Ci eravamo lasciati così:
1. con dei lavori di restauro su mobili per privati, eseguiti
2. con un lavoro di mutuo appoggio (muro di contenimento) a sostegno di un gruppo affine, con l’occasione di imparare tecniche di restauro murario per me nuove
3. con un laboratorio didattico c/o ass. LIASS (nostra partnership) in Grumo gestito interamente da Alessandra Scorca
4. i lavori per l’agibilità del bagno non ancora iniziati
5. la decisione di accettare la collaborazione volontaria dei soci sostenitori
6. le attività esterne (l’AdArtiBus per fiere, mercatini, performance) in procinto di realizzazione
Al 30/01/2012 ci ritroviamo così:
1. con dei lavori di restauro su mobili recuperati (Arred-adattamenti) e su mobili acquistati da privati, per poi rivenderli al mercato dell’artigianato o dell’antiquariato che si svolge a Martina Franca (la nostra prima esposizione sarà domenica 19 febbraio)
2. con l’organizzazione per la costruzione di un deposito attrezzi con le balle di paglia e altri materiali di recupero, come le bottiglie di vetro abbandonate nelle campagne, utili per il vespaio e la posa del pavimento (dimostrazione in piccola scala della costruzione di una casa in paglia)
3. con il laboratorio didattico c/o LIASS ancora in esecuzione
4. un bagno agibile e scic, con l’utilizzo di piastrelle recuperate da espositori di una ferramenta!
5. Con la salda collaborazione (ormai necessaria) con i soci sostenitori
6. le attività esterne (l’AdArtiBus) in piena espansione!
Queste attività vanno ad avvicinarci alla realizzazione di alcuni dei nostri obiettivi come da formulario:
1. l’utilizzo di materiali di recupero e l’uso di pitture biologiche
2. creare cooperazione tra artigiani di diverse generazioni ed esperti in vari settori, con lo scambio di tecniche di restauro edile con lavorazione della pietra per la realizzazione di muro a secco; le balle di paglia e la terra argillosa per l’intonaco (in preparazione)
3. diffondere l’etica e le tecniche del riuso creativo ed eco-sostenibile attraverso laboratori e performance (AdArtiBus)
4. contattare potenziali collaboratori/soci e lavorarci insieme per poter nel follow up creare una cooperativa di artigiani con etica assolutamente eco-sostenibile (da statuto)
In allegato ho aggiunto un pdf che va a presentare meglio le attività svolte, e come conclusione c’é una rima, che riporto: “Forse non ci stiamo arricchendo, se col PIL solo sei contento, ma viaggiando come il vento raggiungiamo il nostro intento!”
Questa é anche una nostra scelta; in conseguenza al ritardo dell’avvio del progetto, alle festività natalizie troppo a ridosso con tale avvio, all’arrivo di un terribile freddo e alla crisi economica.
Crisi, legata allo sperpero (non il nostro!), che ci sta anche obbligando a rivedere alcune attività legate alla parte commerciale del progetto, senza però alcuna ripercussione sugli obiettivi sociali e sull’etica, ma solo legata alle perplessità della buona riuscita economica.
Una particolarità che non potevamo prevedere, ma immaginavamo inevitabile, e infatti non ci importa di guadagnare che lo stretto necessario per il sostentamento dell’associazione. Non ci siamo fatti cogliere impreparati, comunque riusciamo a portare avanti l’idea e noi stessi.
Affrontando quindi il problema, che esiste e di cui a volte non si vuol parlare, anche con attività non descritte, non introdotte nel progetto stesso, ma che fanno parte del nostro ideale di vita, ideale di lavoro.