In quest'occasione gli Incontri del Terzo Luogo (con il paesaggista Gilles Clement) hanno ospitato il 79° meeting del Trans Europe Halles, la rete che unisce i centri culturali indipendenti di tutta Europa nati dalla riqualificazione e riconversione di edifici industriali, scuole, caserme e altre strutture in disuso. Quest'anno l'incontro è stato dedicato agli spazi d'indecisione, luoghi in cui l'assenza di pianificazione e di una totale programmazione lascia spazio all'invenzione e alla spontaneità.
Molte sono state le attività portate avanti dai partecipanti al meeting che, affiancati dai partecipanti degli Incontri del Terzo Luogo e dai vari operatori leccesi e non, hanno praticamente supportato la riconversione e riqualificazione su tre aree tematiche del territorio Leccese: il giardino/parcheggio delle Manifatture Knos; le cave di Borgo San Nicola; la galleria di Piazza Mazzini.
Un incontro imponente, dunque, in cui la totale libertà di azione ha contribuito a supportare e migliorare aree e zone a libera fruizione e che rientrano a pieno titolo nella categoria di "beni comuni".
C'è però chi nell'ombra ha lavorato affinchè tutto questo potesse essere possibile, fornendo materiale, assistenza, disponibilità e coordinamento delle iniziative: Labuat; Coloco; LUA; Metriquali; BigSur; Ciclofficina Popolare Knos; FabLab; Libera Terra; Glas; Break Music Lecce; Principio Attivo teatro; Alter-AZIONE Lecce.
Molto lavoro è stato fatto, in particolare, dal NO LOGO BAR il quale, supportando praticamente l'iniziativa, ha favorito il coordinamento di tutte le attività, mettendo a disposizione il proprio spazio come luogo di incontro e crocevia di "posizioni culturali"; permettendo ai giovani di "sperimentarsi" in un presidio lavorativo etico; fornendo supporto economico alle iniziative e ai seminari.
Molte sono state le scelte dello spazio, in particolare la somministrazione dell'UBUNTU COLA (in collaborazione con la bottega del commercio Equo e Solidale "MADE IN DIGNITY") e di prodotti salentini a Km0 (in collaborazione con il Gruppo di Acquisto Solidale Lecce); la motivazione di ciò è molto semplice: fornire ad un pubblico internazionale la possibilità di degustare prodotti tipici e scevri da ogni marchio e contaminazione industriale, e favorire la logica del boicottaggio e del consumo critico, anche in ambito culturale e sociale.
Partendo proprio dalla parola UBUNTU (in dialetto wolof "io sono perchè noi siamo") si spiega facilmente la volontà dei giovani di Alter-AZIONE di voler dare un'impronta diversa al proprio spazio, cercando pian piano di eliminare i prodotti commerciali e di inserire man mano prodotti di natura diversa e da circuiti bio certificati.
Esattamente come in un centro culturale, o in un'attività di riqualificazione di uno spazio urbano, o di somministrazione di prodotti "alternativi", l'imperativo categorico è sempre lo stesso: IO SONO PERCHE' NOI SIAMO, l'idea individale che tramite la collettività prende vita a favore del benessere comune.
Sul nostro profilo la gallery delle iniziative e delle opere di riqualificazione.
STAY TUNED.
P.S. l'immagine che oramai utilizziamo come immagine istituzionale è frutto di un momento di "indecisione creativa" da parte degli attivisti culturali sulle pareti del NO LOGO BAR
comunicazione Alter-AZIONE LECCE