A poco più di un mese dalla firma degli accordi e ad una
settimana dal passaggio, proprio da qui, della Carovana Antimafie
(fissato per venerdì 14 novembre), il Moma è stato oggetto di quello
che appare un segnale che comunica oltre il semplice atto vandalico.
L’intero impianto audio, casse, mixer, schermi al plasma, lettori e
microfoni sono stati rubati. Non sono ancora conosciute le modalità
utilizzate per il furto, ma l’accaduto ha fatto scoprire nuovi spazi
all’interno della struttura. L’atto dell’altra notte “viene a
testimoniare la difficoltà di lavorare su questo genere di situazioni,
ma rappresenta al contempo la chiara necessità di farlo, lo stimolo a
investire energie, risorse, forza e coraggio perché territori di questo
tipo, con problematiche così specifiche, trovino altre e nuove forme”
dichiara Augusto Masiello, presidente del Teatro Kismet, che prosegue
osservando che “il MOMArt si configura come chiamata a tutta la
cittadinanza e a tutta la regione alla partecipazione per un obiettivo
comune, che risponde al termine di legalità”. Infine Don Raffaele Bruno
di Libera ha dichiarato: “mentre Libera, Arci e Avviso pubblico si
accingono a vivere la Carvovana antimafie che farà tappa il 14 al
Momart, questo episodio ci ricorda che il percorso rimane difficile e a
volte imprevisto. Chi va in carovana è pronto ad accogliere gli
imprevisti e a guardare avanti sapendo di poter contare sul contributo
di tanti e soprattutto sulla qualità di un progetto che non è mai
“contro” ma “per”.
Furto al Moma di Adelfia: un segnale inaccettabile
Da Press Regione dell'8 novembre 2008.
“Il furto di questa notte al Moma è un segnale inaccettabile, qualsiasi radice abbia, da qualsiasi parte provenga”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva Guglielmo Minervini commentando il grave episodio della scorsa notte ad Adelfia. “Il Momart – ha proseguito Minervini - è il simbolo di una politica e di una società civile che si contrappone all’illegalità in tutte le sue forme e le rappresenta di fronte al mondo.
E’ questo il senso dell’intesa interistituzionale, sperimentale e
innovativa, sottoscritta a settembre tra Regione, Procura della
Repubblica, Tribunale di Bari, Commissario governativo per i Beni
confiscati, Associazione Libera e Teatro Kismet. Siamo insieme. Insieme
al Momart, ad Adelfia, qui in Puglia. E insieme a noi ci saranno anche
tanti giovani, quelli stessi della Giornata della Memoria a Bari lo
scorso 15 marzo e quelli che parteciperanno alla carovana
dell’antimafia nei prossimi giorni. L’ex discoteca Moma deve diventare
il Motore Meridiano delle Arti. Non è solo un progetto, ma un processo
di educazione alla responsabilità che ci riguarda.”
L’ex-discoteca Moma
di Adelfia, sequestrata un anno fa alla criminalità organizzata è stata
affidata in gestione al Teatro Kismet OperA di Bari e a Libera, per
mezzo di un protocollo di intesa con Regione Puglia – Assessorato alla
Trasparenza e Cittadinanza Attiva e la stessa associazione di Don Luigi
Ciotti (ne sta nascendo il progetto MOMArt – Motore Meridiano delle
Arti).