Il nostro progetto si è svolto con le finalità specifiche di:
- creare una struttura metodologica determinata ed efficace per la progettazione architettonica ecocompatibile in Puglia, determinata su una vasta ricognizione e analisi dei caratteri ambientali e morfemi architettonici del contesto ospite e delle metodologie standard delocalizzate già consolidate.
- fornire un esempio applicativo e rappresentativo di tutte le fasi di un metodo ottimale, tramite la progettazione di un prototipo architettonico di “unità abitativa temporanea passiva” riproducibile in larga scala, specificatamente sul nostro territorio. Gli obiettivi qualitativi ricercati sono:
- l’ ottimizzazione del rapporto edificio/contesto d’inserimento;
- l’ottimizzazione della qualità della vita ed del benessere psico-fisico dell’utente;
- la salvaguardia dell'ecosistema;
- l’impiego di risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);
- la diminuzione delle emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);
- la flessibilità dell’uso e della composizione dell’edificio;
- la previsione di un diffuso impiego di risorse rinnovabili;
- l’ uso di materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.
Le finalità di ricerca e fasi di attuazione proposte nella fase di presentazione del progetto, si sono ulteriormente definite durante lo svolgimento delle attività, in un meccanismo di continuo affinamento tipico e inevitabile nel settore della ricerca attiva e continuamente aggiornata, in un campo fortemente attuale e in continua sperimentazione come quello dell’architettura eco-sostenibile.
Negli ultimi anni, nel settore della “casa ecologica” si è sperimentato molto e si è registrata una crescita continua positiva riguardo l’ottimizzazione del prodotto tecnologico, seppur spesso i risultati e le definizioni più immediate e valide rimangano offuscate dall’eccessiva varietà e complessità di alcune soluzioni proposte.
Il nostro progetto ha preso il via proprio da qui, dalla necessità di effettuare una sintesi della vastità bibliografica a disposizione della materia ed un’analisi dei progetti più recenti realizzati nel campo.
Fase 1. Ricerca bibliografica di settore (Attività previste da cronoprogramma: A1, A2)
Obiettivi raggiunti in Fase 1
- Ricognizione, indagine e analisi dello stato di fatto e degli avanzamenti della ricerca in Puglia e a livello nazionale e internazionale. Individuazione e sintesi dei fattori metodologici utili.
- Creazione di una guida bibliografica ragionata che è stata utilizzata nella fase successiva di pubblicizzazione per la creazione di un campo d’aggiornamento bibliografico telematico che potrà assumere nel prosieguo un carattere sistematico di fonte tecnico-scientifica digitale del settore.
Il resoconto telematico, per quanto già impostato in questa fase, è stato pubblicato nella fase finale del progetto anziché in questa iniziale, come inizialmente previsto, per garantire una fruizione completa, aggiornata e verificata dei dati scelti.
Questa prima fase di ricognizione e analisi bibliografica di settore è stata più lunga del previsto proprio per la vastità dell’indagine ricognitiva effettuata sull’esistente, e necessaria, perché ci ha portato alla definizione dei parametri di base e degli elementi di fondamento delle scelte progettuali applicative delle fasi successive.
Condotta sia in campo ingegneristico che architettonico, nei primi sei mesi di elaborazione della ricerca, si è svolta la consultazione di un importante numero di riferimenti bibliografici stampati, tecnici e telematici.
Questa intensa attività di ricerca applicata ha portato alla raccolta di una rassegna bibliografica ragionata, dalla cui analisi, ai fini specifici del nostro progetto, è risultato chiaro che:
- le innovazioni tecnologiche nel campo sono spesso inserite in oggetti architettonici fortemente significati da uno standard di prefabbricazione internazionale, dando origine a risultati poco significanti dal punto di vista della forma architettonica;
- la determinazione geografica del luogo in cui ricerca e progettazione si sviluppano è determinante nell’economia di questo settore, e per l’implementazione della qualità architettonica dei sistemi integrati è molto importante la considerazione per gli elementi caratterizzanti e consolidati in un territorio. L’elemento associativo è più forte di quello distintivo.
