Stampa 3D, idee, creatività, scambio di saperi, sperimentazione e formazione: sono questi alcuni dei concetti utili a riassumere MakIN’Lab, il progetto avviato da SEI presso il Laboratorio Urbano Lab Creation di Mesagne (BR), finanziato dall’iniziativa “Mettici le Mani”. Sin dalla fase della sua ideazione il progetto ha rappresentato per la nostra associazione un’importante occasione per entrare in contatto con nuove realtà, crescere e contribuire alla costruzione di nuove opportunità. Un’occasione per “mettere le mani” su qualcosa di nuovo e inesplorato ed essere generativi. Come ogni progetto che si rispetti, anche MakIN’Lab ha avuto problemi e difficoltà ma anche tanti risultati e soddisfazioni!
La stampa 3D è stata protagonista del progetto, in quanto tecnologia flessibile, dinamica e innovativa, attorno alla quale costruire processi partecipativi e collaborativi, portatori di crescita economica, culturale e sociale. Altrettanto importante è stato il ruolo dei giovani Makers che hanno preso parte alle attività, le cui idee sono state oggetto di continue sperimentazioni. Non siamo esperti di stampa 3D, e non volevamo diventarlo, quello che volevamo in fase di progettazione e che abbiamo voluto in fase di realizzazione delle attività, è stato creare le condizioni migliori perché la creatività inespressa presente sul territorio, trovasse nella stampa 3D un mezzo di libera e accessibile espressione. Abbiamo voluto creare le condizioni ottimali perché il confronto e la condivisione dei saperi si affiancassero sempre a un percorso di formazione e sperimentazione. #sepuoipensarlopuoifarlo, è stato questo il nostro motto sin dall’inizio, e quello che volevamo è stato accorciare il passo tra il pensare e il fare, grazie alla libera espressione della creatività, declinata in tutte le sue accezioni.
Una volta ricevuto il finanziamento abbiamo dato immediatamente avvio alle attività all’interno del Lab Creation, il Laboratorio Urbano che ci ha ospitato. Abbiamo stilato il calendario definitivo delle attività in accordo con l’ente gestore e parallelamente ci siamo messi a lavoro per “reclutare”, attraverso la pubblicazione di un bando di idee, gli aspiranti artigiani digitali che avrebbero animato MakIN’Lab. Il Bando, pubblicato a marzo e con scadenza ad aprile, mirava a premiare idee originali, innovative e sostenibili. Le proposte potevano essere presentate da singoli o da gruppi informali. Abbiamo selezionato 5 idee, 2 presentate da singoli e 3 da gruppi, a quel punto eravamo pronti per dare il via alle attività.
Ma come si è strutturato il progetto?
MakIN’Lab si è articolato in due macrofasi:
- una prima fase di formazione;
- una seconda fase di sperimentazione.
Prima di entrare nel vivo della formazione, abbiamo organizzato un evento aperto al pubblico per la presentazione del progetto alla comunità attraverso le testimonianze di buone pratiche presenti in Italia, che hanno fatto della stampa 3D uno strumento di innovazione e sviluppo. Abbiamo organizzato quest’evento con l’intento di far conoscere il progetto all’intera comunità, far comprendere l’enorme potenziale della tecnologia della stampa 3D e allo stesso tempo ispirare i giovani makers che avevamo selezionato. Le attività di formazione si sono svolte nel corso dei primi sei mesi e sono state funzionali all’acquisizione delle competenze e conoscenze di base necessarie alla realizzazione delle idee dei makers, ma anche ad una loro potenziale commercializzazione. Dare vita alle idee e permettergli di camminare sulle loro gambe: ecco cosa abbiamo voluto sin dall’inizio. Per questo, oltre a prevedere un modulo di formazione di stampa e grafica 3D, abbiamo incluso due moduli formativi aggiuntivi: un primo in marketing e comunicazione e un secondo in pianificazione economico-finanziaria. Le giornate di formazione si sono tenute due volte a settimana. Ogni attività formativa è stata impostata in maniera laboratoriale: le lezioni non sono mai state esclusivamente frontali, ma hanno sempre affiancato una parte di sperimentazione, che consentisse ai ragazzi di esercitarsi direttamente sulla materia oggetto di formazione. Oltre all’esercitazioni di disegno e grafica 3D al computer, i makers partecipanti hanno avuto modo di cimentarsi nell’elaborazione di un piano di comunicazione e marketing, e di un business plan. A giugno è finalmente arrivata la stampante e abbiamo potuto affiancare alle attività di formazione anche quelle di stampa, entrando nel vivo della fase di incubazione del progetto.
A cavallo tra la prima e la seconda fase di MakIN’Lab sono avvenuti dei cambiamenti e le idee da sperimentare sono diventate 3:
Nel corso delle attività di stampa i makers hanno avuto modo di lavorare a stretto contatto nella progettazione e nella stampa, confrontandosi costantemente e supportandosi reciprocamente. Le attività di stampa sono risultate estremamente stimolanti per i makers che hanno modificato alcuni aspetti della loro idea originaria. Allo stesso tempo non sono mancate le difficoltà, per questo abbiamo reputato utile coinvolgere Vito Quarta di FabLab Brindisi, che ha riportato la sua testimonianza in qualità di esperto del settore. In questo modo, i makers hanno potuto sperimentarsi e allo stesso tempo fare tesoro di consigli utili alla realizzazione della loro idea. Le attività di stampa sono proseguite sino ad ottenere un prototipo semi-definitivo per ogni idea. A fine attività di stampa i makers ci hanno consegnato il prototipo della loro idea, corredato di piano di marketing e business plan. In questa fase ci siamo dedicati alla valutazione complessiva di ogni idea, per comprendere quali eventuali cambiamenti poter apportare, come facilitare la commercializzazione e il contatto con gli stakeholders di riferimento. La valutazione delle idee è stata funzionale all’assegnazione di 3 mini finanziamenti che ogni makers potrà reinvestire nella maniera che reputa più utile per la propria idea. Abbiamo valutato le idee dei makers tenendo conto della loro sostenibilità e fattibilità, oltre che del loro impatto sociale. Con l’assegnazione dei premi le attività di MakIN’Lab si sono concluse: i makers stanno continuando a lavorare alla loro idea pensando agli aspetti eventualmente perfezionabili e alle modalità per entrare in contatto con gli stakeholders di riferimento.
Noi di SEI continuiamo ad affiancarli e a supportarli, perché crediamo fermamente che #sepuoipensarlopoifarlo!...e MakIN’Lab ce ne ha dato conferma!