Cari amici e care amiche
vi invitiamo alla presentazione del libro Flora Spontanea a Cisternino
alle ore 19.00 di sabato 24 Aprile 2010, presso Terranima Ristoro Pugliese
Via Putignani, 213 (70122) Bari.
Saranno presenti
Gioacchino dell'Aquila e Stefania Sicilia,
Vito Vincenzo Bianco del DSPV dell'Università degli Studi di Bari,
Paolo Belloni del Conservatorio Botanico della Valle d'itria.
Inoltre tante storie, ricette, colori, profumi e gusti insoliti legati a piante spontanee della tradizione gastronomica pugliese.
Vi aspettiamo
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Lo studio floristico nella Murgia Sud-Orientale a Cisternino ha coinvolto la Regione Puglia, l'Associazione Culturale Desigisteil Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali dell’Università degli Studi di Bari, il Conservatorio Botanico della Valle d’Itria “I giardini di Pomona”, il Comune di Cisternino, il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari, Teresa Zizzi, responsabile del Centro di Educazione Ambientale di Cisternino e Floriana Grassi, biologa e fotografa naturalista.
I risultati, raccolti nel testo Flora Spontanea a Cisternino – piante alimentari e officinali (Schena Editore, 2010) comprendono inoltre eccellenti contributi scientifici scritti da Vito Vincenzo Bianco dell’Università degli Studi di Bari, Paolo Belloni dell’Associazione Nazionale per la Valorizzazione della Biodiversità e Patrizia Semeraro e Leonardo Palmisano della Coop Archeologica S.a.e.t.t.a.
Gli autori, Gioacchino dell’Aquila e Stefania Sicilia, attenti all’etnobotanica e agli approcci antropologici, oltre ad accurate descrizioni del paesaggio e degli elementi che lo compongono illustrano gli aspetti vegetazionali e floristici del territorio di Cisternino. Il testo, infatti, contiene 40 schede dedicate a piante spontanee per le quali vengono indicate curiosità, storie, modi di impiego in cucina e nella medicina popolare, corredate da immagini curate dal fotografo Francesco Carparelli Bisogna inoltre, porre l’accento sulle recenti indagini riferite ai componenti attivi delle piante spontanee che mostrano effetti positivi sulla salute, tanto da far intravedere che molte di tali specie potranno costituire il cibo-medicina del futuro.
La ricerca riferita agli utilizzi delle piante spontanee di Cisternino contribuisce al recupero dell’etnobiodiversità, intesa come quel vasto patrimonio di saperi e tradizioni che i diversi gruppi etnici tramandano oralmente, composto dalle più diverse espressioni della lingua, del pensiero, della cultura, arricchito anche dalle ritualità conviviali, dalla tradizione gastronomica e dalla capacità di gestire le risorse in modo sano e silenzioso nel rispetto dell’equilibrio armonico in natura.
con l'augurio di massima diffusione dell'iniziativa
Gioacchino dell'Aquila
340 280 666 5