L’idea di partenza del progetto “Facciamo il Macello” è che per implementare politiche ed azioni rivolte ai giovani efficaci e di qualità si debba passare da una logica per ad una logica con, da un approccio top down ad uno buttom up. Riteniamo, cioè, che in una realtà sempre più dinamica e non totalmente interpretabile dal mondo degli adulti, il modo migliore per cogliere la complessità dell’universo giovanile, dei suoi desiderata e dei suoi bisogni è da ricercarsi all’interno delle pratiche di cittadinanzattiva grazie alle quali arrivare alla definizione e costruzione di qualcosa che non solo è per i giovani ma, soprattutto, è fatto con i giovani.
Tuttavia considerare la partecipazione un mero strumento per far emergere le opinioni e le aspettative delle comunità locali e per modellare quindi, sulla base di queste, progetti e azioni, è riduttivo: significa tralasciare una componente importante che sottostà tutti i processi di partecipazione. Pensiamo nello specifico al capitale sociale, all’empowerment, al legame con il territorio che questi processi tendono a rafforzare in una comunità.
Con il progetto “Facciamo il Macello”, quindi, non miriamo solo alla progettazione di una struttura efficiente, ma anche all’attivazione di un senso pratico di cittadinanza che faccia sentire i giovani (e non solo) di Putignano, protagonisti attivi della realtà in cui vivono.
Marco Lodoli in un articolo apparso su Repubblica qualche tempo fa,
riportava le parole di una sua allieva: “Professore, ha presente il
fascio di luce che d’improvviso avvolge l’ospite d’onore e lo separa
dal buio? Quella chiazza bianca o gialla sul palcoscenico? Mi sono
accorta che è piccola, un cerchio minimo. Tutti non ci possono entrare,
e neanche parecchi. Lì c’è posto per pochissimi.
Per gli altri c’è il buio, il niente, al massimo un posto in platea ad
applaudire chi ce l’ha fatta e crepare d’invidia. A me non piace stare
da una parte ad applaudire gli altri. Oggi a nessuno piace. Ma non mi
va nemmeno di uscire dal teatro… io quella luce la voglio!”.
E noi di C.A.S.T. il palcoscenico dei giovani di Putignano vogliamo illuminarlo… non tanto per assecondare uno sterile bisogno di protagonismo quanto piuttosto per rafforzare e sostenere la convinzione che è possibile incidere sulle scelte della comunità di cui si fa parte, che il proprio pensiero e la propria azione possono modificare l’esistente, che la democrazia si apprende solo esercitandola.
È sulla base di queste convinzioni che abbiamo ideato il progetto “Facciamo il Macello”.Tra le azioni che si avvieranno in questi mesi ricordiamo gli incontri itineranti nelle scuole, la “Festa del Macello” presso la discoteca Moirèe, l’Open Space Technology (un grande incontro pubblico per l’elaborazione di proposte concrete o anche semplicemente di indicazioni sulle azioni da fare), i laboratori di progettazione partecipata… Il tutto affiancato da un’ampia campagna informativa e da uno spazio virtuale http://facciamoilmacello.blogspot.com appositamente strutturato per mantenere traccia del percorso di partecipazione ma anche, e soprattutto, per dare voce a idee, opinioni, suggerimenti ed attivare così una comunità virtuale che si confronta e cresce anche fuori dagli spazi “istituzionalmente” allestiti dal progetto.
L’adesione alle diverse attività in programma è la grande sfida che si
vuole affrontare. Il risultato sarà raggiunto valutando non tanto il
prodotto a cui si giungerà quanto piuttosto il processo e la
mobilitazione di persone e di idee che si sarà riusciti ad attivare.
Il gruppo di lavoro è costituito da Arcangela Di Gioia, Andrea Gelao,
Angela Mandes, Francesco Marsico, Francesco Marocco, Germana
Pignatelli, Giorgia Franco, Giovanni Pugliese, Livio Chiarullo,
Margherita Pepe, Pietro Balta e sarà affiancato da alcune associazioni
locali disposte a mettersi in gioco per contribuire attivamente alla
riuscita di un progetto che vuole essere per e dei giovani di
Putignano.
Per informazioni scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure visitate
il blog del progetto http://facciamoilmacello.blogspot.com