Cosa avete realizzato:
La prima sfida affrontata è stata la ricerca di una sede ampia ed accogliente, che potesse da una parte essere la base per le varie attività del Formicaio, dall’altra ospitare persone e altre associazioni partner.
Come anticipato nelle precedenti relazioni di monitoraggio, dopo un primo periodo passato nell’ateneo dell’Università del Salento, un gruppo di privati si è messa a disposizione per donare in comodato d’uso gratuito al Formicaio uno spazio vicino Piazza Mazzini.
La trasformazione del locale nel definitivo Bazar del Dono è stata lunga e faticosa, quanto divertente e coinvolgente. Infatti, sono state molte le persone e le associazioni che si sono sporcate le mani per creare uno spazio che, giorno dopo giorno, diventasse un nodo della rete di ecosostenibilità nel cuore di Lecce.
Il Bazar del Dono è stato aperto 5 giorni a settimana per tutta la durata del progetto, ed è stato monitorato il flusso di oggetti donati e presi dalle persone che si hanno partecipato all’iniziativa, riuscendo ad acquisire importanti dati sul comportamento umano e l’impatto che questo ha sull’ambiente (es. quantità e qualità dei prodotti destinati alla discarica). I dati raccolti verranno rielaborati e saranno presentati in un report quando possibile.
Oltre alla quotidiana attività di scambio libero, sono stati realizzati numerosi incontri e laboratori volti a sensibilizzare la cittadinanza e scambiare competenze. Le tematiche affrontate sono sempre state quelle legate al riuso, alla tutela dell’ambiente e alla ricerca del benessere.
Come lo avete realizzato:
Il primo passo per la realizzazione del progetto è stato il passaggio da gruppo informale ad associazione.
Sebbene da anni il gruppo fosse impegnato in maniera spontanea sui temi socio-ambientali, si è resa fondamentale la creazione di una associazione di promozione sociale con personalità giuridica.
La rete costruita nel tempo si è rivelata decisiva per l’ottima riuscita del progetto, permettendo al formicaio di avvalersi del lavoro di figure preparate e consapevoli.
In tutti le attività, infatti, si è cercato di coinvolgere associazioni partner sia nella fase decisionale sia in quella realizzativa.
Questa metodologia inclusiva e basata sul consenso, infatti, sebbene sia più lunga e impegnativa, ha permesso di centrare gli obiettivi prefissati e porre le basi per numerosi progetti e collaborazioni future.
Se pensate di proseguire il progetto, come?
Il Bazar del Dono è un progetto presente sul territorio salentino sin dall’Ottobre 2010, gestito prima da un gruppo informale, ad oggi, grazie a Principi Attivi, dall’Associazione di Promozione Sociale “Il Formicaio”.
Il prossimo passo sarà quello di aprire l’associazione a tutte quelle persone che nel tempo si sono dimostrate interessate a portare avanti tematiche legate alla sostenibilità socio-ambientale.
Grazie all’apporto dei singoli e delle realtà in rete, si cercherà di trovare una sostenibilità economica di quello che è un vero e proprio servizio reso alla Comunità. Il servizio “core”, basato sull’economia del dono, resterà sempre lo stesso; siamo alla ricerca di servizi complementari ed accessori che possano permetterci di fare a meno nel tempo di finanziamenti pubblici e che permettano di programmare il futuro con una certa stabilità e sicurezza.
Proprio in quest’ottica, sono stati organizzati dal Formicaio due progetti internazionali:
- “FROGS - Feeling Rethinking and Organizing a Green Society”, vincitore del bando “Erasmus+”, da realizzare ad Agosto 2015 a Sarajevo (Video associato)
- 1° International Youth Camp "Beyond Europe: Youth is EU!", da realizzare a Settembre 2015
Le competenze maturate nel corso degli anni dai membri del Formicaio, dentro e fuori l’associazione, hanno permesso al progetto di superare le mille insidie che si sono poste davanti, trasformandole in vere e proprie opportunità.
Proprio da ciò, a coronamento di un percorso tanto lungo e tortuoso quanto stimolante e partecipativo, è nato il nuovo payoff dell’associazione:
“Il Formicaio – Resilienti per Natura”