W.O.R.M. nel corso della durata del progetto, attraverso la realizzazione e l'utilizzo di impianti pilota ha condotto una campagna di prove sperimentali finalizzata a testare il processo depurativo oggetto di studio. Nello specifico, sono state portate avanti simulazioni di trattamento di reflui, modificando di volta in volta i parametri biologici, fisici ed idraulici.
Sono stati raccolti dati circa i parametri di qualità delle acque a monte e a valle del trattamento, e sono stati valutati sul piano chimico-biologico.
Sono state condotte prove su acque reflue provenienti da attività zootecniche e da frantoi oleari.
I risultati ottenuti a valle delle prove sono stati confrontati con i limiti delle normative vigenti.
Contestualmente alle analisi sui reflui trattati si è provveduto divulgare i risultati del progetto attraverso la pubblicazione di notizie sul sito internet dell'associazione e attraverso la messa in onda di programmi radiofonici su emittenti locali.
Il progetto W.O.R.M. si è sviluppato, durante il periodo di attività, in diverse fasi.
La prima fase è stata dedicata alla ricerca di informazioni, studi e pubblicazioni riguardanti la vita dei lombrichi, anche consultando esperti in materia, docenti universitari ed aziende che si occupano di lombrichi.
La seconda fase, invece, è stata dedicata alla sperimentazione, per cui, di concerto con i partners scientifici, si sono meglio definite le tipologie di refluo da trattare, scegliendo reflui provenienti da frantoi oleari e liquami zootecnici, tralasciando reflui civili e caseari.
Inizialmente l'impianto pilota era stato realizzato nell’azienda agricola La Fiorita, ma successivamente è stato necessario trasferire l'impianto nell'Azienda Zootecnica Viti che produce autonomamente i liquami su cui condurre le sperimentazioni, in quanto diversamente avremmo dovuto trasportare liquami prodotti da altre aziende e questo avrebbe portato a delle grosse difficoltà anche di tipo autorizzativo.
Le prime prove sono state condotte sull'impianto pilota utilizzando reflui zootecnici e si sono potuti stimare i tempi caratteristici dell’impianto, ma si è notato che il sistema di erogazione continua del liquame creava condizioni di stress sui lombrichi e non ne permettevano la corretta attività metabolica.
Di conseguenza si è convenuti sull’idea di rendere l’erogazione discontinua e riportare le prove su un impianto in scala ridotta.
Sono state eseguite, quindi, nuove prove sul minimpianto utilizzando dapprima reflui zootecnici e successivamente le acque di vegetazione provenienti da frantoi oleari.
I dati raccolti sono stati discussi con i partner scientifici, sono state valutate le evidenze dirette ed indirette della sperimentazione e i risultati sono stati confrontati con i parametri normativi.
I risultati della sperimentazione sono stati poi divulgati attraverso il sito internet ed emittenti radiofoniche locali.