Associazione "CASCO"
Il carrubo è una pianta della vegetazione spontanea della macchia mediterranea, molto diffusa in buona parte delle regioni meridionali.
Nel Salento, zona in cui verrà svolto il progetto, il frutto è ormai abbandonato dagli inizi del secondo dopoguerra, quando cioè le condizioni economiche hanno iniziato a migliorare.
Alimento semplice, quindi, ma importante dal punto di vista nutrizionale e molto utilizzato, ancora oggi, ad esempio in Sicilia.
La pianta è bellissima, dalla folta chioma che può arrivare a diametri di 8 - 10 metri e altezze di 10 - 12 metri; negli ultimi anni si sta cercando di impiantare nel nostro territorio specie sterili a scopo ornamentale.
Il progetto sarà curato dai dottori in biologia, abilitati alla professione del biologo e già liberi professionisti in campo di consulenza agroalimentare e ambientale:
- Casciaro Marino mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Scozzi Gianluca
A FINE PERCORSO POSSIAMO DIRE CHE . . .
Il progetto è stato diviso in più fasi:
- ricerca bibliografica e storica della carruba sul territorio, con interviste ai cittadini di Melissano, Taurisano, Ugento, Taviano, Racale
- censimento delle piante presenti sul territorio comunale e paesi limitrofi, come al punto precedente, con elaborazione dei risultati
- identificazione ed enumerazione delle varietà presenti
- studio dei possibili impieghi della carruba, con indagini di mercato
- riscoperta e valorizzazione di antiche ricette che vedevano l’utilizzo della carruba nell’alimentazione, mediante ricerca e consultazione di vecchi testi, e inchiesta sul territorio
- studio di un possibile impiego della carruba in nuovi prodotti alimentari, in base alle richieste e esigenze della comunità attuale, cercando di collegare questo frutto abbandonato alle tradizioni salentine
- sperimentazione di nuovi prodotti a base di carruba: biscotti per il latte, biscotti miele e carruba, biscotti mandorla e carruba, liquore di carruba; la farina di carruba è stata posta in quantità decisamente inferiore alla farina di grano, per cui è stato possibile ottenere ottimi risultati senza scostarsi di molto dai prezzi di altri prodotti simili, ma senza carruba.
- analisi batterriologiche, chimiche e nutrizionali dei prodotti finiti
- pubblicità sui risultati ottenuti, con manifesti informativi per la cittadinanza e il turista, brochure esplicative del lavoro effettuato, convegno finale con presentazione e degustazione dei prodotti ottenuti e dimostrazioni presso scuole e piazze
Per quanto riguarda la prosecuzione del progetto, stiamo in fase di valutazione di varie possibilità, per cercare di fare la cosa più giusta.
Tra le proposte:
1- affidare la realizzazione dei prodotti a laboratori selezionati, e l’Associazione curerebbe la promozione sul territorio, l’organizzazione di eventi, la partecipazione a eventi;
2- Aprire un laboratorio;
3 – diventare distributore di zona di materie prime (farina di carruba, addensante, farina di semi, frutto).
La seconda e la terza possibilità porterebbe la trasformazione dell’attuale associazione in una società.