“Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato, ma niente può essere cambiato finchè non viene affrontato”
(J. Baldwin)
Il Centro Antiviolenza “RiscoprirSi…” presenta i cataloghi progettuali per gli studenti, le famiglie e i docenti delle scuole presenti sul nostro territorio.
Obiettivo è svolgere una campagna di sensibilizzazione contro la violenza, principalmente quella rivolta a donne e bambini.
La azioni di sensibilizzazione sono rivolte a un pubblico specifico e mirato attraverso attività di informazione e soprattutto formazione indirizzata ai minori e agli adolescenti, che purtroppo spesso sono spettatori, autori o vittime di violenza, ma anche alle loro famiglie e alle scuole, che hanno un ruolo importantissimo per la loro educazione e la loro crescita, personale e professionale.
L’idea di partire con la sensibilizzazione degli studenti nasce dalla consapevolezza che “i giovani di oggi, sono gli uomini del domani” e che è appunto su di essi che bisogna INVESTIRE.
Pertanto i diversi progetti che proponiamo permetteranno di iniziare a discutere, problematizzare il fenomeno “violenza” a vari livelli, a capire come essi percepiscono tale fenomeno, oltre che intervenire in maniera mirata nelle situazioni che lo richiederanno.
Tutto questo permetterà a tutti gli attori presenti nelle scuole (studenti, famiglie, docenti, ecc.) di ricevere e promuovere un’educazione volta al “sapere, saper essere e saper fare”; oltre che iniziare a promuovere una cultura basata sulla non-violenza, sul dialogo e sul confronto.
Poiché riteniamo che in passato pochi o nulli sono stati i tentativi di problematizzare, discutere e/o intervenire sul fenomeno “violenza”, e che sopratutto per promuovere un vero cambiamento sia necessario agire in modo graduale, continuativo e sistematico, intendiamo partire nelle scuole con progetti-percorsi che siano poco invasivi, che abbiano lo scopo di promuovere l’educazione ai sentimenti, la gestione dei conflitti e l’accettazione e il rispetto delle differenze, germogli per lo sviluppo di atteggiamenti e modi di vivere non violenti nella società, per poi intervenire in modo specifico.
Sappiamo che per fare tutto questo sono necessarie enormi energie, ma vogliamo farlo, abbiamo deciso di farlo e continueremo a farlo fino a quando ne avremo la possibilità e fino a quando qualcuno continuerà a credere nella possibilità che “le cose possano cambiare!”.
Il Centro Antiviolenza “RiscoprirSi…” si costituisce come Associazione di Promozione Sociale il 19/02/09 ed inizia le attività il 15/06/09.
Esso nasce dall’incontro di diverse professionalità che intendono unire le proprie conoscenze e competenze per far fronte al sempre più crescente e dilagante fenomeno della violenza che riguarda soprattutto le donne e i minori.
Tale progetto è vincitore del bando “Principi Attivi: giovani idee per una Puglia migliore” pubblicato dalla Regione Puglia, Assessorato alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva, nell'ambito del Programma Regionale per le Politiche Giovanili “Bollenti Spiriti” e dell'accordo di Programma Quadro “Giovani idee per una Puglia migliore”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 85 del 29/05/2008, per l’ambito di intervento concernente l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva.
Il progetto è nato da un’attenta analisi del contesto sociale e del contesto istituzionale, pubblico e privato, che si occupa di analisi, prevenzione e realizzazione di interventi a livello sociale, sia micro che macro relativamente al fenomeno della violenza e dell’anti-violenza.
La violenza, sopratutto sulle donne e i minori, non è un’emergenza, ma è un problema sociale, e come tale va affrontato a diversi livelli.
La violenza contro le donne e le/i bambine/i, fenomeno che ha attualmente raggiunto nel mondo proporzioni quasi endemiche, si consuma soprattutto all’interno delle mura domestiche.
La violenza domestica (abusi e maltrattamenti, specialmente in ambito familiare), la violenza sessuale, o anche la violenza (in aumento in certi gruppi di immigrati che lontani dal tentare un’integrazione nel tessuto socioculturale italiano, tentano invece di replicare i modelli familiari e di clan caratteristici delle società di origine) per motivi cc.dd. “di onore” o per motivi culturali legati all’appartenenza ad un gruppo etnico, razziale o religioso (come è il caso delle mutilazioni genitali femminili), produce effetti fisici e psicologici gravi.
Il Centro si occupa di portare avanti le seguenti attività:
- gestione delle emergenze,
- ascolto telefonico 24 ore su 24 (0883/764901-380/3450670),
- attività di sportello (lunedì 09:00-13:00, martedì e giovedì 15:00-19:00),
- sostegno psicologico e counselling individuale e di gruppo,
- percorsi volti al potenziamento di autonomia e di autostima,
- creazione di progetti individualizzati,
- promozione della rete tra i diversi servizi del territorio,
- assistenza legale,
- formazione, sensibilizzazione e prevenzione,
- attività di ricerca sul complesso fenomeno della violenza.
Sono garantiti: ANIMATO, RISERVATEZZA e GRATUITÁ.
Le attività sono realizzate in collaborazione con:
- Regione Puglia,
- Comune di Andria (in particolare Assessorato alla Sicurezza e ai Rapporti con le forze dell’ordine, Assessorato alle Politiche Giovanili, Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Assessorato ai Servizi Sociali, Assessorato alle Pari Opportunità),
- Dipartimento di Scienze Statistiche della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Bari,
- Agenzia per l’Inclusione Sociale,
- ASL-BAT,
- AISSF – Associazione Italiana Scienze Sociali Forensi,
- Centro Antiviolenza “Giulia e Rossella”,
- Centro Risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale in zone ad alto rischio di criminalità.
E’ possibile sostenere l’Associazione mediante donazione e/o tesseramento (solo le donne) al costo di € 20,00 all’anno.
Le socie
e la Presidente
Dott.ssa Patrizia Lomuscio