E’ inutile dire che siamo in ritardo: in effetti più che a metà siamo a ¾ del percorso, che è iniziato non tanto quel fatidico giorno di Marzo in cui abbiamo firmato l’Atto d’impegno con la Regione Puglia, né il giorno in cui abbiamo consegnato il formulario di candidatura a Principi Attivi; la strada che ci ha condotto a Porta del Sud parte da lontano, da una pazza idea che ha iniziato a fare capolino timidamente nelle nostre teste tanti anni fa, e che probabilmente senza l’input di Principi Attivi sarebbe rimasta chiusa nei nostri cassetti.
Tiriamo le somme, dunque. In questi 8 frenetici mesi ci siamo confrontati con innumerevoli problemi: prima di tutto il tempo, così, in generale; poi il tempo della burocrazia in particolare, quando pronti ed impazienti di partire eravamo frenetici ma frenati dall’attesa di una raccomandata. Per non dire, poi, di errori, imprecisioni e ritardi nostri e (soprattutto!) altrui che inevitabilmente hanno costellato il percorso, portandoci momenti di stanchezza e di sconforto, nei quali il nostro stato d’animo altalenava dal pessimista “non ce la faremo mai” al consolatorio “vabbè, almeno ci abbiamo provato”. Ma ci siamo confrontati soprattutto con attività nuove e stimolanti, che ci hanno fatto crescere dal punto di vista umano e da quello professionale, obbligandoci ad apprendere nuove competenze (ad esempio, confessiamo che ignoravamo cosa fosse una fideiussione e pur essendo abili navigatori in Internet non avevamo mai avuto un blog tutto nostro!) dandoci nuova consapevolezza delle potenzialità nostre e del nostro territorio.
Dopo una prima fase dedicata inevitabilmente agli adempimenti burocratici (elaborazione dello Statuto, costituzione e registrazione dell’ Associazione, stipula della fideiussione ed apertura del conto corrente bancario), ci siamo dedicati, nella seconda fase alla preparazione di tutto ciò che riguarda la promozione della nostra iniziativa: abbiamo scritto i testi e le traduzioni per la brochure e per il sito, commissionandone poi la realizzazione. Questa fase ha richiesto circa due mesi e tanta, tanta fatica, ma siamo veramente soddisfatti del risultato! Una volta pronte le brochure e il sito abbiamo iniziato a pubblicizzare il progetto in diversi modi: contattando gli enti locali ( Comune, Provincia, G.A.L.) che avrebbero potuto aiutarci nel farlo conoscere all’estero, magari ad associazioni di italiani emigrati; inviando una mail di presentazione a tutte le associazioni di Pugliesi nel mondo e spedendo le brochure a quelle interessate; creando un gruppo su Facebook; promuovendo un evento a Peterborough (UK) presso l’Italian Community Association, nostro partner, per la presentazione del progetto e per raccogliere eventuali iscrizioni ai nostri corsi; contattando personalmente tutti i nostri conoscenti emigrati di origini italiane con figli adolescenti che avrebbero potuto essere interessati ad una vacanza studio in Italia, magari nel paese d’origine dei propri nonni, di cui tanto hanno sentito parlare. Intanto abbiamo contattato le famiglie che secondo noi sarebbero state più idonee ad ospitare studenti, raccogliendo le adesioni, e selezionato i B&B per chi eventualmente avesse preferito questo tipo di sistemazione a quella in famiglia. Nella terza fase abbiamo selezionato i nostri collaboratori esterni, raccolto le iscrizioni ai corsi e, finalmente, realizzato il nostro primo corso di italiano per studenti stranieri! E così dal “non ce la faremo mai” e “vabbè, almeno ci abbiamo provato”, siamo passati senza dubbio al “ce la possiamo fare”!