
Il nostro obiettivo era triplice. Scoprire e coltivare talenti fra i giovani universitari pugliesi (e non solo pugliesi), attraverso un lavoro di formazione e ricerca condivisa; creare un gruppo di ricercatori senior sui temi della frontiera e della identità; aggiornare periodicamente il sito internet della associazione con ricerche ed articoli legati a queste tematiche. Ci siamo riusciti, anche se la vera sfida, da adesso, sarà mettere a frutto i risultati raggiunti nel corso del 2010. Riassumiamo sinteticamente ciò che abbiamo fatto:
1) RESTYLING DEL SITO INTERNET E DELLA PIATTAFORMA CMS. Dapprincipio ci siamo concentrati sul nostro sito internet (www.noaweb.it), ottimizzando le prestazioni della piattaforma di CMS Wordpress grazie al contratto sottoscritto con la agenzia di comunicazione Estroweb. Questo lavoro è servito a: a) dare più rilievo alla sezione giornalistica del sito; b) aggiornare l’archivio dei contenuti; c) ripensare i TAG per ‘salire’ nella indicizzazione dei motori di ricerca; d) inserire gli Annunci di Google; e) aggiungere contenuti foto e video; f) sviluppare la piattaforma didattica “Moodle”. Oggi il sito di Questioni di Frontiera può contare su circa 500 visite giornaliere, che possiamo monitorare grazie a Google Analytics.
2) DEFINIZIONE DELLA LINEA EDITORIALE DEL SITO. Nel corso dell’anno abbiamo messo a punto la policy editoriale del sito, pubblicando una lunga serie di articoli sulla cultura e la politica italiana e internazionale. Abbiamo parlato, in particolare, di storia sociale, mondo islamico, archivi della memoria (intesi come recupero della tradizione popolare), dedicando ampio spazio alla presidenza Obama come all’esperienza del governatore Vendola in Puglia. Abbiamo pubblicato, inoltre, un report sull’ascesa e la crisi del conservatorismo in Occidente negli ultimi decenni (“La fine del movimento conservatore – 1975/2010”). Ci siamo avvalsi della professionalità di due giornalisti per curare e tenere aggiornata la sezione giornalistica del sito. Da sottolineare anche il lavoro di traduzione dalla stampa internazionale, in particolare quella anglosassone, da Newsweek, Foreign Policy, Salon, Slate, National Review e Commentary.
3) WEBEDITING. Nel corso dell’anno, abbiamo impegnato i due giornalisti che hanno collaborato con QF nel lavoro di editing degli articoli pubblicati sul sito e nella correzione e nell’editing dei testi forniti dagli studenti durante e dopo i seminari. Questa parte del lavoro è stata decisiva per aggiornare e migliorare i contenuti del sito Internet.
4) PROFILO FACEBOOK. Aprire il profilo di QF sul social network si è rivelato un ottimo modo per promuovere le nostre attività di formazione, oltre che ad incrementare i lettori del sito. Oggi il profilo Facebook di QF oltre 2.000 “amici” e continua a crescere.
5) PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE. Sempre grazie al contratto sottoscritto con la agenzia Estroweb, abbiamo prodotto e utilizzato locandine e cartoline per promuovere i nostri “Seminari sulla Frontiera e l’Identità”. A questa forma di promozione più tradizionale abbiamo aggiunto il Direct Email Marketing (un servizio svolto d’accordo con EUROCOMP srl), una promozione più ‘virale’ su Facebook e altri siti Internet, che ci ha permesso di trovare gli iscritti ai nostri corsi e seminari. Seminari a numero chiuso, ma rigorosamente gratuiti.
6) SCELTA DELLA SEDE DOVE SVOLGERE I SEMINARI. Per le lezioni, nel corso dell’anno, abbiamo utilizzato sia spazi pubblici che privati. Per la prima edizione dei “Seminari sulla frontiera e l’identità”, che si sono svolti a Bari, abbiamo sottoscritto un contratto di noleggio delle aule con EUROCOMP srl, società d’informatica che opera da anni e con autorevolezza nel mercato dell’alta formazione pugliese. In seguito, abbiamo deciso di puntare a stabilire dei rapporti di collaborazione con il mondo universitario, sia a Bari che a Roma. La seconda edizione dei Seminari sulla Frontiera e l’Identità si è svolta infatti presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma Tor Vergata, dove si è svolta anche una delle due edizioni del Seminario sul giornalismo on line. L’altro seminario sul giornalismo on line si è tenuto invece presso la Facoltà di Lingue dell’Università degli Studi di Bari. Avere a disposizione degli spazi nelle università è stato molto importante per dare autorevolezza ai nostri seminari oltre che poter usufruire di uno spazio “libero” dove ognuno poteva esprimere il proprio punto di vista sui temi in oggetto.
