Tecnologia, Innovazione, Piccole e Medie Imprese.
Il Progetto TECH-UP nasce dalla sfida di due giovani ingegneri salentini a contribuire allo sviluppo ed all'innovazione delle Piccole e Medie Imprese (PMI) attraverso la diffusione della conoscenza di nuove soluzioni tecnologiche. L'evoluzione di una qualsiasi tecnologia infatti, a fronte di aspettative elevatissime legate alle sue potenzialità, trova forti difficoltà nell'applicazione concreta in azienda: tali difficoltà, sia pur normali e fisiologiche, sono spesso imputabili alla incapacità di comprensione delle reali opportunità e dei benefici, ma anche dei limiti e delle criticità che la nuova tecnologia comporta. In particolare le PMI, per motivi strutturali, sono maggiormente esposte a resistere ai cambiamenti tecnologici accumulando ritardi in termini di competitività, spesso decisivi. L'obiettivo del progetto è quindi di strutturare una serie di iniziative in grado di ridurre le barriere al cambiamento ed all'innovazione attraverso la messa a fuoco degli impatti, di tipo economico ed organizzativo, dell'introduzione di una tecnologia in una realtà aziendale. L'approccio alla base del progetto è di tipo tecnico-culturale e non di tipo commerciale: non "vendita di un prodotto" ma "vendita di un'idea di sviluppo", incrementando l'"appeal" della tecnologia per le aziende.
La tecnologia RFid
Il Progetto TECH-UP punta su una tecnologia specifica: la tecnologia RFid. "RFid" è l'acronimo di Radio Frequency Identification, cioè identificazione a radiofrequenza, ed individua l'insieme di tecnologie che consentono il riconoscimento a distanza di oggetti, animali e persone sfruttando le onde radio. Equipaggiando gli oggetti con un etichetta elettronica (tag) è possibile infatti identificarli in modo univoco e dinamico attraverso un'antenna (reader) e rielaborare i dati ad essi associati attraverso un computer. La scelta di puntare sulla tecnologia RFid deriva dalle enormi potenzialità che la stessa offre nel rendere efficienti molti processi tradizionali in diversi settori produttivi dalla logistica alla sanità, dalla manutenzione alle filiere agroalimentari: "Nel corso dei prossimi venti anni l'identificazione a onde radio andrà incontro a uno sviluppo sempre più capillare grazie alle sue potenzialità d'intervento in tutti i principali ambiti di utilità collettiva, dalla sicurezza alla salute", così afferma uno studio della OFCOM Britannica, autorità indipendente nell'ambito della comunicazione. Oltre ad ottimizzare processi e servizi esistenti, tale tecnologia offre la possibilità di definirne dei nuovi, legati per esempio alla localizzazione a distanza di oggetti o alla progettazione di "oggetti intelligenti". Inoltre il costo di questa tecnologia, già competitivo, andrà negli anni a diminuire: ciò determinerà in un futuro prossimo la possibilità di estendere il numero e la varietà di applicazioni.
Il Protocollo Integrato
L'introduzione di un'applicazione RFid in un contesto produttivo può risultare complessa in quanto può coinvolgere o sconvolgere diversi elementi di un organizzazione, sia interni (strumentazione, personale, ecc.) che esterni (fornitori, clienti): ciò richiede un'analisi preliminare ed approfondita che punti da una parte a "gestire il cambiamento" e dall'altra a definirne le implicazioni economiche, che possono andare al di là del semplice costo dei componenti. Il risultato atteso del progetto pertanto è lo sviluppo di un Protocollo Integrato, ovvero uno strumento che consenta di effettuare una valutazione oggettiva ed efficace della realizzabilità tecnologica e del valore economico delle applicazioni basate su tecnologie RFID all'interno di un'organizzazione. Il Protocollo Integrato sarà quindi un contenitore di metodologie di analisi al fine di poter effettuare degli studi di fattibilità e favorire il trasferimento tecnologico della tecnologia RFid in azienda.
RFidEE
I casi studio, le applicazioni pilota e le applicazioni reali legate alla tecnologia RFid sono in continua espansione, oltre che in numero anche dal punto di vista dell'ampiezza dei settori interessati e della varietà di soluzioni ricercate. Il Progetto TECH-UP mira a proporre alcune "RFidEE" ovvero ipotesi di applicazioni RFid con specifico riferimento a settori produttivi locali tra i quali zootecnia, turismo, filiera agroalimentare, florovivaismo. Una sezione specifica del portale web sarà destinata alla proposta delle nostre idee di sviluppo.
Partner del Progetto TECH-UP è il Dipartimento di Ingegneria per l'Innovazione dell'Università del Salento.
Per qualsiasi informazione, richiesta di approfondimenti e contatti: http://www.tech-up.it/ ed Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .