La cooperativa Sociale MeltingFood è stata costituita il 12 marzo del 2009.
Tutta la prima fase, che è stata anche la più complicata, è stata dedicata alla costituzione e agli adempimenti burocratici e amministrativi relativi alla cooperativa.
Per la messa in atto del nostro progetto, che prevede la realizzazione di eventi multietnici, legati alla fruizione di cibo e musica dei paesi del mondo, ci siamo impegnati per diverse settimane nella campagna pubblicitaria: ossia nella realizzazione e diffusione di brochure informative sull’attività della cooperativa e su ciò che essa ha intenzione di concretizzare nel futuro; sulla promozione della cooperativa tramite il sito da noi realizzato; sulla pubblicizzazione della nostra attività nei confronti di altre associazioni e utenti privati.
Abbiamo lavorato dunque all’organizzazione della festa di presentazione, realizzata il 10 ottobre 2009 presso la tenuta dei Padri Comboniani, a Cavallino: in quella sede abbiamo convocata una conferenza stampa, molto partecipata, alla quale erano presenti diversi media locali. Nel corso dell'evento, che ha visto la partecipazione alcune centinaia di persone, si sono esibiti gruppi musicali di varie etnie, accompagnati da performance di ballo. Le tantissime persone partecipanti hanno potuto degustare cibo di vari paesi, preparato sia dalle donne della cooperativa. che dell’associazione NaeMI – Forum di Donne Native e Migranti - , il partner principale di questo progetto. Una volta realizzato l'evento di lancio del nostro progetto, abbiamo affittato un piccolo locale per incontri e riunioni, ci siamo dedicati all’acquisto del materiale d’arredo e d’ufficio per renderlo accogliente e ospitale.
Attualmente sono in corso di organizzazione i corsi di cucina etnica e di balli tradizionali, compresi nell’ultima fase del nostro progetto.
La nostra proposta di organizzare eventi multiculturali, basati sulla degustazione di piatti etnici, sulla sperimentazione di sapori differenti, che facessero scoprire ai nostri concittadini le altre etnie che vivono nella nostra città, la loro cultura, la loro storia, le loro tradizioni, ha trovato una positiva accoglienza nella città; siamo stati, infatti, invitati a organizzare piccole cene o eventi, tutti caratterizzati dalla degustazione di piatti tipici, confermando così le potenzialità di lavoro che ha una cooperativa con queste caratteristiche. Abbiamo inoltre coinvolto altre donne migranti in questo lavoro, in maniera da offrire anche a loro una possibilità di far conoscere la loro cucina tradizionale e ampliare la varietà di gusti che la cooperativa può offrire.