7) L’OFFERTA FORMATIVA DI QF. E’ stato questo il cuore della nostra attività. Il percorso didattico si è strutturato in due momenti: una prima parte teorica, dedicata ad analizzare i temi della frontiera e della identità (secondo le linee-guida della storia sociale, dell’indagine sul mondo islamico contemporaneo, di quella sugli ‘archivi della memoria’); la seconda parte, pratica, in cui abbiamo illustrato agli studenti i principi basilari del giornalismo web, addestrandoli all’uso delle piattaforme di CMS (Drupal, Wordpress, Moodle). L’idea del seminario nasce proprio dall’esigenza di liberare le potenzialità creative e i talenti degli studenti, spingendoli ad individuare ognuno un proprio progetto di ricerca, elaborato e discusso durante le lezioni con i docenti (in aula e a distanza, on line, tramite Messenger e Skype). Non si è trattato, dunque, di lezioni tradizionali, ma di un lavoro collettivo di ricerca svolto che alla fine ha prodotto, in primo luogo, articoli, report, micro-saggi, pubblicati sul sito della Associazione (abbiamo ancora dei testi che pubblicheremo nel corso del prossimo anno). I progetti vincitori dei seminari hanno vinto delle piccole borse di studio (finanziate dall’Associazione al di fuori del bando di Principi Attivi). I temi dei progetti vincitori: quello di Silvia Moresi sulla letteratura palestinese e quello di Paolo Pettinato sulla letteratura balcanica. All’incirca, nel corso dell’anno abbiamo messo insieme quattro classi per un totale di oltre 40 studenti. I due corsi sul giornalismo on line svolti nella seconda parte dell’anno, insieme alle lezioni on line (individuali), sono serviti ad ‘addestrare’ gli studenti migliori all’uso delle piattaforme CMS in modo da metterli in grado di pubblicare autonomamente contenuti sul sito della Associazione. Unico neo della nostra offerta formativa è stata la implementazione della piattaforma Moodle, un software di CMS che mima lo svolgimento delle lezioni in aula. La complessità di Moodle e la lentezza con cui gli studenti si sono approcciati a tale strumento, per adesso, ha reso inefficace questo strumento informatico, mentre invece, per lo svolgimento delle lezioni on line, si è rivelato molto utile Skype. Contiamo comunque di utilizzare ed implementare Moodle da settembre prossimo, magari dedicando alla formazione di una risorsa interna della associazione questa parte del lavoro.
8) EDUCATIONAL CONSULTING E SCOUTING EDITORIALE. Ci siamo chiesti ‘e dopo?’. Cosa succede a uno studente quando ha finito un corso al di fuori dei percorsi universitari? Come possiamo aiutarlo per favorire il suo ingresso nel mondo del lavoro? A questo rispondono i nostri servizi di educational consulting e scouting giornalistico-editoriale, gratuiti anch’essi, e che abbiamo già iniziato a offrire ai migliori tra gli studenti dei seminari. Il consulting si è svolto nella seconda parte dell’anno, analizzando e monitorando i diversi profili degli studenti selezionati, mettendoli alla prova con una serie di esercitazioni di tipo giornalistico, spingendoli a tradurre dall’inglese, lavorando insieme per meglio definire il progetto di ricerca che avevano presentato ai seminari. Il lavoro di scouting si è rivelato prezioso per alcuni studenti. Silvia Moresi, la vincitrice della edizione dei Seminari di Bari, ha ricevuto nel mese di giugno una proposta di pubblicazione per la sua ricerca dalla casa editrice campana La Città del Sole. Maria Teresa Lenoci sta lavorando ad una storia della politica interna del movimento neoconservatore negli Stati Uniti, per conto della Fondazione Magna Carta di Roma. Annalisa Marroni ha iniziato una collaborazione, regolarmente retribuita, con il nostro sito Internet, pubblicando una serie di articoli e traduzioni tesi a demistificare gli stereotipi, i cliché e le rappresentazioni storiche, mediatiche e sociali, con cui gli occidentali guardano al mondo islamico. Infine, il buon lavoro di traduzione svolto da Giorgia Avaltroni, che ha iniziato un rapporto di collaborazione con l’Associazione. Sono, questi, i risultati migliori che abbiamo raggiunto nel corso dell’anno, permettendo ad alcuni dei ragazzi di iniziare concretamente a lavorare con le parole, nel mondo del giornalismo, dell’editoria, della ricerca, in enti e fondazioni private. Ma abbiamo un obiettivo più ambizioso, che speriamo di raggiungere nel 2011. Mettere a punto una attività mirata di fund-rasing con enti pubblici e imprese private, ma anche singoli cittadini interessati a sostenere il nostro progetto, per finanziare le attività di ricerca e il lavoro editoriale degli studenti selezionati, di volta in volta, nei seminari. Vogliamo che il passaggio dall’università al mondo del lavoro sia meno traumatico di quanto accadeva e ancora accade nel nostro Paese. Essere quindi un tramite fra studio e lavoro, passione esperienza e professionalità.
9) NETWORKING, FARE RETE. La capacità di fare network è la grande scommessa della nostra associazione, ed un punto basilare nel compimento del nostro progetto didattico. Per questo, nel corso dell’anno, abbiamo stabilito partnership e rapporti di collaborazione con il mondo pubblico e privato, con l’obiettivo di ottenere spazi di libertà espressiva, e nello stesso tempo aumentare il nostro bacino di utenza e la nostra capacità di penetrazione nel variegato popolo degli studenti pugliesi e romani. In particolare, segnaliamo il proficuo rapporto di collaborazione stabilito con la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma Tor Vergata, come pure quelli stabiliti con la Facoltà di Lingue dell’Università di Bari e con la società barese EUROCOMP.
DEFINIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA. Alla fine del progetto, possiamo dire di aver messo insieme un combattivo e intraprendente gruppo di ricerca, composto dai nostri docenti senior e dagli studenti più meritevoli dei seminari. Oltre ai proponenti del progetto, Luigi Santoro e Monica Marzocca, che si sono occupati di ‘mettere su’ la squadra, organizzare e verificare i diversi passaggi del lavoro, elenchiamo i nomi dello staff di giornalisti e ricercatori che ormai formano la ‘crew’ di QF: Fabio Moliterni (ricercatore in letteratura all’università del Salento), Roberto Santoro (giornalista, editor, educational consulter), Anna Simone (ricercatrice di sociologia all’università Suor Orsola Benincasa), Gino Lorenzelli (giornalista), Lavinia Hanay Raja (docente e giornalista).