma anche di lino, cera d'api e karnauba).
Lo step successivo era così cominciato, con la realizzazione dei modelli di studio e la loro prototipazione. Dallo studio al laboratorio il passo è stato breve (la stanza di fianco), abbiamo così iniziato a sperimentare la fattibilità dei nostri concept, la loro funzionalità e la loro efficacia, così come quelle delle finiture che avremmo utilizzato. Tutte rigorosamente nei limiti di sostenibilità che ci eravamo prefissi, naturali e senza additivi di sintesi.
Nel contempo si è affrontata anche la necessità comunicativa del progetto, partendo dallo studio di un'immagine coordinata e coerente. Logotipo, font e colori istituzionali per la prima fase, Studio della comunicazione web per la seconda ancora in elaborazione.