BOTTEGA DELL'ECOARREDO. LABORATORIO PARTECIPATO DI DESIGN ECOLOGICO

INFO SUL PROGETTO
Categoria: Laboratori urbani Forma giuridica: Associazione Progetto finanziato: Laboratori Urbani Mettici le mani Indirizzo: Via Salice, 122, 73010 Veglie LE, Italia Città: Veglie Provincia: Lecce Sito Web: Vai al sito Facebook: Vai alla pagina facebook Tags: Architettura e designArte e cultura
Cittadinanza Attiva
Comunicazione
Formazione e lavoro
Non profit
Politiche giovanili
Rifiuti e riciclo
Sviluppo sostenibile
Ecologia della mente e upcycling: gli oggetti trovano nuova vita a partire dalla progettazione di sé
BEA è stato un cantiere aperto per la trasformazione di rifiuti in nuovi oggetti le cui parole d’ordine sono creatività, upcycling e life-coaching. Un percorso multiplo sviluppato intorno a due diverse declinazioni dei concetti di design, progettazione e autocostruzione, partendo dall’ecologia della mente fino a quella ambientale. L’iniziativa è diventata un motore per lo sviluppo del capitale sociale locale attraverso il coinvolgimento attivo di giovani in processi creativi e socializzanti. Gli strumenti utilizzati sono i laboratori di progettazione e realizzazione partecipata di oggetti di design ecologico e attività di life-coaching per il potenziamento delle capacità individuali e relazionali. Un team di giovani tutor, artisti, designer e life-coach hanno affiancato un gruppo di giovani selezionati, verso la realizzazione pratica di un’idea creativa, secondo i principi del design sostenibile e della comunicazione sociale. Il tutto in chiave green per progettare in modo partecipato gli spazi del laboratorio urbano e gli elementi di arredo, riutilizzando materiali ed elementi di arredo “scartati”, raccolti o donati da cittadini e aziende. Il progetto è partito con una campagna di comunicazione chiamata “WOOD YOU LIKE TO DESIGN?” che invitava i giovani a candidarsi ai percorsi laboratoriali e la comunità vegliese e limitrofa a donare un oggetto di arredo non più utilizzato per dare nuova vita agli oggetti che avrebbero poi trovato dimora nel laboratorio urbano. La partecipazione è stata tanta e l’iniziativa è stato un ottimo pretesto per sensibilizzare molti sulla raccolta differenziata e le tematiche ambientali. I due percorsi laboratoriali lanciati sono stati: E_Motiva_Mente e BEA@School.
I percorsi hanno impegnato le stagioni primaverili ed estive del 2017 e le attività si sono svolte secondo due diversi canali. Primo step, il percorso di life-coaching e crescita personale “E_motiva_mente”, guidato dalle psicologhe ed esperte di servizi alla persona di Urban Life, durante il quale sono stati esplorati i nodi cruciali della progettazione di sé, dell’intelligenza emotiva e della riscoperta delle proprie potenzialità. Progettare il pensiero, quindi, attraverso la conoscenza e la gestione delle proprie emozioni, il problem solving, il pensiero positivo, il public speaking e la comunicazione di sé, interpersonale e di un progetto. Conoscere se stessi, le proprie potenzialità, i propri limiti e partire da questo bagaglio per relazionarsi agli altri e per progettare insieme. Questo percorso realizzato insieme alle esperte dell’associazione Urban Lab. Una serie di incontri mirati partendo dalle emozioni sul “Come è possibile trasformare l’idea in un progetto”, e come dalla progettualità del proprio “io” è possibile passare alla progettazione di qualcosa che è al di fuori di se stessi. Insieme abbiamo tirato fuori le nostre emozioni, le abbiamo raccontate e colorate, ci siamo messi in connessione con gli altri per pensarci una squadra. Fare ordine dentro… un passaggio fondamentale per creare armonia al di fuori di sé!
Secondo step, BEA@School, falegnameria partecipata di upclycing per la costruzione di oggetti di design che si è svolta presso l’Istituto Comprensivo di Veglie Polo 1 nella Scuola Primaria in via Casa Savoia e nei locali di CLab. A guidarlo, i giovani designer e artigiani del Laboratorio Linfa, un collettivo impegnato nella tutela dell’ambiente attraverso la progettazione e la produzione di mobili, allestimenti e installazioni impiegando legno usato e sostanze atossiche. Parola d’ordine, quindi, l’upcycling, per trasformare oggetti “rifiutati” e dargli nuova vita attraverso la pratica creativa. I materiali usati sono stati donati dalla comunità con una call aperta. Tagliare, dipingere, ritagliare ma soprattutto progettare.
Dal 29 giugno al 23 luglio siamo diventati una squadra guidati da Federico Fiordigiglio, Gian Marco, Federico Rollo e Giuseppe insieme all’entusiasmo di Alessia, Mino, Federico, Omran, Marco, Gloria, Gabriele e Federico. Sono loro i nostri giovani talenti che si sono messi in gioco per riprogettare gli spazi condivisi del laboratorio urbano per rispondere alle esigenze di chi lo vive quotidianamente. E allora spazio alla falegnameria, al restauro e alla decorazione, ma anche tanto design visivo e comunicazione, tecniche di recupero di materiali di scarto per trasformarli in nuovi oggetti. Grazie a questo lavoro partecipato lo spazio di CLab si è arricchito di una nuova credenza, la fioriera volante, una parete attrezzata e soprattutto la “casa sull’albero”, struttura calpestabile appesa su una delle colonne presenti nell’atrio. Tanto colore in giro, infografiche sulle tematiche ambientali e del riciclo e disegni in libertà. Una factory divertente e costruttiva quella di BEA@School grazie alla quale abbiamo davvero dato spazio alla creatività! Riaperte le porte a settembre di CLab sono ripartiti i lavori di decoro degli spazi e gli incontri organizzativi partecipati per l’evento finale. I partecipanti hanno raccontato la loro esperienza a BEA su quaderni multimateriali che illustrano tutte le fasi del processo di BEA@School e che sono stati digitalizzati, oltre questo sono stati realizzati i videoracconti dei due percorsi e allestita una mostra fotografica di tutto il progetto.
Festa della creatività e della casetta sull’albero di CLab. Il 24 novembre 2017 le porte di CLab di riaprono alla comunità per un evento culturale con reading letterari, apertivi a KM0, corner informativi delle associazioni e aziende locali e tanta musica con un collettivo musicale di giovanissimi che hanno trovato spazio nel laboratorio urbano.
Per leggere il racconto, consultare lo storytelling multimediale e conoscere il punto di vista dei protagonisti del progetto: bottegadellecoarredo.wordpress.com
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