È finalmente iniziata questa nuova avventura,
e come ogni fase del progetto di vita del Formicaio, da soli non potremmo arrivare molto lontano.La fortuna è di aver incontrato durante il nostro cammino tante realtà e tante persone che con noi condividono ideali ed obiettivi.
e siamo da tempo fusi in un percorso condiviso, aAnche i vestiti donati, ma non più utilizzabili, non sono finiti in discarica. Grazie all’attività di MANUfatti sono stati cuciti insieme, divenendo una splendida tenda a copertura dei nuovi camerini. Non è la prima volta che le due realtà collaborano e molte idee frullano nelle teste, chissà che presto non arrivino delle novità.
Quando ci è stato affidato il locale era in condizioni disarmanti, mai avremmo pensato di renderlo così ospitale. Ma il bagno, se possibile, era anche peggio. Dobbiamo dire grazie a Caterina e Sara, che con il loro impegno e i loro sorrisi ci hanno aiutato a trasformarlo in un vero gioiello, con all’interno anche tre mosaici. Vi invitiamo a venire per visitarlo, ne vale davvero la pena.
Un’altra associazione che farà parte del co-working all’interno del LuogoComune è Alteramente, grazie alla quale progetti ambientali e di interazione sociale potranno godere di nuove contaminazioni. Siamo sicuri che sia solo l’inizio di una lunga e fruttuosa cooperazione.
E come non citare VulcanicaMente, un'esplosione di vitalità ed iniziative. Grazie alla loro attività internazionale il nostro spazio ha potuto ospitare due senior portoghesi che hanno contribuito al restyling della sede, che tra l'altro accoglierà per un mese la biblioteca itinerante dei Wandering Libriarians croati. I vulcanici volontari sanno che in ViaZanardelli,22 anche loro hanno una casa pronta ad accoglierli.
Nei vari traslochi del Bazar del Dono, siamo stati ospitati per un periodo anche dallo Spazio Sociale Zei. Il loro supporto è da sempre totale, dal materiale utilizzato allo spazio per svolgere gli incontri, come ad esempio quelli di Transition Town Lecce. Le strade del Formicaio e di Zei sono spesso intrecciate, le persone alle spalle quasi sempre le stesse. Non ci stancheremo mai di rangraziarli, anche se a volte quasi ce ne dimentichiamo.
Il locale quest’anno ospita una novità: un bilancia per pesare gli oggetti che non finiranno in discarica e misurare così l’impatto ambientale della nostra attività. Nulla di male nell’affermare che si tratta di una pratica già messa in atto da tempo con successo dagli amici di Ecofesta Puglia, con la quale da anni è in atto uno scambio di idee, competenze e buone pratiche. E qualcos’altro bolle in pentola...
Nel giorno dell’apertura vogliamo ricordare anche i nostri gemelli spagnoli, El Enjambre sin Reina, che gestiscono a Siviglia El EcoLocal, da cui ha preso spunto il Bazar del Dono. Le nostre strade si incrociano frequentemente all’interno di progetti internazionali e non vediamo l’ora di ospitarli e poterveli presentare.
Se i nostri gemelli sono in Spagna, i nostri fratelli sono a Salice Salentino. Con la Cianfrusoteca condividiamo ideali e metodologie, e fra sfottò e interminabili chiacchierate, cerchiamo di portare avanti a partire dal nostro territorio un'Italia che Cambia.
Un applauso va dedicato alle Le'nticchie - catering etico, che hanno deliziato la serata dell’inaugurazione con un aperitivo ecologico, un piacere per gli occhi e per il palato. Le’nticchie è una cooperativa nata da una costola del Formicaio, quattro formichine che hanno deciso di trasformare una passione in un mestiere. Durante questi anni di studio e conoscenza delle tematiche relative all’agricoltura ed alimentazione sostenibile, le Le’nticche hanno potuto contaminarsi con tante realtà comeGas Lecce e Res Puglia, capendo che la sensibilizzazione passa dal “fare in prima persona”.
E poi ci sono loro, che non erano in mezzo a noi fisicamente, ma che sono presenti in ogni angolo del Bazar del Dono.Roberto, Federica e Adelaide sono Formichine che non hanno potuto prendere parte alla nostra festa inaugurale perchè impegnati in progetti socio-ambientali sparsi fra Nord Italia e Albania. Torneranno con più voglia e più idee di prima, per contribuire a rendere il Bazar del Dono più attivo che mai, uno spazio che potrà vivere e crescere solo grazie alla partecipazione attiva di tutte le persone che ci stanno attorno.
Un vero Luogo Comune.