Res.Ort è una scuola di cucina “rurale”, che valorizza orti, biodiversità, stagionalità, storie dei contadini e luoghi dove poter degustare e condividere le esperienze. Luogo di formazione e di crescita, dove la pratica è “valore aggiunto” che trasmette al meglio l’identità del Parco, immaginato come una grande cucina fatta di dispense in cui crescono e si conservano le materie prime (le piante spontanee e gli orti), di piccole fucine dove un fuoco arde per cuocere e contaminare, infine di spazi accoglienti dove degustare e incontrare.
Le diverse fasi del progetto sono state le seguenti:
Fase I. La Dispensa. La mappa delle materie prime della scuola di cucina.
Lavoro di ricerca e mappatura, per immaginare i Paduli come un grande “orto”; per la georeferenziazione spaziale e temporale delle piante spontanee edùli negli incolti, dei luoghi, specie, stagionalità e usi; degli orti intorno ai borghi, individuando diversità, rarità, eccezionalità e il loro custode; dei frutti minori o rari, spontanei e coltivati; delle erbe, delle spezie ed erbe da pascolo.
Questa fase si è svolta col supporto tecnico degli chef coinvolti e dei cuochi custodi interpellati.
Fase II. Il fuoco e fase III: Gli spazi accoglienti. La scuola di cucina e i luoghi della degustazione.
Questa fase ha valorizzato sia i luoghi della scuola di Res.Ort, da noi considerati “risorti” e trasformati in fucina per la cottura, sia i posti accoglienti, per la degustazione e convivialità. Si è proceduto alla mappatura e georeferenziazione spaziale e temporale dei luoghi adatti a questo scopo.
La scuola di cucina ha favorito l’incontro tra gli chef professionisti e i cuochi-custodi, abitanti dei borghi dei Paduli.
La scuola ha avuto 4 lezioni (19 giugno Uliveto pubblico San Cassiano, 17 settembre chiesa San Solomo Botrugno, 30 ottobre ex mercato coperto Surano, 12-13 novembre Masseria Le Stanzie – MuBo Museo del Bosco – Vigneto Don Mosè Supersano), con 3 ricette per lezione. Le lezioni hanno seguito il calendario dei riti religiosi come pretesto per raccontare la stagionalità.
I maestri in cucina designati sono stati Tommaso Manni (Istituto Alberghiero di Nardò), Massimo Vaglio (I Corsari, Villaggio Resta di Nardò ), lo staff di Masseria Le Stanzie – Cooperativa giovanile Terra e Vita (Supersano), Gino De Salvo (La rua dei Travaj, Patù), Pietro Zito (Antichi Sapori, Andria), Michele Fanciullo (personal chef, Londra) e Maurizio Raselli (personal chef, Lecce).
Durante gli appuntamenti, gli chef, aiutati dai partecipanti, hanno dialogato con i “cuochi custodi” per creare un inedito ricettario del Parco.
Fase IV Promozione e comunicazione del processo e del prodotto
La comunicazione ha diffuso al pubblico il progetto, in integrazione alla comunicazione dei servizi e dei prodotti già proposti da “Abitare i Paduli”, con particolare riferimento all’olio Terre dei Paduli, sempre presente sulle tavole dei laboratori.
La strategia ha previsto l’ideazione grafica di appositi santini, ai quali corrispondono le ricette protagoniste del workshop. Tutti gli appuntamenti sono stati anticipati da mini spot diffusi su youtube e sui social network, con le colonne sonore rappresentate dalle sinfonie più significative della tradizione bandistica e dei festeggiamenti religiosi dei comuni salentini.
La comunicazione è stata rivolta alla cura degli allestimenti dei workshop, con mostre fotografiche per documentare le preparazioni avvenute con cuochi-custodi nei giorni precedenti gli eventi.
Per coinvolgere il pubblico, oltre ai workshop, gli eventi sono stati seguiti da degustazioni pubbliche con intrattenimento musicale e, nel caso della data di Supersano, da una visita guidata nel Mu.Bo Museo del Bosco e vigneto Don Mosè.
Durante l’appuntamento di Surano, la collaborazione con l’azienda De Cagna ha permesso l’allestimento di una scenografia ispirata alle tradizionali luminarie artistiche tipiche delle feste patronali.
Il materiale prodotto è stato pubblicato sulla specifica sezione web www.parcopaduli.it/resort