Ogni persona è esposta quotidianamente alla radioattività naturale costituita da radiazioni di genesi cosmica che raggiungono il nostro pianeta, da sostanze radioattive naturali presenti nell’aria, nell’acqua, nel cibo e finanche nel suolo e nei materiali edilizi.
L’idea che le radiazioni in parola sono spesso annesse ad ulteriori, di natura artificiale, utilizzate per scopi medici, industriali, di ricerca et similia, non lascia indifferenti. Ed infatti, una forma particolare di radioattività naturale è il gas c.d. “RADON”.
A livello mondiale si stima che circa il 50% dell’esposizione dovuta a sorgenti naturali di radiazioni sia causata proprio dal citato gas. Non sfugga che Il radon è in grado di provocare il tumore al polmone. Gli studi compiuti negli ultimi decenni, infatti, offrono prova che il radon e le sostanze radioattive da esso generate rappresentano la seconda causa di insorgenza di tumore al polmone, dopo il fumo di sigaretta che rimane di gran lunga la causa principale. Si stima che, in Italia, circa il 10% dei tumori polmonari sia imputabile al radon; è facile concludere che le morti riconducibili ad esso, ogni anno, sono circa 3000. La nostra associazione vanta la presenza di persone, dovutamente qualificate, da sempre impegnate “nel” e “per” l’ambiente, la cui sensibilità a siffatte cause li ha spinti a proporre di analizzare, in maniera analiticamente puntigliosa, la “minaccia Radon” nella provincia di Lecce. In special modo il progetto avrà come obiettivi:
· Rendere noto alla popolazione l’intacibile emergenza affiorante dal “problema Radon” designando, in modo chiaro, concreto ed efficace, le possibili strategie da adottare al fine di tener testa al problema, nonchè i comportamenti più adeguati da assumere per rimanere immuni al rischio letale dell’ inquinante elemento “Radon”.
· Condurre una minuziosa indagine per monitorare la certa concentrazione del radon negli ambienti di vita quotidiana, non esclusi quelli di lavoro pubblici e privati. Aggiungasi che l’osservazione in parola interesserà un campione di centinaia di edifici, dislocati sul territorio provinciale con il fine di riconoscere proprio quelle aree ospitanti elevati accumuli di “Radon” e, nel contempo, porre in essere opportuni rimedi per conservare integra la salute pubblica.