Il progetto Il Laboratorio dei Saperi nasce dalla consapevolezza che le differenze generazionali sono sempre più marcate, che la perdita di antichi saperi da una parte e l’avanzare delle nuove tecnologie dall’altra, tendono a porre distanze quasi incolmabili tra nonni e nipoti, tra passato e futuro. Se oggi le mani dell’uomo non sanno più solo zappare, ricamare o impastare, ma possono anche premere il pulsante rec o play, cliccare su un mouse o digitare numeri su una tastiera, è chiaro che vi è stato un mutamento radicale nelle abitudini sociali.
Come si può agire, dunque, per la salvaguardia dei saperi orali, delle tecniche performative e artigianali da una parte, e per l’alfabetizzazione elettronica dall’altra?
Cerimonie, riti, dialetti, tradizioni, saperi, non possono certo essere conservati per forza di legge attraverso divieti ed obblighi, così come è impensabile costringere un anziano all’acquisto di un pc o a sapere cosa significa, ad esempio, web e adsl, malgrado la migliore compagna dei nonni del XXI secolo, la televisione, utilizzi questi termini di continuo.
Poiché le tracce del passato, sottoforma di tradizioni orali, testimonianze architettoniche, saperi e abilità tecniche, sono quanto mai deperibili e l’acculturazione tecnologica degli anziani non è prevista dalla maggior parte delle realtà locali, l’Associazione Culturale Laboratorio di Idee propone un’idea originale che risponda a queste due esigenze in maniera ludica e creativa attraverso un laboratorio di incontro tra le generazioni e i loro peculiari saperi.