PROGETTO PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “P.L.P.P. – PRO LEGEM PER PSICOLOGIAM” E VINCITORE DEL BANDO DI CONCORSO INDETTO DALLA REG. PUGLIA “PRINCIPI ATTIVI- GIOVANI IDEE PER UNA PUGLIA MIGLIORE”
“PREVIENI:FAI LA MOSSA GIUSTA!”
CORSO DI DIFESA PERSONALE TENUTO DAL MAESTRO GIUSEPPE VUOVOLO
IN COLLABORAZIONE CON LO SPORTELLO “SPAZIO DONNA”
DIRETTO DA DANIELA BRANDINI – PSICOLOGA-
E ALESSANDRA PIA QUITADAMO – CONSULENTE GIURIDICA.
DISPENSA N° 1.
TECNICHE DI BASE
(tecniche che devono funzionare con tutti e in qualsiasi luogo e stato psicofisico).
1. POLLICE NELL’OCCHIO : posizione di difesa (la vittima è di fronte all’aggressore, gambe leggermente divaricate, scendere sul bacino “a mo di seduta”, coprirsi il viso con i gomiti bassi) le mani a coppa con forza chiudono la testa sulle orecchie dell’aggressore (rottura del timpano), la mano sinistra scende sulla nuca avvolgendola e rotandola verso sinistra, con il pollice della mano destra si opera una pressione ripetuta (l’esercizio riesce operando anche solo un grammo di forza).
Ripetere l’esercizio nel lato inverso per almeno cinque volte.
2. PUGNI A CATENA : posizione di difesa (la vittima è di fronte all’aggressore, gambe leggermente divaricate, scendere sul bacino “a mo di seduta”, coprirsi il viso con i gomiti bassi) le distanze si accorciano, le dita si chiudono a pugno, il pollice è esterno, il polso non è mai teso ma piegato, anche perché il pugno va dato con le nocche. I pugni si danno stretti, non si allargano le braccia (altrimenti si abbandona la posizione di difesa) e sono dall’alto verso il basso, sul viso partendo dal naso. I colpi sono veloci e ripetuti, almeno cinque.
3. COLPO DI TESTA: posizione di difesa ( la vittima è di fronte all’aggressore…) le mani a coppa chiudono le orecchie dell’avversario, e con le stesse, in base all’altezza dell’aggressore, si abbassa la testa per colpire con la nostra fronte sul suo naso, o si alza per colpire con la nostra fronte sul suo pomo d’adamo. Segue, con i gomiti si cerca di colpire le tempia dell’aggressore cercando con l’altro braccio di tenere la posizione di difesa, colpi veloci e ripetuti, almeno cinque. Oppure ci si chiude nella posizione di difesa avvolgendosi la testa e si corre incontro all’aggressore cercando di metterlo a terra.
4. COLPO AL POMO D’ADAMO: posizione di difesa, col palmo della mano dal basso verso l’alto, si colpisce il naso partendo dalle narici, cinque colpi veloci e ripetuti, poi il pollice e l’indice si aprono, ed il resto delle dita rimangono chiuse a pugno, con le nocche delle dita si colpisce ripetutamente il pomo d’adamo.
5. MORSI: tecnica da integrare con le altre, nell’addentare è importante ricordarsi che il morso non è statico, la presa non va allentata, ma ruotata con la mascella cercando di strappare la presa.
6. COLPO DI GINOCCHIO: tecnica da integrare con le altre, è utile per aprirsi un varco quando è già in corso un corpo a corpo, fare presa al collo dell’avversario e caricare le ginocchia.
7. SCUDO: da utilizzare soprattutto quando vi sono più aggressori, uno di fronte all’altro, fare presa sul collo dell’avversario con entrambe le braccia, tirarsi vicino alla propria spalla e ruotare verso destra o sinistra, a seconda dove è posizionato l’altro avversario, e con forza dirigersi verso quest’ultimo.
8. COLPO DELLA “VECCHIETTA”: con la tibia si colpisce in modo circolare, interno o esterno, verso un punto immaginario situato verso metà altezza della coscia (per focalizzare: facciamo partire il mignolo dal ginocchio e apriamo la mano, dove arriverà il pollice sarà il punto in questione!).
9. CALCIO AI GENITALI: tirare il calcio con il collo del piede mantenendo la gamba tesa ed immaginando di dividere il corpo dell’avversario in due parti uguali.
CALCIO A STANTUFFO: caricare la gamba, colpire in modo diagonale le articolazioni dell’aggressore, esattamente verso il ginocchio e verso la fine del quadricipite o pube.