Questioni di Frontiera
Frontiere, nazionalismi e identità in Europa (e nel mondo) dal XIX secolo, passando dall’ 11 settembre 2001 fino ad oggi. Seguiremo le tracce delle costruzione dell’identità nazionale: chi sono gli ingegneri dei nazionalismi, quali sono le strategie discorsive e gli apparati simbolici indispensabili per la definizione dei confini e delle frontiere, da Cuoco e il Risorgimento italiano ai Balcani, dal Romanticismo a Tolkien. Senza dimenticare i nodi e gli aspetti irrisolti dei processi identitari: l’uso pubblico del passato, l’oblio, la vendetta e la riconciliazione.
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In questa pagina troverete gli abstract dei progetti di ricerca delle edizioni 2010 dei Seminari che si sono svolti a Bari presso la sede di Eurocomp e all’Università “Tor Vergata” di Roma (Facoltà di Lettere). Di ogni progetto si presenta un breve sommario e cliccando sul titolo è possibile visualizzarne l’abstract. (www.noaweb.it)
Seminario su Frontiera e Identità / Bari 2010
Conflitti balcanici. Nazionalismo romantico o propaganda? di Clara Mitola
I conflitti jugoslavi degli anni Novanta, rimangono grandi esempi di brutalità, facilmente collocabili nel solco di certe teorie che rendono i Balcani sinonimo di arretratezza, violenza, intolleranza. Esistono studi dell’ultimo decennio che ritornano sulla questione nazionalistica ed etnica, le più delicate e scioccanti dei conflitti, spostando il perno degli eventi dalla sfera razziale a quella politica, alla costruzione e mantenimento del potere attraverso la propaganda, la manipolazione della realtà. La storia della cultura balcanica, la sovrastruttura slava, la convivenza secolare smentirebbero qualsiasi tipo di odio etnico alla base dei conflitti; la risposta della popolazione ai richiami nazionalisti e razziali, avvenuta solo durante le guerre, spiegherebbe come l’opinione pubblica sia stata condotta al panico e alla rabbia dalla manipolazione dei fatti e delle tradizioni, dall’innalzamento di barriere ideologiche, oltre le quali c’è solo il nemico.
Specie di frontiere di Lara Carbonara
Frontiera è una di quelle parole che siamo abituati ad utilizzare senza renderci conto che il significato è in continua evoluzione.
Le storie personali si frammentano e quando diventano locali ci rendiamo conto di come siano globali: ci parlano di moltitudini, di corpi multipli, di culture, di spazi. Ma quali identità? Quali territori? Quale lingua?… Una ‘condizione di confine’ dettata dallo spaesamento della velocità.
“Nel paesaggio migratore delle culture metropolitane contemporanee, deterritorializzate e decolonizzate, dove si risituano, recitano e si ripresentano segni comuni nei circuiti fra discorso, immagine e oblio, si compila la lotta continua per il senso e la storia” .
Seminari su Frontiera e Identità /Tor Vergata 2010
Il Terzo Brasile e la nascita di una nuova identità nazionale di Alfredo Spalla
Sindacalismo e rivoluzione. Le Olimpiadi del 2016 e i mondiali di calcio del 2014. Grandi risorse energetiche, come l’etanolo della canna da zucchero o il petrolio dell’oceano. Il boom di consumi e la leadership dei mercati e dell’alleanza del Sud America. Una nuova fase letteraria e molti stimati musicisti. Altro che Samba, Caipirinha e Bossa Nova, questo è il nuovo Brasile. Questa è la nuova identità che si sta formando. Una rivoluzione che nasce da una base popolare e non d’ élite. Un processo inedito, che muove da vari elementi sociali e prospetta un nuovo concetto d’identità nazionale. Una visione diversa del Brasile, fuori dagli stereotipi e dalle gabbie dei mass media.
Il cammino dei Diritti Umani di Michela Madonna
L’uomo e i suoi diritti:un tema che si suppone universale, ma che con le sue interpretazioni divide il mondo e la stessa umanità che di tali diritti è al tempo stesso fautrice e detentrice. La stessa connotazione giuridica dei diritti si divide in due Dichiarazioni separate, La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 sancita dall’ONU, e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo nell’Islam del 1990 proclamata dall’OCI. Una separazione netta che nasconde l’unica verità di un diritto naturale primario che trascende nazioni e popoli, etnie e religioni, una verità comune contenuta nelle lezioni di uomini e donne cristiani e islamici insigniti del nobel per la pace: Barack Obama, Martin Luther King, Nelson Mandela, Yasser Arafat, Alwar as Sadat, Shirin Ebadi.
Bangladesh in Rome: la comunità bengalese in VI municipio di Beatrice Fiaschi
Questa ricerca si propone di riflettere sull’esistenza e sulle modalità dell’integrazione della comunità Bangladesh a Roma partendo da diversi presupposti ineliminabili: background storico dei bengalesi, flussi migratori dal Bangladesh all’Italia, lingua, tradizioni, disagi incontrati a Roma. Verrà poi preso in considerazione il punto di vista della popolazione locale relativamente a come percepisce i bengalesi e che tipologia comunicativa si instaurata tra loro. Dall’osservazione partecipata e dall’inchiesta sul campo si intende arrivare alla costruzione di un’ipotesi circa la necessità integrativa dei bengalesi con la popolazione locale, anche attraverso l’analisi di un caso particolare ed emblematico: la relazione col servizio sanitario in VI Municipio.