Cos’hanno in comune?
Chi s'è messo a coltivare la canapa per usi alimentari.
E chi fa la pasta con la spirulina.
Chi ha riesumato le lenticchie di Altamura.
Chi produce ottima birra artigianale.
Chi s’è inventato le aste telescopiche in fibra di vetro.
Chi invece ha inventato il guanto tecnologico per disabili multisensoriali.
Chi con i droni ci fa un sacco di cose impensabili.
Chi fa app per un nuovo modello smart di bike sharing.
E chi lavora per rimettere le ali a ragazzi che la vita ha fatto schiantare fuori strada.
Chi fa cinema sociale come esplorazione del territorio.
E chi urbanistica partecipata low cost.
Cos’hanno in comune questi e altri centinaia e centinaia di progetti partoriti dalla creatività dei giovani pugliesi?
Un’idea.
Anzi, quattro.
La prima.
Ora.
Tradotto: questo è un tempo propizio non per piangersi ma per provare. Osare. Sperimentare.
Chiamiamola innovazione sostenibile e solidale.
Significa mettersi a fare cose nuove con una certa visione di futuro in testa.
La seconda.
Qui.
Tradotto: se vuoi cambiare la tua vita e quindi anche il mondo, qui è possibile. Proprio qui in Puglia. Con le cose risorse di cui siamo ricchi. Le persone innanzitutto, ma anche la terra, il sole, il mare. Le università, le imprese. Qui si può fare.
La terza.
Insieme.
Tradotto: ognuno si cerca la sua sfida eppure questa c’è una dimensione della sfida che riguarda tutti, un’intera generazione. Non si sfida solo se stessi, si sta sfidando il mondo a ripensarsi. A ricostruirsi su altre basi che non siano solo quelle del denaro e del profitto.
La quarta.
Opportunità.
Tradotto: le istituzioni che servono ai cittadini solo quelle che sanno seminare opportunità di cambiamento. Le politiche pubbliche come strumenti per liberare opportunità di attivazione e di cambiamento. Come dire: seminare e lasciare che i germogli spuntino.
Ecco cos’è stata Bollenti Spiriti.
Un’idea che ha sfidato i giovani a farsi in quattro per la Puglia.
Guglielmo Minervini
Assessore regionale alle Politiche Giovanili