I primi risultati del progetto "Soluzioni innovative per la valorizzazione dei prodotti alimentari tipici Pugliesi”
Il primo prodotto agroalimentare Pugliese con l'impronta digitale è l'uva da tavola.
Sono stati sottoposti ad analisi NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) campioni delle varietà Italia, Red Globe, Sugraone provenienti dalle province di Bari e di Taranto.
Con i primi risultati ottenuti, presentati in anteprima al Bollenti Spiriti Camp, Innovative Solutions è in grado di certificare la varietà, la tecnica di produzione e l'origine dell'uva da tavola mediante l'impronta digitale. In particolare, con i modelli realizzati siamo in grado di:
1 - distinguere i profili metabolici delle uve in funzione della varietà;
2 - distinguere le uve in base al territorio di produzione;
3 - distinguere le uve in base alla tecnica agronomica utilizzata per la produzione;
4 - monitorare lo stato di maturazione dell'uva;
5 - controllare i metaboliti che generano il deperimento del frutto.
E' importante sottolineare alcuni aspetti di rilevante importanza economica.
La certificazione delle uve in base al territorio di produzione (punto 2) mette le basi per valorizzare le uve pugliesi in un contesto internazionale.
La certificazione delle uve in base alla tecnica agronomica utilizzata (punto 3) consente di valorizzare, ad esempio, le produzioni biologiche da quelle convenzionali.
Il controllo dei metaboliti responsabili del deperimento del frutto (punto 5) consentono alle aziende produttrici di fare le opportune scelte nell'ultima fase della produzione per ridurre o evitare i rischi di perdita del raccolto. Allo stesso tempo è possibile scegliere le tecniche più opportune per la conservazione post-raccolta del frutto.
I dati acquisiti non hanno ancora esaurito il loro potenziale. Infatti, stiamo mettendo a punto altri servizi da erogare alle imprese che operano nei settori della produzione e commercializzazione dell'uva da tavola.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di Chimica del Politecnico di Bari, con Bruker Biospin S.r.l. e con lo studio agronomico Agriproject S.r.l.
I risultati, infine, sono oggetto di pubblicazione scientifica su rivista internazionale e maggiori dettagli saranno resi noti dopo la pubblicazione ufficiale dell'articolo.
... ma non finisce qui! Abbiamo già avviato un progetto con il quale saranno definite le impronte digitali delle uve da vino e dei vini.