La presente relazione si riferisce alle attività implementate nell’ambito del Progetto in oggetto nel periodo che va da ottobre 2009 a giugno 2010.
Il Progetto prevedeva l’attivazione di un laboratorio di arti circensi che vedesse coinvolti come partecipanti, oltre agli altri, un gruppo di adolescenti che si trovassero in condizioni di rischio di esclusione sociale (ospiti di Comunità per minori, in carico ai Servizi sociali eccetera).
La prima fase del Progetto è consistita nelle attività di pubblicizzazione del Laboratorio.
In seguito all’individuazione del luogo in cui si sarebbe svolto il Laboratorio è stata prodotta una lettera di presentazione per i Servizi target appartenenti ai territori circostanti il luogo individuato: Comunità che ospitano minori, Servizi sociali dei Comuni e delle Circoscrizioni e altri Servizi che si occupano di minori adolescenti.
Sono avvenuti diversi incontri con i responsabili dei Servizi, durante i quali è stata presentata l’idea progettuale e si sono condivisi gli obiettivi che ne erano alla base.
L’attività di pubblicizzazione è proseguita con la stampa e la diffusione, sui territori interessati, di locandine e volantini.
La diffusione è avvenuta per step che, di volta in volta, hanno ampliato il target dei possibili partecipanti. Infatti, il Progetto prevedeva la partecipazione al laboratorio di minori ospiti delle Comunità o in carico ai Servizi, ai quali è stata data la precedenza nella selezione dei corsisti.
Il numero di adesioni raggiunto nei primi step ha permesso di inserire nel Laboratorio anche altri ragazzi che non risultavano essere in carico ai Servizi ma che hanno manifestato il desiderio di partecipare. L’equipe del Progetto ha valutato positivamente i nuovi inserimenti che hanno permesso di evitare una nicchia di rischio, favorendo al contempo la massima integrazione delle diverse esperienze.
La prima fase è proseguita con la preparazione dello spazio in cui si sarebbe tenuto il Laboratorio.
Lo spazio, che si trova a Torre a mare, è messo a disposizione da un privato e necessitava di alcuni piccoli interventi che lo rendessero idoneo all’iniziativa. Durante la messa in opera, si è provveduto ad effettuare gli acquisti del materiale didattico per il Laboratorio.
Si è deciso quindi di effettuare tutte le trasferte con automezzi privati necessari sia per il trsporto di materiali che per la natura stessa delle trasferte (volantinaggio e incontri con comunità e servizi sociali) che richiedevano estrema mobilità.
La prima fase è terminata il 22/02/2010, giorno in cui si sono avviate le attività di Laboratorio.
Le persone che si sono iscritte al Laboratorio sono state 17.
Nonostante le naturali defezioni che si osservano in tutti i percorsi di formazione, 10 ragazzi hanno portato a termine l’impegno della presenze nei tre mesi di attività, mentre 8 di loro hanno partecipato allo spettacolo finale.
I Laboratori hanno visto impegnati i partecipanti sulle discipline della clownerie, della giocoleria, dell’acrobatica e dell’equilibrismo. Tali discipline si sono dimostrate molto utili per un approccio non solo tecnico, ma pedagogico e terapeutico nei riguardi degli adolescenti.
Oltre che misurarsi con i propri limiti e risorse, i ragazzi hanno potuto riconoscere l’esperienza proficua del lavoro di gruppo e il valore del riconoscimento dell’altro e delle proprie difficoltà.
Lo spirito di collaborazione creatosi è apparso evidente il giorno dello spettacolo finale che si è tenuto il 18/06/2010; in tale occasione, il gruppo ha deciso di esibirsi in piazza anziché esibirsi in uno spazio privato di fronte ad amici e parenti. Questa decisione è stata valutata molto positivamente da parte dell’equipe, in relazioni agli obiettivi che il Progetto si era posto.
Allo spettacolo ha assistito un alto numero di spettatori presenti nella Piazzetta antistante il porto a Torre a Mare.
La difficoltà incontrata è stata quella relativa alla ricerca dello spazio in cui effettuare i Laboratori. L’equipe del Progetto avrebbe preferito radicare l’esperienza in un territorio a più alta intensità di residenti, con caratteristiche identitarie più forti. Purtroppo, sia in alcuni Comuni che in alcune Circoscrizioni, la ricerca di uno spazio idoneo non ha sortito buon esito, a causa dell’assenza di tali spazi o del poco interesso dimostrato dalle persone che, a livello istituzionale gestiscono gli spazi pubblici.
La realizzazione del Progetto nel territorio di Torre a Mare, se, da un lato non ha impedito la partecipazione di ragazzi provenienti da altri quartieri o da altri Comuni, ha, di fatto visto la quasi totale assenza di partecipanti residenti in esso.
Ad un’assenza di identità su base territoriale, l’esperienza è comunque riuscita a costruire in identità di gruppo basata sull’interesse comune.