Kandisky: suoni e pittura
Wassily Kandinsky volle interpretare la Quinta sinfonia di Beethoven attraverso forme e linee. Beethoven come colonna sonora di Kandisky, la Quinta Sinfonia come cifra e metrica del ritmo del tratto di Kandisky: niente male come esempio di sinestesia.
Il termine sinestesia proviene dal greco sin = συν (attraverso) estesia = αισθησίσ (percezione) e sta ad indicare la contaminazione dei cinque sensi nella percezione dell’arte e del reale. In sostanza si riferisce a particolari situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma sovrapponibili ed interscambiabili.
Suscita sempre più interesse negli ultimi anni, grazie agli studi e alle ricerche portate avanti dalle neuroscienze che sottolineano l’importanza nella “brain plasticity” ( plasticità cerebrale), che ha rivoluzionato la concezione classica del funzionamento del cervello.
Esistono meccanismi nascosti che ancora non conosciamo, un mondo oscuro e affascinatemente ricco per la ricerca.
All’Università di Oxford, uno studio del ricercatore Julian Asher, pubblicato su “American Journal of Human Genetics”, ha indagato il campo della sinestesia uditivo-visiva.
La sinestesia viene intesa come un processo cerebrale con cui vengono associate due sensazioni diverse in stretta correlazione.
In particolare suoni e colori: nello 0,5 % - 1 % della popolazione è presente questa condizione neurologica che attiva sensi diversi in risposta allo stesso stimolo.
Anche Julian Asher appartiene a questa piccola percentale, che è il ricercatore di genetica che ha condotto lo studio.
Egli, infatti, quando ascolta una melodia visualizza colori. Al suono del violino associa bordeaux, a quello del violoncello il giallo, e così via per gli altri strumenti.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di trovare le cause che stanno alla base della sinestesia uditivo-visiva e individuare le regioni cromosomiche responsabili di questa condizione neurologica. Sono stati studiati 196 casi di persone appartenenti a 43 famiglie in cui erano presenti o sospetti casi di sinestesia.
Esaminando il Dna, si è appurato che i cromosomi responsabili della sinestesia sono identificabili nel 2, il 5, il 6 e il 12, gli stessi coinvolti in alcune patologie come l’autismo, l’epilessia, la dislessia, i processi di apprendimento cognitivo e quelli legati alla memoria.
Molti avevano già notato che la forma più comune di sinestesia è quella del grafema (lettera, numero)- colore.
Pare, infatti, che i rispettivi centri cerebrali siano molto vicini tra loro.
Tecniche di neuroimmagini (es. risonanza magnetica funzionale) hanno permesso di individuare il "centro del colore" (es. Zeki & Marini, 1998, Brain) ovvero l’epicentro neurale di percezione cromatica.
L'area dei grafemi è stata anch'essa individuata nel nell'emisfero sinistro vicino al "centro del colore" . L'area si attiva sia in seguito alla presentazione di lettere che alla presentazione di numeri.
L'ipotesi più plausibile è che ci sia una attivazione congiunta. La presentazione di un grafema, fa attivare l'area relativa che scatena, contemporaneamente, pure l'area del colore, persino senza la presenza di uno stimolo vero e proprio. Questo è forse dovuto ad un eccesso di connessioni tra le due aree, non presente in tutte le persone.
Le connessioni neurali che si hanno alla nascita sono un numero superiore di quello che si trovano in un cervello adulto. Quello che avviene nei primi mesi di vita è un processo definito puring (potatura, sfoltimento) delle connessioni cerebrali che si perdono col passare del tempo.
Forse le connessioni tra area del colore ed area dei grafemi, che normalmente subiscono un processo di puring, rimangono intatte nei casi di sinestesia. Probabilmente una mutazione genetica che fa fallire il processo di puring.
Si potranno elaborare delle teorie o delle regole che in seguito all'esperienza permetteranno di sviluppare connessioni particolari tra area dei grafemi e area del colore. Questo spiegherà perchè ad un grafema viene sempre associato un determinoto colore.