Il nostro progetto è cominciato con le trafile dal notaio e la ricerca, estremamente difficile, di un buon commercialista. Nel frattempo abbiamo cominciato ad effettuare numerose escursioni sul campo nei vari comuni del Gargano, al fine di raccogliere quante più specie differenti possibile. Dovevamo quindi visitare ambienti differenti, in quanto ogni entità ha il suo habitat di preferenza, che per alcuni taxa è esclusivo, mentre altre specie hanno un’ecologia più ampia.
La raccolta dei campioni e le escursioni nella natura ci ripagavano di tutti gli sforzi compiuti e ci ridavano nuove energie.
Al ritorno alla nostra sede, a San Giovanni Rotondo, era necessario mettere i campioni raccolti in una pressa, a seccare, con della carta assorbente, riportando tutti i dati raccolti sul campo relativi alle specie campionate, alla data, alla località e all’habitat di raccolta, alla quota e alle coordinate UTM. Tutte queste informazioni sono state successivamente utilizzate per compilare i cartellini d’erbario dei nostri campioni.
Mentre continuavamo le raccolte, in tutti i mesi dell’anno, abbiamo cominciato a determinare i campioni già raccolti, seccati e passati nel congelatore (per uccidere eventuali larve di insetti ed evitare quindi successivi attacchi), con l’ausilio di alcune delle principali flore. Per quanto riguarda la nomenclatura delle specie abbiamo fatto riferimento, salvo rare eccezioni, alla recente Checklist della flora vascolare italiana di Conti et al. (2005). Al termine dell’estate 2009 avevamo già cominciato a pensare alla successiva lavorazione dei campioni raccolti. Il dispendio di tempo per trovare i commercianti più adatti alle nostre esigenze è stato notevole. Molto spesso ci siamo rivolti ad aziende e negozi trovati a Roma, dove uno di noi due si recava di tanto in quanto per altre attività. A Roma, infatti, abbiamo avuto modo di scegliere tra un’ampia offerta, in modo da poter ottenere esattamente il materiale di cui avevamo bisogno per la realizzazione dell’erbario e potendo anche, in alcuni casi, avere un certo risparmio sulle spese previste per questi materiali, a parità di qualità. Alcuni materiali sono stati realizzati su misura, in quanto non in commercio. Per altri abbiamo comprato le materie prime e abbiamo provveduto personalmente alla realizzazione, come ad esempio per le cinghie necessarie per chiudere e conservare i pacchi d’erbario.
Nell’autunno 2009, con l’ausilio di due ragazzi di San Giovanni Rotondo, che hanno sottoscritto con la nostra associazione un contratto per prestazioni occasionali, abbiamo provveduto a trasformare i nostri campioni vegetali in campioni d’erbario, attaccandoli su fogli bianchi A3 (grammatura: 160 gr/mq) tramite incollaggio a caldo e realizzando i cartellini del nascente “Erbario dell’Ente Parco Nazionale del Gargano”.
Il termine dei lavori (inizio marzo 2010) è stato da noi vissuto con estrema soddisfazione. Vedere davanti a noi i pacchi contenenti i 1000 campioni che avevamo raccolto e lavorato nel corso di un anno è stato profondamente emozionante.
Il progetto si è concluso con la consegna del neonato "Erbario dell'Ente Parco Nazionale del Gargano" alla sede dell'Ente Parco a Monte S. Angelo.