Ma soprattutto vogliamo confermare l'ipotesi secondo cui Gravina sarebbe stata circondata fino al ‘600 da mura megalitiche e da un fossato. Conferma di questo si trova nelle carte dell'epoca, infatti oggi del muro è visibile un solo torrione e del fossato la cavità naturale della Gravina. Dove sono finiti gli altri torrioni? e il resto delle mura? e del fossato? Muovendosi nelle vie di Gravina sotterranea una variabilità di livelli si sviluppa lungo il percorso e questo potrebbe essere la prova tangibile di come nel corso dei secoli la città si sia sviluppata, sotterrando il fossato e le mura. L'obiettivo è dimostrare l'ipotesi con prove concrete, ritrovare le basi delle mura e dei torrioni, rendere il percorso accessibile a tutti, tutelare e valorizzare tale patrimonio di modo che non sia di pochi, ma dell'intera cittadinanza e che sia l'inizio di una serie di processi di recupero della città storica.
Fatta questa operazione, il fine ultimo, è portare alla conoscenza della cittadinanza, in primis, il patrimonio nascosto sopra cui camminiamo, di modo che non sia di pochi cittadini coraggiosi, ma sia dell'intera cittadinanza, di modo da creare una "coscienza" cittadina verso le risorse di cui la nostra città gode, ma che lascia nell'oblio e nell'abbandono.
La "conoscenza" dovrebbe far crescere la volontà di attuare una serie di meccanismi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico-naturale gravinese e quindi dovrebbe indurre al recupero della città storica, della sua identità e del rapporto con il sottosuolo, a cui si devono le attuali e stratificate conformazioni.
Molti sono gli aspetti artistici, naturalistici, geomorfologici e storici che caratterizzano e distinguono Gravina dagli altri paesi della murgia pugliese; tali elementi sono ancora nascosti, abbandonati a se stessi, sconosciuti dagli stessi cittadini e se vogliano puntualizzare, denigrati e maltrattati...
Tra queste risorse gli ipogei (hypógheios), antiche costruzioni sotterranee, che a Gravina si esplicano nei luoghi delle cantine, cisterne, foggiane, neviere, sepolcri, chiese rupestri,torrioni e nel cunicolo dell'antico fossato, strutture scavate nella roccia e nel tufo con tecniche primordiali che si sviluppano su diversi livelli; un mondo segreto sotto le nostre case e sotto le nostre strade, dove è scritta la nostra storia, un mondo che quasi nessuno conosce eppure molti ne parlano, ne sono attratti e ne hanno anche paura; impressionanti immagini di calco negativo della città che hanno contribuito a edificare pilastri , navate, scaloni, ripiani, tutto in prospettiva rovesciata e che la città ha dimenticato completamente.
Questo territorio resta ancora di nessuno perché tale, ma anche e soprattutto perché di esso ne ignoriamo l'esistenza, ma in realtà è un tesoro che appartiene a tutti.
Basta aprire un tombino, scalare un pozzo, strisciare nel fango: il mondo del buio non è poi tanto lontano dal nostro vivere quotidiano; è un regno labirintico, che dorme sotto un cielo di roccia.
Sin da ora, ringraziamo le diverse associazioni che hanno patrocinato il nostro progetto, quali:associazione "Gravina Sotterranea"; fondazione "Ettore Pomarici Santomasi"; diocesi di Gravina, Altamura, Aquaviva; Archeclub di Gravina in Puglia; Cooperativa "Archeologia e cultura"; Associazione di volontariato Guardie ambientali e lo stesso comune di Gravina in Puglia, che, in quanto soggetto dello stesso progetto, inizia a rendersi disponibile per la realizzazione dello stesso,sperando che tale studio possa portare frutti concreti, che non si fermi ad una mera analisi storico-scientifica, ma che possa svilupparsi in progetti esecutivi, che vadano a recuperare e reinterpretare i luoghi ipogei in suggestivi contenitori di ogni forma d'arte ed attività produttiva.
Al momento Gravina è in una fase di stagno per quanto riguarda tutti i settori di sviluppo economico e non, per cui , noi partendo dal basso, dal profondo delle viscere, ci proponiamo di portare alla luce ciò che di Gravina sta sopra e sotto di modo da portare il nostro paese fuori dalla fase di stagno che perversa tutti i settori dello sviluppo e per fare brillare le ricchezze del nostro territorio .
Qualora avremo i mezzi per continuare il progetto e di ampliarlo, sempre con la collaborazione del Comune di Gravina in Puglia e della Regione Puglia, in futuro ci prefiggiamo di effettuare:
- uno studio geologico e censimento approfondito delle cavità, cunicoli e tipologie costruttive, che caratterizzano l'ipogeo e che collegano nell'andamento verticale del territorio gravinese il buio alla luce, la realtà sotterranea alla realtà viaria, il patrimonio visibile e quello invisibile su cui camminiamo, ignari della sua esistenza;
- Realizzare il progetto di accessibilità, fruibilità attraverso anche un restauro della rete idrica e fognaria;
- Tutelare e valorizzare l'ipogeo, reinterpretando questi suggestivi contenitori a luoghi d'arte, cuninari..., sulla stregua delle già consolidate realtà sotterranee italiane(Orvieto, Napoli, Bologna,..);
- Creare a macchia d'olio lo sviluppo di progetti per la tutela e la valorizzazione dell'intero centro storico gravinese .
Ma il progetto futuro più importante a cui aspiriamo è ridare il centro storico gravinese all'intera cittadinanza in ogni angolo, dal più nascosto al più visibile nella sua vera essenza, perché ogni giorno possa pullulare di gente, di attività produttive, di eventi culturali di diverso genere, di modo da spazzarne l'immagine di parcheggio e luogo affollato solo di smog e automobili, di macchine e non di vita vera.