Spazio Utopico Concreto, non è solo il nome di un progetto, ma una vera e propria corrente di pensiero; partendo dal concetto Langeriano di "Utopia Possibile", i giovani dell'associazione Alter-AZIONE, si sono da subito messi in gioco per ri-pensare uno spazio del centro culturale Manifatture Knos, ormai caduto in disuso, ossia l'area bar-ristoro. All'apparenza sterile e priva di senso, la scelta dell'area in cui "metterci le mani" non è causale: consapevoli delle dinamiche di commercio e consumo imperanti in questo periodo, si è deciso di partire dal gesto quotidiano del semplice consumo di una tazzina di caffè, per porre una domanda fondamentale: da dove viene ciò che sto consumando?
Lungo è stato il tragitto che ha portato i giovani associati alla piena realizzazione del progetto, partendo da un punto cruciale: dopo varie attività di ice-breaking e team building portate avanti dal presidente e vicepresidente, è seguita la formazione e il potenziamento etico/culturale; 24 ore di seminari con i docenti Carlo Mileti (esperto in educazione allo sviluppo) e Florence Torres (responsabile area marketing) della coop.soc. Commercio Equo e Solidale "Made in Dignity" di Lecce, circa: nascita ed evoluzione del concetto di Fair Trade; teoria della contrapposizione nord/sud del mondo; consumo critico e lotta alle transnazionali; scelta consapevole dei prodotti ed approccio al cliente. A questo ciclo di seminari, è seguito un breve ma intenso periodo di discussione sul se e come inserire prodotti a marchio "Fair Trade" e da circuiti bio/km0 certificati, valutando l'eventuale impatto economico ed ambientale, per garantire uno spazio dinamico, un presidio di consumo consapevole che funga al tempo stesso da base di imprenditoria giovanile.
Per tale motivo si è deciso di dare vita ad un esperimento dal nome tanto singolare quanto esplicativo, il "NO LOGO BAR", la creatura materiale del gruppo, il primo tassello del progetto "Spazio Utopico Concreto" inteso come crocevia di eventi ed esperienze che possa garantire non solo uno sviluppo interno ma anche, e soprattutto, una comunicazione esterna. La prima prova di forza del NO LOGO è stato lo straordinario evento, ospitato dalle Manifatture Knos: il "79° Trans Europe Halles- Space of Indecision", meeting di 120 centri culturali d'Europa, e non, nel quale si è andati a sostenere lavori di vera e propria ristrutturazione e autocostruzione delle zone interne ed esterne con il collettivo di bioarchitetti baresi "LAN-Metriquali". Sostenere tre giorni di pieno ritmo è stata sfida ardua, facilitata però dai molteplici corsi di formazione in bartending e gestione di uno spazio ristoro, effettuati dalla tutor Monica Martucci, che ha seguito Alter-AZIONE fino ad un altro evento di grande importanza territoriale: il capodannone Knos "NON E' BERLINO". Partendo dalla collaborazione con Contronatura Festival, Fuck Normality e Sudestudio, si è dato vita ad un evento straordinario studiato nei minimi dettagli: cocktails a tema, giochi di luce e installazioni futuristiche, animazioni artistiche e ospiti internazionali, hanno fatto da cornice ad un 31 Dicembre fuori dal comune, in uno spazio fuori dal comune, messo a servizio per il "divertimento comune".
Ecco che vien fuori l'altro aspetto fondamentale del progetto: la collaborazione dell'associazione con le realtà del luogo. Prescindendo dagli accordi partenariali, l'associazione ha deciso di collaborare con molte realtà dell'attivismo e del volontariato Leccese, una fra tutte "LeA-Liberamente e Apertamente", messa in pratica nella realizzazione dei Rainbow Friday, giornate di controinformazione sulla cultura lgbqt.
Nota singolare, inoltre, è stata la collaborazione con realtà non prettamente inerenti al mondo dell'ecosostenibilità e del consumo critico, come attestano gli svariati seminari con l'associazione informale "INTERMORE-Rete dei Movimenti Consapevoli", con la quale si sono svolti tre seminari di grande rilievo, ospitando docenti accademici ed attivisti internazionali del calibro di Gilbert Achcar, Domenico Quirico, e a breve Egidia Beretta (madre di Vittorio Arrigoni). Dopo svariate iniziative con studenti, associazioni, onlus e gruppi informali, particolare attenzione è stata posta ai rapporti con le comunarde agricole del territorio, in particolare con Urupia, esperienza di autogestione agricola famosa in tutta Europa, e con l'associazione informale Resistorante, con la quale si è andati a realizzare conserve a Km0 presentate poi durante il mercatino settimanale del Gruppo di Acquisto Solidale di Lecce.
Si va a chiudere dunque un'esperienza cominciata ormai due anni fa, e che oggi si propone di continuare nei propri ideali e nei propri spazi, con tantissime attività in agenda, affiancando eticità a commercio, mettendo in pratica la voglia di fare tipicamente giovanile e contestualizzandola all'interno delle Manifatture Knos, uno dei laboratori urbani più attivi della Regione.