- nei pacchetti di prefabbricazione il sistema integrato passivo proposto spesso non è completo e la consistenza formale poco convincente.
Fase 2. Analisi del contesto architettonico/ambientale e inquadramento territoriale dell’intervento (Attività previste da cronoprogramma: B1)
Obiettivi raggiunti in Fase 2 (oltre quanto previsto)
- Analisi dei luoghi, delle condizioni climatiche e dei vincoli ambientali e paesaggistici riguardanti l’area della Murgia barese e del territorio salentino.
- Realizzazione di un’ampia campagna d’analisi tipologica rappresentativa dell’ architettura vernacolare in Puglia. Definizione dei caratteri tipologici, distributivi e costruttivi degli elementi architettonici maggiormente rappresentativi dei territori di Puglia.
Quest’ultimo obiettivo è stato raggiunto in contemporaneità d’intenti con alcune attività accademiche e istituzionali presso cui la referente del progetto Arch. Stefania Cosi, è afferente e con il supporto formativo di alcuni liberi professionisti collegati ai referenti da rapporti di informale collaborazione. Questa sinergia e questo confronto ci hanno fornito un sostanziale spunto applicativo in questa fase del progetto.
Le attività svolte in questa fase d’indagine territoriale sono state determinanti allo scopo dello svolgimento della ricerca perché hanno messo chiaramente in luce aspetti e problematiche che legano indissolubilmente la natura del territorio al suo consapevole utilizzo.
Durante quest’analisi di vasto campo territoriale abbiamo registrato la ricchezza degli elementi ambientali ed architettonici caratterizzanti il nostro territorio, una struttura significante estremamente varia che ci ha necessariamente motivato ad una ricognizione dei luoghi e delle loro consuetudini più ampia rispetto a quella inizialmente prevista. Guidata dall’intuizione che tutti questi elementi potessero avere dei minimi comun denominatori utili all’estrapolazione del nostro metodo ed elaborazione del nostro progetto.
Come stabilito originariamente le aree maggiormente esplorate, potenziali ospiti della nostra sperimentazione progettuale, sono state l’area murgese a sud di Bari e l’area salentina.
In un processo d’interesse progressivamente inclusivo, i campi di studio dei caratteri ambientali ed architettonici di questi territori sono naturalmente aumentati e dall’iniziale presupposto di scegliere quattro siti-studio locali, due nel comparto provinciale barese e due in quello leccese, si è passati a considerare un campo d’indagine aperta, con il sopralluogo e la schedatura di oltre trenta siti-studio con l’intenzione di definire dei parametri di confronto tra i due territori provinciali.
Lo scopo decisivo si è determinato in questa fase nella progettazione di un prototipo di casa passiva prefabbricata che privilegiasse:
- un’economia vantaggiosa di produzione per cui i sistemi tecnologici progettati garantissero un soddisfacente grado di efficienza energetica sia in territorio barese che salentino;
- l’ideazione di una struttura semplice, quindi economicamente vantaggiosa, e temporanea (concetto di “caravan house”) e di un involucro architettonico contestualizzabile attraverso l’uso di un sistema di rivestimento strutturalmente ripetibile, ma formalmente flessibile e coerentemente adattabile all’intorno attraverso l’uso dei materiali e la gestione della luce.
I dati necessari alla definizione di un procedimento progettuale efficace in tal senso sono stati ricavati attraverso:
- un’accurata analisi degli aspetti naturali e bioclimatici dei luoghi in costa e inter-land;
- una vasta indagine sulle tipologie architettoniche rurali presenti nelle aree interessate con:
Ø determinazione dei caratteri tipologici, distribuitivi e costruttivi della tipologia:
- pagghiara
- trullo
- casa a corte
- masseria
Ø analisi dei materiali costruttivi più comuni e localmente reperibili
Ø analisi di funzionamento ed efficacia dei sistemi costruttivi ed ecologici tradizionali
Sui risultati di questa fase di ricerca si è manifestato l’interesse di una casa editrice pugliese, la Pensa Multimedia srl, con la quale l’associazione sta attualmente valutando possibilità e modalità di pubblicazione e collaborazione estendibile anche ad altri aspetti del nostro lavoro.
Fase 3. Progettazione del prototipo: “the olive tree” passive house (Attività previste da cronoprogramma: B2, B3)
Obiettivi raggiunti in Fase 3
· Definizione e verifica della metodologia progettuale ecosostenibile applicata
· Elaborazione del prototipo di casa passiva temporanea “pugliese”: “the olive tree passive house”.
In questa fase che ci ha visti impegnati come previsto per la seconda metà dei tempi di progetto, si è definito architettonicamente e tecnologicamente il prototipo di casa passiva temporanea “pugliese”, “the olive tree passive house”.
Secondo la seguente metodologia:
- definizione degli obiettivi e dell’economia realizzativa;
-revisione dei dati e delle conoscenze acquisite nelle prime due fasi in funzione delle necessità di processo ed estrapolazione e classificazione delle indicazioni più significative utili all’elaborazione;
- definizione del sistema tecnologico e sue componenti;
-definizione del sistema architettonico e sue componenti.
Si riporta nella relazione finale, la descrizione delle specifiche tecniche di progetto.
Fase 4. Pubblicizzazione dei risultati (Attività previste da cronoprogramma: C1)
Obiettivi raggiunti in Fase 4 (oltre quanto previsto)
- Presentazione del progetto per una possibile produzione
- Sensibilizzazione di amministrazioni ed enti al lavoro dell’associazione tramite le connessioni avvenute durante le varie fasi di ricerca del progetto con conseguente ampliamento delle attività dell’associazione previste da progetto.
Per la produzione del prototipo è stata avviata la definizione di una possibile collaborazione con l’azienda pugliese R.I. Costruzioni e prefabbricati_made in Italy, di Trepuzzi (LE).
Le attività di ricerca stesse svolte per lo sviluppo del progetto hanno naturalmente sponsorizzato e sensibilizzato l’operato dell’associazione presso amministrazioni comunali ed enti pubblici.
Dai contatti che si sono venuti a creare, è nata l’opportunità di allargare il campo d’azione di Ecoist, oltre quanto previsto in fase di presentazione del gruppo di lavoro.
Infatti negli ultimi mesi (luglio/novembre 2010) l’associazione ha avuto modo di sviluppare partnership rappresentative per la sensibilizzazione al vivere sostenibile, nel pieno rispetto del substrato ambientale e storico/sociale che ci ospita. L’associazione Ecoist risulta attualmente coinvolta nel possibile sviluppo di due eventi altamente catalizzatori proposti in area salentina:
- il progetto “Silent Light 2011” redatto su affidamento d’incarico deliberato non retribuito dall’Arch.S.Cosi, referente per l’associazione Ecoist, per la partecipazione al bando per la definizione del programma delle Attività Culturali della Regione Puglia per il triennio 2010/2012, ai sensi dell’art.14 della L.R.6/04, di cui alla DGR n. 1036 del 23/06/09, modificato per le annualità 2011 e 2012. (cfr. allegato 2);
- il progetto “Le vie d’Atlantide. Percorso d’arte subacquea in Salento” a cura dell’Arch.S.Cosi, referente per l’associazione Ecoist, depositato presso gli Uffici del Servizio politiche comunitarie e sviluppo locale, presso la Provincia di Lecce, su valutazione positiva del capo di gabinetto della provincia, Dott.L.Mazzei e responsabile di suddetto servizio Dott.C.Calamia con dichiarata disponibilità al sostegno e allo sviluppo della proposta (cfr. allegato 3).